ERICE: IL PD LITIGA CON SE STESSO
ERICE (TRAPANI) –
«Se Atene piange, Sparta non ride». Se le vicissitudini dell’UDC ericino, che affronta da un lato la «scissione» (invero apparentemente un insuccesso a Trapani) del PID e dall’altro il non meno problematico «ingresso» dell’area di Giulia Adamo, anche nel PD non è che ce la si passi tranquilli. A tenere banco sempre le «esternazioni» del «picconatore» Franco Denaro. Le pesanti risposte a lui pervenute, nell’ordine, dal sindaco rag. Tranchida, dall’ex-capogruppo avv. Ciaravino e, ora, dal consigliere Diego Sugameli non sembrano lasciare spazi a Denaro¹. Il suo futuro sembra essere fuori dal PD. Lui, però, sembra tranquillo e «giura» fedeltà al segretario provinciale Baldo Gucciardi.
MONTANTI IN PENSIONE E REPLICARE LA GIUNTA LOMBARDO. Franco Denaro (PD) nel comunicato dato alla stampa accusa: «inconsistente e insufficiente è l’azione politica del gruppo consiliare del PD non essendosi fatto interprete delle reiterate istanze dello scrivente». Quali? «azzerare la giunta», e soprattutto mandare a casa l’assessore Laura Montanti («in verità non premiata dagli elettori», spiega Denaro) e allargare la giunta ad altre forze politiche, alla stregua di quanto fatto a Palermo da Raffaele Lombardo, quali l’UDC di Casini (cui aderirebbe Giovanna Millocca), l’API di Rutelli (a cui, secondo Denaro, potrebbe aderire Luigi Nacci), e, perchè no FLI e MPA. Tutto ciò di «porre fine all’anomalia ericina di un’amministrazione senza maggioranza in Consiglio e rilanciare l’azione politico-amministrativa per l’effettiva realizzazione del programma».
CIARAVINO: DENARO VA ESPULSO DAL PD.
La capogruppo Valeria Ciaravino (PD), però, replica pesantissima: Denaro? «un soggetto che pone costantemente in essere atteggiamenti politici menzogneri, ricattatori e clientelari!».
«Dal mese di giugno scorso chiedo ai vertici del mio partito che questo soggetto venga estromesso dal gruppo e dal partito medesimo. Un soggetto (Denaro, NdR) che fa della politica uno strumento per il raggiungimento di obiettivi personali!!! E’ per tali ragioni, che auspico ed invito il mio partito, rappresentato dall’On. Gucciardi, di affrancarsi definitivamente da un soggetto che, non rispettando i principi e i valori morali sui quali si fonda il PD, pone in essere una politica ben lontana dal perseguimento del bene comune».
TRANCHIDA GETTA FANGO SU DENARO. Anche il rag. Giacomino Tranchida – chissa invece perchè muto di fronte alla provocazione di Borghi che chiede il «test anti-droga agli amministratori comunali» -apre la bocca e getta fango su Denaro: Chi è Denaro? «incassato il gettone di presenza, con repentine fughe dall’aula, ha fatto cadere il numero legale, determinando ritardi nell’adozione di atti e provvedimenti importanti per la comunità ericina».
Di oggi la notizia apparsa sulla stampa che anche il consigliere, ex-DS, Diego Sugameli, prende le distanze da Denaro: «Denaro ha lasciato il gruppo del PD. Per quanto ci riguarda è troppo poco. Deve lasciare anche il partito. Non siamo più disponibili a subire le sue manovre clientelari ed i suoi ricatti politici».
Non ci sono chiare queste repliche così pesanti a Denaro. Ad onor del vero il comunicato di Denaro non sembra meritevole delle reazioni subite. Lui sembra far proposte politiche lecite e comprensibili. Chiede che sia dia spazio nel partito a nuovi elementi, chiede che si componga una «coalizione» piu’ solida in vista delle prossime elezioni.
LA REPLICA-ACCUSA DI DENARO. Le «manovre clientelari» ed al solo fine di rafforzare la propria personale posizione politica, ci confida Denaro, non le fa lui ma «il sindaco Giacomo Tranchida che gestisce, senza consultare alcuno, assunzioni ed incarichi al Comune». Dai tecnici esterni, ci precisa, cui il sindaco ha dato incarico – con diversi Decreti sindacali – di curare le pratiche di sanatoria edilizia, al personale che è passato in mobilità al Comune, a coloro che, a breve, dovrebbero essere assunti (vigili, assistenti sociali …).
Accuse pesanti, quelle di Denaro, cui la unica risposta dovrebbe essere quella della stesura di regolamenti trasparenti che tolgano, oggi e domani, dalle mani della politica il potere di fare «Clienti» e consegnino a norme non «ad personam» i principi imparziali per l’accesso a qualunque incarico ad Erice. Ma chiedere una tale imparzialità, un tale regolamento, sarebbe un qualcosa troppo di Sinistra e quindi qualcosa di utopico per un Comune, quello di Erice, oggi retto dal piu’ democristiano degli uomini.
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NOTA ¹:
Franco Denaro viene eletto consigliere comunale, più recentemente, nel maggio 2007, nella «Margherita», con 155 voti di preferenza, uno in meno di Valeria Ciaravino e dodici in piu’ della coppia dei «primi dei non eletti» il dott. Orazio Mistretta e la Giovanna Polizzi (sorella dell’ex-segretario cittadino di Trapani dell’allora «Margherita»). Nel 2001 aveva ottenuto 181 voti con «Democrazia e Libertà per Rutelli».