Patto dei Sindaci: occasione persa a Trapani?
Trapani, 19 agosto – L’attuale Amministrazione comunale di Trapani ha una propria “visione” di sviluppo eco-sostenibile della Città? A giudicare dall’apparente inerzia rispetto al programma europeo “Patto dei Sindaci” no. Trapani, sta seriamente rischiando di perdere l’occasione di consistenti finanziamenti (si parla di milioni di euro) che potrebbero cambiare il modo di vivere la nostra Città. E, dopo i finanziamenti per gli “Act della Luis Vuitton Cup” (2005), ci sembra la maggiore occasione mai capitata al capoluogo.
Ma andiamo per ordine.
IL CONSIGLIO APPROVA ADESIONE “PATTO DEI SINDACI”
Il 7 marzo 2013 il Consiglio comunale di Trapani [(1) qui il verbale di seduta], col voto di appena 14 consiglieri su 30 (gli altri erano “assenti”), approvava l’adesione del Comune al “Patto dei Sindaci” [(2) il testo integrale del “Patto” è reperibile qui].
Il Patto dovrebbe diventare lo strumento di “governance” del Comune finalizzato ad una politica energetica “sostenibile”, ovvero che tagli i consumi energetici e le emissioni di CO2 (almeno del 20% entro il 2020) ed aumenti la produzione di energia alternativa (solare, ad esempio; e sempre del 20% entro lo stesso termine).
All’atto pratico, il Comune, successivamente, avrebbe dovuto:
(1) formalmente aderire al “Patto”,
(2) preparare un “inventario di base delle emissioni”, che identifichi le principali fonti di emissioni di CO2 e i rispettivi potenziali di riduzione,
(3) predisporre un “Piano d’azione”, in cui delineare le principali azioni che intendeva avviare per raggiungere l’obiettivo,
(4) individuare le risorse finanziarie occorrenti ed attuare il “Piano”.
Esiti dell’azione svolta secondo tale “Piano”, a parere della Commissione Europea che ha avviato nel 2008 il programma, sarebbero quello della creazione di posti di lavoro qualificati, un ambiente ed una qualità della vita più sani, una maggiore indipendenza energetica.
Dal voto del Consiglio, però, sono già trascorsi quasi 18 mesi e il Comune di Trapani, tuttavia, non risulta, ancora – nonostante la delibera del Consiglio -, neanche fra gli Enti Locali firmatari del “Patto”, [(3) secondo una nostra ricerca sul sito internet “pattodeisindaci.eu”].
LA REGIONE FINANZIA LO STAR UP DEL PATTO DEI SINDACI
Nel frattempo la Regione Siciliana, con Decreto dell’assessorato all’Energia del 4 ottobre 2013, [(4) pubblicato sulla gazzetta ufficiale n. 55 del 13 dicembre 2013], ha pure destinato risorse finanziarie per oltre 7,6 milioni di euro per lo “Start Up del Patto dei Sindaci” e, in particolare, per la “realizzazione dei PAES” (Piano d’azione per l’energia sostenibile) di tutti i Comuni siciliani.
Trapani, fra gli altri, ha avuto assegnato un finanziamento di 67.846 euro.
Tuttavia, a Trapani, non risulta neanche avviato l’iter di evidenza pubblica per l’individuazione del soggetto in grado tanto di redarre lo “inventario delle emissioni” quanto il “piano d’azione” per ridurle (che poi, coi suoi tempi, andrebbe approvato pure dal Consiglio comunale).
Ed il 30 settembre, secondo l’art. 4 del Decreto regionale, scade il termine per presentare le istanze alla Regione.
QUALI I RISCHI PER L’INERZIA DELL’AMMINISTRAZIONE
Qua non si tratta di perdere o meno i 67.000 euro messi a disposizione, bontà sua, dalla Regione, ma, piuttosto i fondi per «per finanziare la progettazione delle azioni di miglioramento dell’efficienza energetica riguardanti gli edifici dell’autorità locali» (messi a disposizione dalla Regione) e, in generale, i milioni di euro che la B.E.I., la banca europea d’investimenti, potrà erogare nell’ambito dei diversi Piani di Finanziamento [(5) vedi qui].
Fondi che potrebbero davvero cambiare la qualità della vita della nostra città – si pensi ad un trasporto pubblico “sostenibile” (Tram?) – e, perchè no, portare occupazione ed ricchezza economica.
Ma sembra che l’Amministrazione comunale dorma anche su questo fronte.
Allora torna d’attualità la domanda che, il 7 marzo 2013, in sede di approvazione del “Patto dei sindaci” in Consiglio, venne proposta dal consigliere Salvatore Pumo: «se l’Amministrazione abbia un piano operativo concreto per mettere in atto quanto previsto dalla delibera».
Il sindaco Damiano, [(1) a leggere qui il verbale di seduta], non rispose.
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FONTI:
[1] VERBALE CONSIGLIO COMUNALE TRAPANI DEL 7.3.2013
[3] ELENCO FIRMATARI “PATTO DEI SINDACI”