In un Altrove di Cultura e Filosofia si mangia

Trapani, 14 settembre 2014 – Ognuno ha il festival che si merita: Paceco quello della Cuccia, San Vito Lo Capo quello del Cous-cous, Buseto Palizzolo quello della Busiata, Trapani la “Stragusto”, quello del cibo da strada.

Altrove hanno, ad esempio, quello della Letteratura (Mantova), del Diritto (Piacenza), della Filosofia.

Quest’ultimo è in corso di svolgimento in questo week-end e, per tradizione, ruota su tre vicine città emiliane: Modena, Carpi e Sassuolo.

[Tweet “A Trapani lo Stragusto, il festival del cibo di strada, a Modena quello della Filosofia”]

Avviato nel 2001, e giunto quindi alla quattordicesima edizione, rappresenta non solo un Evento culturale ma un forte business economico. Per citare qualche numero, «Nell’edizione 2007 si sono registrate oltre 130.000 presenze e oltre 100.000 in quella 2008. Secondo la Gazzetta di Modena nell’edizione 2012 del Festival si sono toccate le 180.000 presenze» (Fonte: Wikipedia).

La manifestazione, in sostanza, risponde ad una chiara e forte richiesta di “turismo culturale” che è presente nel nostro Paese ed è intercettata da chi lo capisce e lo vuole. Ovviamente, come dice Remo Bodei in una conferenza, «quanto più persone conoscono, quanto più si ha il senso della complessità del mondo, non solo cresce la democrazia politica, ma cresce anche l’individuo che si sente protagonista e non semplicemente un suddito» [Vedi intervento in QUESTO VIDEO].

E qui da noi, probabilmente, i nostri politici ci vogliono solo sudditi. Ed a noi sta bene pure così.

Tutti gli attori locali sono in gioco: musei, gallerie, biblioteche, ma anche imprese, ospedali e uffici postali.

E’ nato un Consorzio, per gestire l’annuale manifestazione, che coinvolge tanto i tre Comuni, quanto altri Enti (Camera di Commercio, Confindustria), quanto diverse Banche (Cassa di Risparmio di Modena, quella di Carpi), Aziende (Hera), Associazioni (Rotary).

Ovviamente il clou della manifestazione ruota attorno a 50 “lectio magistralis”, tenute nelle piazze, nei teatri e nelle chiese delle tre città. Fra i protagonisti, tutti notissimi a chi conosce il genere, quest’anno, Gustavo Zagrebelsky, Zygmunt Bauman, Alessandro Baricco, Remo Bodei, Umberto Galimberti, ecc. Non mancheranno, naturalmente, le letture dei classici: da Platone (“Repubblica”) a Weber (“Economia e Società”), da Hobbes (“Elementi di legge naturale e politica”) a Tommaso d’Aquino (“Summa Teologica”), solo per citarne alcune.

Al cuore filosofico della manifestazione, con le sue voci autorevoli, sono innestati percorsi molteplici e sorprendenti di mostre e installazioni, concerti e spettacoli, giochi, film e grandi pranzi [per avere un’idea, il programma completo è scaricabile QUI].

Modena, Carpi e Sassuolo trovano così nel festivalfilosofia [QUI il sito Ufficiale] una speciale evidenza nazionale e internazionale.

Quest’anno, i maestri del pensiero filosofico si confronteranno con il pubblico sulle varie declinazioni contemporanee della gloria, un tentativo di lasciare una traccia, tanto materiale, quanto digitale.

Modena, Carpi e Sassuolo, con il loro festival, di certo, ne avranno (i risultati, in termini di presenze, sono quelle delle Piazze in foto), Paceco, Trapani e quant’altri, di questo passo no, solo un eccesso del livello del colesterolo.

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