Trapani, approvato il bilancio consuntivo 2013

Trapani, 20 luglio – L’Amministrazione comunale di Trapani, guidata dal sindaco dott. Vito Damiano, ha pubblicato, sul proprio sito web, lo scorso 27 giugno, il proprio Bilancio consuntivo 2013. I conti chiudono con un “avanzo di amministrazione” di 115.571 euro e con un “fondo cassa”, al 31 dicembre 2013, di 31.107.000 euro.

Il Bilancio, benché corredato da tutta una serie di carte, tabelle non è, tuttavia, purtroppo, di facile comprensione.

Nelle 105 pagine dellaRelazione al Rendiconto di Gestione(qui abbiamo selezionato le 17 pagine più significative, [5]) si descrive l’andamento amministrativo del Comune.

Qui si rileva, ad esempio, che, nel 2013, il Comune ha riscosso solo il 25% delle previste “Entrate Extra Tributarie” e solo il 64% di quelle “Tributarie”. Che, addirittura, dei 116,4 milioni di euro di credito al 31 dicembre 2012 il Comune ne è stato in grado di incassare appena il 22% (26,6 milioni).

Nella “Relazione” il Comune ammette tranquillamente che ben 40,9 milioni di euro di crediti sono di “dubbia esigibilità”.

Con un confronto col Bilancio 2012, i proventi “Tributari” (ICI/IMU ecc) sono aumentati di 11,7 milioni di euro, i trasferimenti statali e regionali diminuiti di 6,8 milioni. Le spese per “personale” diminuite per 0,9 milioni, quelle per “trasferimenti” ad altri Enti per assolvimento dei vati servizi (Trapani Servizi, ATM ecc), aumentate di 1,3 milioni.

Le tabelle, però, che più di ogni altre aiutano a farsi un’idea di come sono andate entrate e spese al Comune di Trapani, sono quelle per la “Rilevazione Dati dei Codici Siope”, che linkiamo qui sotto.

IL BILANCIO: LE ENTRATE DEL COMUNE

Partendo dalle Entrate (scarica qui la tabella[1]), rileviamo che il Comune di Trapani, nel 2013, ha contabilizzato: 42,9 milioni euro per Tributi; 14,8 milioni di euro per Trasferimenti, soprattutto statali e regionali; 12,6 milioni di euro da Entrate Extra tributarie; e, ancora, 4,2 milioni di euro da Altre Entrate. Fra i Tributi, 15,3 milioni di euro sono rappresentati dall’ICI (IMU), 4,9 milioni dall’Addizionale comunale sull’Irpef, 9,2 milioni dalla “famigerata” TARES.

Appena 4 mila euro, invece, dalla Tassa Occupazione suolo pubblico, mille euro dai Diritti sulle pubbliche affissioni ed altrettanti mille euro dalla pubblicità. 93 mila euro, ancora, dall’Addizionale sulle bollette elettriche. Solo 6.793 euro dalla destinazione, da parte dei contribuenti trapanesi, del 5 per mille sulle dichiarazioni dei redditi.

Fra le voci di Entrate Extra tributarie, troviamo le “curiose” voce pari a 242.237 euro per “proventi da trasporti funebri”e, per, “interessi attivi per prestiti a famiglie” (Comune-Banca?) pari a 238.729 euro; nonché le ben più sostanziose per “ammende” al Codice della strada (1,3 milioni di euro) e per “altri proventi per servizi pubblici” (8,4 milioni di euro: acquedotto in buona parte). Infine si rilevano le voci – fra le “Altre Entrate” – per “Entrate per permessi di costruire”, pari a 1,1 milioni di euro, e per “proventi da aree cimiteriali in diritto di superficie”, pari a 1,4 milioni di euro.

IL BILANCIO: LE USCITE  DEL COMUNE

Le uscite (scarica qui la tabella[2]) sono rappresentante, principalmente, da tre titoli: Correnti” (60,4 milioni di euro), “In Conto Capitale” (2,7 milioni di euro), e per “Rimborso prestiti “(2,4 milioni di euro).

Tra le voci di spesa “Corrente”, naturalmente, è quella delPersonale” (19,5 milioni di euro).

Questa voce, a sua volta è suddivisa in alcune sotto-voci. Fra queste quelle più interessanti sono quelle per “straordinari per il personale” (92mila euro), “indennità accessorie” (1,4 milioni di euro) e “personale a tempo determinato” (550mila euro). Altre spese inerenti il personale quelle per i loro “Buoni Pasto” (275mila euro).

In proposito c’è da segnalare che il Comune di Trapani ha un organico, attuale, di 567 unità, di cui 536 “di ruolo” e 31 “non di ruolo”. Del personale “di ruolo”, 46 sono i funzionari inquadrati nella massima categoria retributiva (categoria D), mentre 5 sono i dirigenti (con stipendi ancora maggiori).

Sulla correttezza di erogare le “indennità accessorie” al personale (pari a 1,4 milioni di euro, si diceva) c’è un dibattito politico a livello nazionale.

Qualcuno ha provato a tagliarle (vedi il sindaco Marino a Roma). Su cosa sono tali “indennità” rimandiamo a questo link di Centocittà [3]. Sempre a proposito di “Indennità accessorie” è interessante leggere – (vedi link a Cortocircuito [4]) – come «di fatto la Corte dei Conti afferma in parole povere che sindacalisti e dirigenti avrebbero di fatto costituito una cupola finalizzata alla distribuzione di risorse in cambio della pace sociale».

Fra le altre spese, quelle più grandi riguardanocontratti di servizio per smaltimento rifiuti” (Trapani Servizi, 9,9 milioni di euro); “contratti di servizio per trasporto”, l’ATM insomma, (4,8 milioni di euro); “utenze e canoni per energia elettrica” (4,1 milioni di euro, pubblica illuminazione ma non solo); “rette per ricovero in strutture per anziani, minori e handicappati” (2,1 milioni di euro); “interessi passivi a Cassa Depositi e Prestiti – Gestione CDP Spa” (1,9 milioni di euro).

Fra le spese “minori”, destano, invece, interesse quelle per “spese postali” (441mila) e “carta, cancelleria e stampati” (77mila), nell’epoca della de-materalizzazione, di internet e della posta elettronica; quelle per acquisto di “giornali e riviste” (17mila), nell’epoca dello “spending review”; quella per “materiale sanitario e igienico” ovvero carta igienica (14mila)?; “carburanti” (243mila) e “manutenzione automezzi” (183mila), nell’epoca del presunto taglio alle “auto blu”; “assistenza informatica” (80mila), nell’epoca del software “open source”; “spese per pubblicità” non si sa bene di cosa e di chi (22mila); “spese per liti (patrocinio legale)” (81mila), quando il Comune ha un proprio ufficio legale e due legali a contratto dipendente; “incarichi professionali” (303mila), quando il Comune ha 567 dipendenti, di cui 46 qualificatissimi e ben pagati funzionari!

Stonano, invece, le appena 2.336 euro investite neicorsi di formazione per il proprio personale”.

Fra le spese, infine, in conto “Capitale”, si segnalano quelle per la “Concessione di crediti a Famiglie” (101mila euro), per la manutenzione delle “vie di comunicazione ed infrastrutture connesse” (355mila per strade e marciapiedi), per le “infrastrutture idrauliche” (498mila), “opere destinate al culto” (22mila), acquisto di “mezzi di trasporto” (113mila).

Questa veloce carrellata delle spese e delle entrate, mostra come ci siano ampi spazi di ricollocazione delle risorse comunali, al fine di maggiormente essere aderenti alle nuove esigenze della Città.

Lo studio del Bilancio consuntivo, insomma, è il primo passo per poter affrontare, con serietà, la proposta di un rilancio del territorio e dei suoi cittadini.

[1] Relazione Bilancio 2013

[2] Entrate 2013

[3] Uscite 2013

[4] Centocittà, Cos’è il Salario accessorio

[5] Cortocircuito, Il Comune di Firenze attacca il Salario Accessorio

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