Il vespasiano giunge pure ad Erice
Erice (Trapani), 13 luglio – L’amministrazione comunale di Erice ha intenzione di “privatizzare” il servizio dei bagni pubblici. La Giunta Tranchida, infatti, ha rilevato, «una crescente difficoltà di gestire al meglio detto servizio con mezzi e personale della Città» presso i due bagni comunali attualmente ubicati nel centro storico di Erice. La Giunta, altresì, denuncia «il notevole carico economico sostenuto dalla Città», per assicurare, sin’oggi, il servizio.
TRANCHIDA PENSA AI BISOGNI PRIMARI
Conseguentemente, la Giunta Tranchida, con delibera n. 135 dell’11 giugno scorso (scarica da qui), ha approvato un “Regolamento per la disciplina dei bagni pubblici” che dovrebbe essere propedeutico ad affidare in “concessione” a privati, con durata del contratto fra i 3 ed i 9 anni, la gestione del servizio.
Già sarebbero state individuate le tariffe del servizio che dovrebbero “contenersi” fra 50 centesimi ed 1,50 euro ad … atto.
Il gestore dovrà garantire l’apertura dei bagni, e la vigilanza, per almeno 12 ore al giorno nel periodo primavera-estate, e 6 ore al giorno da novembre a marzo.
La delibera che istituisce i Vespasiani [1] ericini ora sarà posta all’attenzione del Consiglio comunale che ha, per legge, l’ultima parola sull’istituzione del servizio e sul relativo Regolamento.
PRIMA DI URINARE, OCCORRE CONOSCERE IL REGOLAMENTO
La lettura del “Regolamento” (scarica da qui) adottato dalla Giunta Tranchida presenta, nell’ambito delle “Norme di comportamento dell’utenza”, delle singolarità. Ad esempio, si rileva come «nei locali dei bagni è assolutamente proibito tenere discorsi» (comizi elettorali, dibattiti pubblici ecc).
Al fine di prevenire eventuali atti contro la morale, è pure previsto che «In ogni cabina non potrà ammettersi che una sola persona» (per volta).
Per i trasgressori sono previste sanzioni sino a 150 euro.
Il Comune di Erice ha, infine, pure tenuto a sottolineare, all’interno del Regolamento, che «Nessun locale dell’impianto potrà essere utilizzato per finalità diverse da quelle previste» (quali altri usi, oltre quello dell’urinarci dentro, potrebbe avere un gabinetto però Tranchida non ce lo spiega!).
Il servizio cui ha pensato la Giunta Tranchida è certamente importante – come precisa in delibera – tanto per «soddisfare al meglio i bisogni igienico-sanitari» dei cittadini e dei turisti quanto per una «migliore e più efficiente fruizione del detto servizio».
ALTRI ESEMPI DI ORINATOI
C’è da dire che altrove, nel civile Belgio, nella capitale Brussels, ad esempio, i bisogni dei cittadini e dei turisti sono assicurati, gratuitamente, con delle garitte (vedi foto articolo) sparse per l’intera città.
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[1] Il termine deriva da Tito Flavio Vespasiano, imperatore romano, a cui, secondo la testimonianza di Svetonio, devono il proprio nome, in quanto furono da lui sottoposti a tassazione (Fonte: Wikipedia)