Tromba marina a Valderice: Spettacolo ma anche un rischio!
Martedì scorso una stupenda foto – ItacaNotizie riporta come opera di Pietro Cialona – ha fatto il giro dei Social prima e della stampa locale trapanese dopo.
Si tratta di una foto che immortala una “tromba marina” che, di prima mattina, è nata e si è mossa per alcune centinaia di metri tra Bonagia, nel Comune di Valderice, e la baia di Cornino.
La stampa lo ha definitivo come “spettacolo della natura”, in realtà forse è il caso di approfondire meglio il fenomeno che oltre che “spettacolare” è anche più frequente di quel che si creda e può essere anche pericoloso.
Proprio il precedente lunedì 25 giugno, la rubrica “Scienza” dell’Agenzia AGI aveva pubblicato in proposito un interessante articolo firmato da Sandro Carniel (CNR-ISMAR) e M. Marcello Miglietta (CNR-ISAC).
Nell’articolo si rivela come « È interessante scoprire che l’Italia, accanto ad alluvioni, frane, terremoti… è soggetta ad un altro tipo di fenomeno naturale che può causare ingenti danni al territorio. Si tratta dei tornado, o trombe d’aria, fenomeni meteorologici caratterizzati da venti molto intensi che si sviluppano in un vortice del diametro di qualche centinaio di metri, e che avanza su un percorso talora lungo anche diversi chilometri ».
« Non si tratta – prosegue l’articolo – solo di deboli trombe marine che si dissolvono poche centinaia di metri dopo aver toccato terra, ma in 10 anni sono stati anche registrati 25 casi che hanno provocato danni significativi. Sono i tornado che appartengono al Livello 2, 3 o 4 della “scala Fujita”, utilizzata per stimare l’intensità dei tornado a partire dai danni causati sul territorio ».
Gli studiosi autori dell’articolo precisano che « Il ruolo della temperatura del mare nello sviluppo dei tornado appare chiaro: un mare più caldo intensifica la supercella che ha generato il tornado, aumentandone la potenza distruttrice ».
In definitiva, l’articolo lancia l’allarme « sulla la temperatura del mare Mediterraneo, che sta progressivamente aumentando in seguito al riscaldamento globale del Pianeta ».
Il sito “Il Meteo” ha pubblicato, nel 2016, una chiara mappa delle maggiori aree a rischio “tornado” (o “trombe d’aria” come più comunemente chiamate da noi).
Lo stesso sito “Il Meteo” in un articolo del 2017 precisava come « In Italia dal 1950 al 2015 si sono verificati 348 tornado che hanno causato 753 feriti, 62 decessi e danni per 318 milioni di euro. Nonostante il nostro Paese sia al sesto posto tra le Nazioni europee per numero di tornado, i danni sono stati più ingenti che altrove anche perché la densità della popolazione è maggiore ».
Il giornale online TP24, lo scorso novembre 2017, aveva riportato la notizia di un altra “tromba marina” sviluppatasi in zona Marettimo e fotografata da Vito Vaccaro.
« Purtroppo solo in pochi stati europei esistono procedure di allerta in caso di tornado. Vista la gravità dei danni che possono causare, sarebbe opportuno in futuro un maggiore interesse verso questo tipo di eventi », spiegava il dott. Miglietta sul sito di RaiNews lo scorso 6 giugno ».