Comunali 2018: Ecco per quale sindaco votare e perché

elezioni

Tra appena 20 giorni a Trapani si vota per l’elezione del nuovo sindaco ed il rinnovo del Consiglio Comunale. Sin’ora la campagna elettorale è stata deprimente, quasi inesistente. Probabilmente è “giocata” sui “social” e col “porta a porta” ovvero coll’imporre il voto a “parenti e amici”.

Per pochi o nessuno, contano programma elettorale, storia dei candidati. Per me è differente.

Per questo motivo mi sono andato a leggere tutti i programmi dei “candidato sindaco” che sono pubblicati sul sito ufficiale del Comune di Trapani.

Ne ho fatto delle sintesi che vi sottopongo assieme ad un mio personale giudizio e voto.

Per spegnere subito la vostra curiosità, però, il voto ve l’anticipo: il programma di Mazzonello (Cinque Stelle) per me è da 6 e quello Galluffo (Forza Italia e Liste Civiche) è da 6 meno, appena sufficienti; quello di Tranchida (Liste area PD ed UDC) è da 5, una bocciatura per una “vecchia volpe” delle urne; totalmente da bocciare quello di Bologna (Lista Civica) perchè è solo da 3 e quello di Giglio (Lega Nord) che vale appena un 1.

Ne consegue che io personalmente voterò per sindaco all’arch. Mazzonello o all’avv. Galluffo.

Di seguito, per chi ha pazienza di leggere, ecco le sintesi dei programmi. Tra i diversi programmi presentati, noterete, ci sono diverse similitudini tra loro o a proposte del “Città a Misura d’Uomo” presentati alle comunali 2017 o progetti dell’ex sindaco Girolamo Fazio.

Lista Scirocco

PEPPE BOLOGNA (LISTA SCIROCCO)

L’ex editore Peppe Bologna torna a sollecitare, nel proprio programma elettorale, il tema «Grande Città» (in cui include Trapani, Erice, Paceco Valderice) vecchio pallino dell’ex senatore Antonio d’Alì.

Nel breve periodo, invece, punta a rinominare la via Marsala in «Gran Via Ciccio Di Nicola», destinare «a piccolo teatro» la chiesa sconsacrata di Sant’Agostino (350 posti), alla «collocazione di tribune a piazza del purgatorio e a piazza Vittorio per consentire agli interessati/appassionati di assistere comodamente all’evento» della processione dei Misteri, a realizzare un «marciapiede al Ronciglio fino all’Ospizio Marino».

Via libera, inoltre, a costituire dei non meglio definiti «comitati di distretto» cui «delegare la supervisione di alcuni servizi come, per esempio, la pulizia e il controllo delle strade affidando loro anche l’allestimento e la cura degli orti sociali».

Bologna ha già virtualmente “nominato” un primo “consulente”: si tratta del noto Enrico Rizzi cui sarebbe assegnato l’incarico di «garante diritti animali».

Il candidato sindaco, infine, prevede di realizzare, a Marausa, un nuovo grande evento: il «Busiata Fest».

GIUDIZIO. A mio parere, quello dell’ex editore Bologna è un programma – peraltro di appena 5 pagine e mezza – che non entusiasma, che non appare organico, che non rivela un progetto atto a fare uscire Trapani dalla palude socio-culturale prima ancora che economica dove è, forse da sempre, affondata. VOTO: 3.

Liste Galluffo

VITO GALLUFFO (FORZA ITALIA E LISTE CIVICHE)

L’istituzione di un «Ambulatorio Sociale» rappresenta la novità del programma dell’avvocato Vito Galluffo. Lo strumento andrebbe incontro – tramite «tariffe agevolate» – alla necessità di ridurre la «spesa sanitaria» dei cittadini.

Interesse provo per l’attenzione posta, poi, dal candidato, per i «Centri Sociali» che, a suo dire, diverrebbero «fucina di attività intergenerazionali» tra cui «ludoteche e spazi di lettura». Tra questi Centri Galluffo vuole includere anche quelli in atto abbandonati del “Nino Via” e di Salinagrande.

Sempre sul lato culturale, ma anche turistico, apprezzabili i progetti che prevedono la creazione di un «Museo di storia contadina e del sale», da realizzare nelle contrade, e del «Museo del Mare, della Pesca e delle Attività marinare», da collocare nel Centro Storico.

Ancora, nel settore delle manutenzioni, l’avvocato Galluffo ritiene utile «attivare più canali per ricevere le segnalazioni e le indicazioni dei cittadini (telefono dedicato, whatsapp, social network)»

Per Galluffo, poi, «ha ormai carattere prioritario la realizzazione dell’impianto di cremazione» nonché «la schermatura (file di alberi in chiave “estetica”, NdR) del cimitero nella parte che si snoda sul Lungomare».

Il candidato non dimentica «di trasformare l’ex Mattatoio in cittadella dei servizi e dello studio» (vecchio progetto dell’ex sindaco Girolamo Fazio).

Capitolo aeroporto: l’Amministrazione Galluffo sarà «pronta ad entrare nel pacchetto azionario» al momento della nascita del «Polo della Sicilia occidentale» che includerà gli aeroporti di Trapani-Birgi e Palermo-Punta Raisi.

GIUDIZIO. Nel programma dell’avvocato Galluffo si avverte un maggiore impegno nel redarlo, rispetto a quello di Bologna. Risulta, infatti, più lungo (13 pagine) e completo. Inoltre mi suscita affetto perché molti punti risultano coincidenti con il progetto di città suggerito lo scorso giugno dal movimento civico “Città a Misura d’Uomo” e dal candidato sindaco Giuseppe Marascia. VOTO: 6-.

Lega Nord

BARTOLO GIGLIO (LEGA NORD)

Un programma che riporta «Prima i trapanesi!» è illeggibile ed antistorico: Trapani, quale porto sul Mediterraneo, è sempre stata una città aperta.

Ma è il programma della Lega Nord e … quindi ci sta.

Bartolo Giglio, sulla lunghezza d’onda dell’affermazione d’apertura, precisa che «non permetteremo più sbarchi sulle banchine prospicienti il Centro Storico» al fine di «garantire la la salute della nostra gente», e che doterà Trapani di «video sorveglianza di ultima generazione nelle zone più sensibili ed a alta attenzione»

Una «App dedicata ai cittadini per accedere ai servizi del Comune», «creeremo a costo quasi zero una via ciclabile che circumnaviga il Centro Storico».

Il programma, poi, prevede due opere importanti: il recupero dell’ex Mattatoio «da adibire a Cittadella della Cultura» (sempre lo stesso vecchio progetto di Fazio e ora di Galluffo?) e il «Grande Teatro di Trapani da realizzare nell’attuale Ospedale vecchio» (sempre vecchio irrealizzato progetto di Fazio).

Bartolo Giglio prevede, anche lui, un «Grande Museo del Mare» che lui colloca dentro la Colombaia, una volta (con quali risorse e quando?) restaurata. Ancora Grandi Opere: Per il candidato la stazione andrà spostata «a Xitta, utilizzando lo spazio che si libererebbe per fare un grande parco urbano attraversato da parallele che aprirebbero la città ed eliminerebbe il traffico» (progetto, ricordo, proposto da Fazio o D’Alì nell’ultima campagna elettorale).

Infine è prevista la riapertura della “Chiazza” da destinare a «Mercato» sulla falsariga del «Mercado di San Miguel» di Madrid.

GIUDIZIO. Quello di Giglio è un altro programma striminzito, circa 6 pagine. Ma soprattutto è sostanzialmente vuoto di progetti cantierabili e di idee per la città. Solo parole, e molte irricevibili. VOTO: 1.

m5s

GIUSEPPE MAZZONELLO (CINQUE STELLE)

I punti più ambiziosi, secondo la mia sensibilità, del programma del candidato Cinque Stelle sono quelli del «consumo del suolo zero», della «creazione e regolamentazione di “Comitati e Consigli di quartiere e di contrada”, con funzione consultiva e propositiva», «l’adozione di programma e bilancio partecipato, con assegnazione di una quota di bilancio soggetta alla diretta gestione dei cittadini».

Il programma elettorale prevede, tra l’altro, «la diffusione sul territorio di centri che generano cultura, quali piccoli musei o biblioteche», «la creazione di orti didattici» negli spazi verdi delle scuole.

Sul versante del benessere animale, inoltre, ci sembra un’ottima idea quella di «creare un sito web e profili sui maggiori social con le foto e le caratteristiche dei cani presenti nel canile ai fini dell’adozione», come quella della «individuazione di aree verdi per la sgambatura dei cani padronali».

Sul lato delle opere pubbliche, invece, l’arch. Mazzonello propone di realizzare nei locali dell’ex Mattatoio «un Centro Policulturale per lo svolgimento di svariate attività» quali «mostre temporanee e eventi fieristiche», «concerti», «ospitare iniziative di co-working».

GIUDIZIO: Si tratta di 38 pagine scritte fitte fitte. Molti temi, tuttavia, sono affrontati in maniera generica. Da diversi segnali, esempio indicazioni di norme, si evidenzia la serietà della proposta. Mi sembra che manchi la giusta attenzione sui Centri Sociali. Il tema della corruzione e del clientelismo non è affrontato come si deve. VOTO: 6.

GIACOMO TRANCHIDA (LISTE DI AREA PD ED UDC)

Apprezziamo l’ipotesi del candidato sindaco per la «istituzione di Comitati di quartiere e di frazione», anche se lo stesso non spiegando le modalità di partecipazione democratica e i relativi “poteri” lascia nel dubbio sull’effettiva idoneità. In proposito l’esperienza di Erice non la condividiamo.

Sembra che con Tranchida sarà recuperato il gap in tema di progettazione: saranno assegnati gli incarichi per la redazione del PAES (Piano d’azione per l’energia sostenibile), del PUM, come già detto, del PCDU (il piano del colore e del decoro).

In chiave “sicurezza” è prevista la «istituzione del vigile di quartiere» e il potenziamento del «sistema di video sorveglianza».

Nel settore della mobilità, è prevista l’importante redazione del PUM, il «Piano Urbano della Mobilità», la realizzazione di una «rete ciclabile urbana» che si colleghi a quella di Erice e a quella delle Saline.

Per quanto riguarda il Cimitero, il candidato punta a mettere in rete quello di Erice, di contrada Specchia – che è da realizzare.

Anche Tranchida propone l’istituzione degli «Ambulatori Sociali» già suggeriti dal programma dell’avvocato Galluffo.

La Colombaia museo del mare, come suggerisce il programma della Lega, o meglio ancora museo dedicato «alla battaglia di Drepanum (guerre puniche)» è un’altra idea di Tranchida, ovviamente per quando sarà recuperata.

Nell’ex Mattatoio, come nel programma dei Cinque Stelle, è previsto un «grande cantiere culturale», che possa ospitare spazi di co-working, mentre, infine, «potrà essere reimpiegata con finalità sociali a servizio delle comunità locali», l’ex-scuola di Mokarta (come da programma di “Città a Misura d’Uomo”, 2017).

GIUDIZIO: Il candidato propone un programma di 19 pagine, incluse, però, 3 di semplice “lettera agli elettori”. Lascia poco alla genericità e punta molto su concetti concreti. Il programma ricalca diversi dei punti già attivi ad Erice dove il candidato ha governato per 10 anni. Ciò non è automaticamente un bene dato che siamo critici su diverse di tali iniziative. Le proposte valide, tuttavia, ci sono, originali o copiate che siano poco cambia. VOTO: 5.

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