ERICE: IL COMUNE ABDICA ALL’ORATORIO!

Silvana Catalano

Silvana Catalano

ERICE (TRAPANI) – «Nutriamo la speranza di poter contribuire a far rinascere lo stile dell’ oratorio». Parole del sindaco Giacomo Tranchida. «Intendiamo muoverci seguendo la linea del Piano Pastorale della diocesi di Trapani che vede i giovani protagonisti della Chiesa». Parola di Silvana Catalano, assessore (al momento delle dichiarazioni) ai Servizi sociali del Comune di Erice. Con queste parole la coppia ha annunciato il trasferimento di ben 100.000 euro dalle casse del Comune a quelle di quattro parrocchie ericine.

«Si tratta di quelli adiacenti le parrocchie Maria Santissima di Trapani, a Ballata, Sacro Cuore, a Napola, Sant’Anna, a Pizzolungo, e Nostra Signora di Fatima, nel quartiere Trentapiedi. A ciascuna struttura saranno destinati 25 mila euro», annuncia il sito di una emittente televisiva locale convenzionata col Comune.

Che precisa «la somma è stata stanziata dalla giunta Tranchida su proposta dell’Assessore alle Politiche Sociali Silvana Catalano». Servirà per «ammodernare e mettere in sicurezza gli impianti sportivi annessi alle parrocchie».

Onestamente riteniamo che la Politica di uno Stato indipendente non debba incrociarsi con l’attività di una Confessione religiosa. Lo dice l’art. 7 della Costituzione italiana («Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani»), lo dice il sentimento di laicità che ci pervade e dovrebbe pervadere la «sinistra» a cui (?) si richiamano l’assessore (ex) Catalano e il sindaco di Erice Tranchida e molti suoi seguaci ed elettori.

La Chiesa ha già l’8 per mille per finanziare le proprie attività e strutture. Una bella somma. Secondo quando pubblica il sito 8xmille.it, alla sola Diocesi di Trapani, per l’anno 2009, sono stati destinati, oltre che a 353.611 euro per «interventi caritativi», ben 611.526 euro proprio per «esigenze di culto e pastorale», ovvero, fra l’altro, per la «realizzazione di strutture educative e ricreative per ragazzi».

Noi riteniamo, pertanto, che coi 100.000 euro deliziosamente omaggiati al Vescovo Miccichè da Tranchida il Comune di Erice, avrebbe potuto, invece, realizzare/sistemare/far gestire impianti ricreativi laici e comunali.

A cominciare dal Centro sociale di San Giuliano, dal prospetto indecoroso e pericoloso (tanto che è stato transennato), dagli arredi di pessima qualità e scarsi, dalle attività a favore dei ragazzi inestistenti (3-4 di PC per internet point gratuito comunale, una TV 42 pollici LED ed un abbonamento SKY per far vedere ai ragazzi tutti assieme gli eventi sportivi nel salone del Centro, l’organizzazione di corsi di avviamento allo sport o corsi di recupero scolastico …).

Avrebbe potuto, ancora, sistemare la Palestra comunale di San Giuliano anch’essa che appare abbandonata. Avrebbe potuto realizzare/manutenzionare (coperture?) dei mini impianti sportivi di quartiere nello stesso rione. Stipulare convenzioni con Cooperative sociali e/o associazioni sportive con esperienza per rendere «vivi» tali impianti.

E’ evidente che, invece, il Comune di Erice, con questa sindacatura, persegue diverse valutazioni e diversi fini da quelli da noi illustrati. Certo pure legittimi ma … vedere in bocca ad un assessore «di sinistra» la parola …. «Piano Pastorale» ci fa, onestamente, sussultare!!!

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