Cutrona, CGIL: Per occupazione lotta all’evasione, investimenti e legalità
Disoccupazione in aumento, tanto nel numero generale (31.000, 7 mila in più che nel 2015), quanto in riferimento a quella giovanile e femminile. Questi i dati che la politica nazionale, regionale e locale consegna alla CGIL e che sono stati analizzati la scorsa settimana nel corso di una conferenza promossa dalla Camera del Lavoro di Trapani.
“Prima di tutto il lavoro” è stato il titolo dell’incontro svoltosi in un salone della “Camera di Commercio” assolutamente pieno, che, aperto dalla relazione del segretario provinciale Filippo Cutrona, dopo numerosi interventi, si è concluso con un lungo comizio di Maurizio Landini uno del leader nazionali del sindacato.
Nella propria reazione, Filippo Cutrona – oltre che elencare i punti di crisi dell’economia provinciale – ha avanzato le proposte d’intervento del sindacato.
Le proposte di Filippo Cutrona (CGIL) per il lavoro
Servono investimenti, spiega Cutrona, e per sostenerli «la lotta all’evasione fiscale e la tassazione dei patrimoni che superano il valore di 800 mila euro».
«La CGIL chiede di investire sui trasporti – insiste il segretario della CGIL –, non solo per gli spostamenti dei cittadini e per incentivare il turismo, ma per il trasporto delle merci consentendo ai nostri prodotti di viaggiare ad alta velocità raggiungendo i mercati nazionali e internazionali».
Nel settore trasporti, quindi, ha continuato Filippo Cutrona «il porto di Trapani attende da anni il finanziamento per il dragaggio dei fondali, il molo Ronciglio da terminare, i lavoratori del Cantiere Navale che attendono di poter tornare a lavorare» [a proposito del Cantiere Navale, si denuncia il silenzio della politica dal 2015, qui]. «In un territorio ad alta vocazione turistica, è scandaloso che per raggiungere da Trapani il capoluogo siciliano con le ferrovie si percorrono 100 chilometri in 4 ore e trenta [in realtà molte di più, 6 ore e 14 minuti, come spiegavo qui], ancora oggi siamo in attesa della riapertura della tratta ferroviaria Trapani-Alcamo diramazione via Milo, chiusa per frane».
Per quanto riguarda, invece, l’aeroporto di Trapani Birgi “Vincenzo Florio” – secondo l’esponente sindacale, «non può essere sostenuto economicamente dalle amministrazioni locali che per fare fronte al finanziamento triennale sono costrette a tagliare i servizi alla collettività» [Anche perchè il contratto con AMS-Ryanair è … opaco, come spiego qui, anzi proprio irregolare, secondo Lega Nord e Cinque stelle, come riporto qui e sembra che qualcuno ci “guadagna” di sopra, come scrivo qui].
In riferimento, nello specifico, al settore turistico, il segretario Cutrona ha denunciato come «probabilmente, dilaga il nero» [io tempo fà avevo scritto “Trapani capitale del breakfast in nero”, vedi qui] e per questo «sono necessari maggiori controlli» ma anche «un progetto di sviluppo del patrimonio culturale e ambientale» e la «valorizzazione delle tipicità dei prodotti agricoli».
Il segretario della CGIL – per quanto riguarda il comparto agricolo -, ha ricordato, come «contro il caporalato e lo sfruttamento la FLAI CGIL ha sottoscritto, con gli altri sindacati di categoria, un importante protocollo, primo in Sicilia e tra i pochi in Italia, per il collocamento pubblico in agricoltura» che ha permesso l’assunzione regolare di «861 lavoratori extracomunitari da parte di 207 aziende agricole di Campobello di Mazara e Castelvetrano».
Cutrona: Le politiche nazionali per la giustizia sociale
«Nelle pubbliche amministrazioni – ha denunciato, poi, Filippo Cutrona – sono stati esternalizzati molti servizi con l’intento di migliorarne la qualità. Di fatto, però, sono stati solamente raddoppiati costi e tariffe».
Il segretario della CGIL ha, quindi, invocato «l’abbassamento dell’età pensionabile» e il riconoscimento delle «diversità dei lavori». Per le pensioni, in particolare, il sindacato chiede «una maggiore flessibilità e la libertà di scelta dei lavoratori su quando andare in pensione» ovvero «fra i 62 e i 70 anni o i 41 anni di contributi minimi per tutti».
Avviandosi alla conclusione dell’intervento, Cutrona dopo aver contestato la Legge Fornero e il Job Act, ha sostenuto di ritenere che «vada ampliata ed integrata la legge 300 del 1970, che portò, prima di tutto, democrazia all’interno dei luoghi di lavoro».
Le ultime parole della relazione del segretario provinciale della CGIL sono state destinate al bisogno di legalità: in questo settore – ha concluso – «La CGIL di Trapani è impegnata in prima linea in tutto il territorio per l’affermazione della legalità, del lavoro e del rispetto delle regole. Ma il nostro impegno nelle lotte e nelle vertenze territoriali deve trovare riscontro anche nelle politiche locali, regionali e nazionali».