Scandalo Lazzaretto: opere per 213 mila euro abbandonate!

Lazzaretto - Lega Navale

Lazzaretto Lega Navale

213 mila euro gettati nel pozzo. Che siano soldi del Comune di Trapani, della Regione Siciliana o Fondi Europei poco importa. Sono, sempre, soldi che provengono dalle nostre tasche, dalle tasse così copiosamente e dolorosamente pagate da tutti noi, con profondi sacrifici familiari.

Il fatto, inconfutabile, è che i soldi sono stati bruciati.

Un progetto turistico che era già esso uno spreco di denaro pubblico

Stiamo parlando dei 213.092,60 euro, per la precisione, spesi dal Comune di Trapani, nell’ambito dei Fondi POR Sicilia 2000-2006, PIT 14 misura 1.11 intervento 3, per la realizzazione di “percorsi inIl Punto Informazioni del Lazzarettoformativi sulle Saline e sulla Colombaia”.

Stiamo raccontando di un’opera – la realizzazione di un “Punto informazioni turistiche” al Lazzaretto di Trapani – inutile, probabilmente mai aperta al pubblico ed utilizzata, lasciata nel più completo abbandono, preda dell’incuria, forse di atti vandalici e depredazioni, sicuramente dei danni degli agenti atmosferici, oggi luogo dove letteralmente smerdano le colombe.

Scatoli di depliant abbandonatiAd entrare in questo luogo viene da piangere. Un controsoffitto in cartongesso parzialmente crollato, pitturazione delle pareti ampiamente scrostata, infiltrazioni dagli infissi, pannelli impolverati in attesa di turisti che mai arriveranno, 21 cartoni pieni di opuscoli turistici sulle saline abbandonati in uno stanzino, un plastico delle saline.

Il progetto era stato redatto dall’ing. Mario Bosco ed approvato dal Comune di Trapani con Determina dirigenziale n. 307 del 17/10/2005, finanziato dalla Regione Sicilia, lo stesso Comune aveva curato la realizzazione. Sul web si rintraccia la Determina dirigenziale n. 201 del 18 maggio 2009, a firma dell’ing. Eugenio Sardo con la quale viene approvato il “quadro economico definitivo”, si attesta che “i lavori appaltati risultano ultimati e conclusi e che parimenti le forniture di beni e servizi previsti tra le somme a disposizione già regolarmente affidate risultano concluse” e che è avvenuta la “presa d’atto dei collaudi delle forniture”.

Il Punto Informazioni del LazzarettoSiamo, per inquadrare il periodo, in piena epoca dell’amministrazione Fazio.

Che gli stessi lavori siano effettivamente ultimati non ne siamo certi, poiché quel che sembra un bagno – nell’antibagno ci sono pure due cisterne d’acqua in plastica – non risulta completo dei sanitari. Risultano solo delle presunte tracce idrauliche.

Lazzaretto: il punto informazioni in stato di abbandono totale

Ma che, in ogni caso, le condizioni di abbandonato siano tali da come noi rilevate, a vista e documentate con foto, è semplicemente scandaloso. Come è scandaloso che nessuno al Comune non sappia nulla o che nessuno paghi per aver fatto perdere l’opera; per non averla utilizzata.

Noi abbiamo presentato un ESPOSTO SULLE CONDIZIONI DEL LAZZARETTO alle Autorità ma non abbiamo ricevuto MAI alcuna risposta.

O forse sanno, ma non hanno fatto nulla per evitare il protrarsi dell’abbandonato e l’aggravamento del danno. Il dott. Andrea Bulgarella, presidente della Lega Navale che da 25 anni ha in uso gratuito il Lazzaretto, da noi interrogato, ci informa di aver segnalato al Comune quanto avvenuto, di aver messo in sicurezza dentro gli uffici della Lega alcuni beni onde evitare che venissero depredati; ma di non aver ricevuto riscontro alcuno.

Sito Colombaia - Lazzaretto

Sito Colombaia – Lazzaretto

Ma è scandaloso che quasi 3.000 euro di pieghevoli, redatti in tre lingue, italiano, inglese e francese, marciscano in quel luogo; è parimenti scandaloso che si sia pagati circa 6.000 euro per una decina di fotografie applicate su pannelli di cartone; è oltremodo scandaloso che si siano pagati oltre 12.000 euro per la realizzazione di un sito web di una decina di paginette HTML sui “Percorsi informativi sulle Saline e sulla Colombaia” alla “Officine Digitali” di Bologna; oltre 63.000 euro di onorari e consulenze (a chi?) per realizzare il “progetto”; quasi 11.000 euro per un plastico – inclusa teca in vetro; quasi 42.000 euro per la realizzazione di un osservatorio-laboratorio didattico di cui, al Lazzaretto, non troviamo più alcuna traccia.

Dal Comune, o da altri ambienti, qualcuno è in grado di darci spiegazioni e risposte? Non è forse giunto il momento di unaLazzaretto, nuova gestione: Le proposte di “A Misura d’Uomo”?

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