Lista del Popolo, Ingroia: Alleanza per restituire sovranità al Paese
«Oggi è un punto di partenza, non è il punto d’arrivo. Un punto di partenza per un processo politico che ha, necessariamente, tempi lunghi ma che ha anche una scadenza immediata elettorale». Antonio Ingroia ha così introdotto il proprio intervento conclusivo all’Assemblea nazionale della “Lista del Popolo” svoltasi ieri a Roma.
«Io ritengo che sia prioritaria una partecipazione efficace e consapevole alla scadenza elettorale», ha, quindi, sostenuto Ingroia, provando a mettere ordine fra le diverse anime che compongono il progetto della “Lista del Popolo”. «Il che non vuol dire scartare il processo di approfondimento politico», ha precisato.
«È del tutto incompatibile col presupposto del nostro appello, però, un’adesione alla “Lista del Popolo” ponendo condizioni ultimative», ha continuato il co-fondatore del movimento, con ciò in linea con il precedente intervento di Giulietto Chiesa.
«Noi – ha ribadito Antonio Ingroia – abbiamo fatto un appello nel quale abbiamo detto che non avremmo costituito un partito, che presuppone un’omogeneità di posizioni e di vedute, ma che avremmo predisposto una lista per affrontare la scadenza elettorale».
«Una lista – ha continuato – impostata nello stesso modo e nello stesso spirito dei Padri Costituenti. Tra loro c’erano liberali, cattolici, socialisti e comunisti che la pensavano su tantissime cose in modo diverso ma sono riusciti assieme a scrivere una Costituzione».
Secondo Ingroia, quindi, occorre «individuare i punti in comune e non impuntarsi su come vede una singola questione, se c’è una sostanziale convergenza».
«Noi vogliamo attuare la Costituzione, e la vogliamo attuare su tutte le parti inattuate. La componente del confronto con l’Europa è una componete importante ma non l’unica componente del programma. C’è anche la questione lavoro, ad esempio».
«Il progetto politico della “Lista del Popolo” può veramente raggiungere il proprio obiettivo, non domani, ma nel corso del percorso che faremo insieme, anche con coloro che ci siamo confrontati anche duramente, purché ci manteniamo in questo sentiero».
«Dobbiamo costruire questo 4 marzo [la data probabilmente individuata per le prossime elezioni politiche, NdR] come una tappa».
Affrontando, in conclusione del proprio intervento, il tema delle alleanze politiche, Antonio Ingroia ha sostenuto che «Noi possiamo diventare, se diventassimo una forza parlamentare importante, il punto di riferimento per un’alleanza costituzionale. E io credo, che in questo senso, nonostante le sbandate di Di Maio che hanno snaturato le origini del movimento Cinque Stelle, noi potremmo diventare una forza che possa riconvertire anche il movimento Cinque Stelle, tirandolo fuori da questo abbraccio mortale coll’Unione Europea e costruire una prospettiva di un governo per cambiare questo paese e restituirgli sovranità nazionale, popolare, politica, economica e anche monetaria».