POLITICA PORTAGIREVOLE: MILLOCCA LASCIA L’UDC.

Giovanna Millocca

Giovanna Millocca

ERICE (TRAPANI) – «Inevitabile la interruzione di questa esperienza». Con questa dichiarazione Giovanna Millocca, presidente del Consiglio comunale di Erice, comunica la propria decisione di abbandonare, a pochi mesi dall’adesione, il partito dell’UDC. Giovanna Millocca, pertanto, annuncia di essere alla ricerca di «altri» con cui «condividere i valori di democrazia, di confronto e di libertà nel rispetto reciproco», ovvero di una ricollocazione utile alla propria rielezione nel 2012 (non è fantapolitica credere all’interno delle Liste di «Erice che Vogliamo» il partitino personale del sindaco Tranchida).

Punto politico della discordia coll’oramai proprio ex-partito dell’UDC – per come precisa la stessa Millocca in un comunicato – l’assenza di «confronto con la Dirigenza del Partito, formulata  da almeno un paio di mesi, in cui domandavo quale fosse la linea politica dell’UDC su Erice e la direzione da imboccare».

In parole povere se l’UDC potesse, o meno, entrare a far parte dei sostenitori dell’attuale sindaco di Erice Giacomino Tranchida. Un «accordo» a cui la «colomba» Millocca sembrava puntare – ricordiamo che la stessa era stata eletta all’interno delle liste che sostenevano il sindaco prima di dichiararsi indipendente dopo aver, con un «colpo di mano», ottenuto, col sostegno dell’opposizione PDL-UDC-MPA, la «poltrona» di presidente del Consiglio -.

La «scintilla» che avrebbe portato, comunque, l’avvocato Millocca all’irrevocabile decisione, sarebbe la «costituzione del Gruppo consiliare della Nuova UDC, quindi verso il Partito della Nazione, a seguito di una sbalorditiva convocazione dei consiglieri Mazzeo e Loggia, già UDC, e Pace – vicino all’On. Adamo, ma mai in precedenza ed in nessuna sede dichiaratosi dell’UDC – avvenuta la mattina di venerdì 18 febbraio in modo frettoloso».

Una decisione, prosegue nel proprio comunicato Giovanna Millocca, che «pur nella condivisione dei valori che mi hanno portato ad aderire all’UDC nello scorso mese di maggio dopo un incontro in Roma con il Presidente del Partito, On. Pierferdinando CASINI» non è «in alcun modo accettabile» perchè macchiata da un «percorso privo di ogni forma di democrazia, di trasparenza, di leale confronto».

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