LA FALSA-VERITA’ DI GIACALONE
TRAPANI
– «Sparare» sul sindaco di Trapani Girolamo Fazio è diventata una «moda», fa sentire, specie ai giornalisti che scrivono sulla stampa di regime, piu «liberi» e «d’inchiesta». E spesso il primo cittadino dà spazio, colle proprie azioni e col proprio modo di porsi, sgorbutico ed arrogante, a ragionevoli critiche. Ma altre volte si trova al centro di attacchi platealmente demagogici, basati su errate, se non false, basi. E’ il caso del recente attacco di Rino Giacalone, firma di punta, oramai che s’è dato all’antimafia di professione, de La Sicilia. Ci riferiamo al suo pezzo sui «rifiuti» del 4 giugno scorso.
Niente di piu’ intellualmente falso. Basta analizzare i prospetti allegati ai Bilanci 2009 e 2008 – che in maniera trasparente si trovano sul sito del Comune di Trapani, differentemente che su quello del Comune «amico» di Erice a guida del «trasparentissimo» Tranchida – per accertare il contrario di quello che dice il signor Rino Giacalone sul «suo» giornale: il Comune di Trapani, negli ultimi dodici mesi, ha tagliato del 9% i costi del servizio di smaltimento dei R.S.U., da 8.969.817,35 euro (2008) a 8.166.357,96 euro (2009), e parliamo di dati «a consuntivo».
Il risparmio, che ammonta, evidentemente, a ben 803.640 euro, è ottenuto, sia da un risparmio sul fronte del «costo del personale» (79.898 euro), sia dal taglio contabile degli ammortamenti (meno 156.297 euro), sia, soprattutto, sul «taglio» delle «Prestazioni di Terzi» (ovvero il contratto di servizio colla «Trapani Servizi») di ben 681.628 euro. In aumento il dato degli introiti per «recupero e riciclaggio» (oltre 73.000 euro).
Vero è che la tariffa a carico del cittadino, per l’anno 2009 (bollettata in questi giorni), è aumentata passando ad esempio, per le civili abitazioni a 2,17 euro/mq, o per i bar e gelateria a 8,92 euro/mq, fino ai 17,24 euro/mq per pizzerie, trattorie ecc. ma è anche vero che piu che ad un aumento siamo difronte ad una «redistribuzione» di oneri di bilancio. Infatti se oggi il Comune, con la Tarsu, coprirà circa l’80% del costo del servizio, in passato copriva solo il 65% ponendo il differenziale a carico di altre voci di bilancio del Comune che quindi era costretto ad erogare meno servizi o a costi maggiori.
Peraltro, come scrive il Comune nella relazione tecnica allegata al Bilancio, per il D. Lgs. n. 267/2000, «l’obiettivo di un tendenziale pareggio dei costi del servizio attraverso la tassa sembra porsi quale vincolo e non quale scelta» e «un percorso di avvicinamento alla piena copertura dei costi è stato esplicitamente fissato quale obiettivo del periodo transitorio dalla tassa alla “tariffa” (art. 49, comma 1, del D. Lgs. n. 22/97)».
Noi, diversamente dal sig. Rino Giacalone, riteniamo – in accordo colla lettura che noi diamo al Decreto Ronchi del 1997 – che la copertura al 100% del costo del servizio sia una «conquista» del cittadino poichè responsabilizza l’amministratore pubblico ad un efficientamento dei costi di gestione con una lotta a sprechi (vedi il Comune di Erice che si dota di nuovi mezzi e poi li abbandona a Rigaletta).
La battaglia, insomma, va fatta sui costi (mezzi e personale proporzionato alle reali esigenze) e sui ricavi (da recupero e riciclo dei «rifiuti») del servizio. Una «battaglia», ovvio, piu tecnica, fatta di proposte, e quindi piu difficile che quella che «sparare» a casaccio, demagogicamente, contro Mommo Fazio.