GRAMMATICO, MA CHIEDERE SCUSA ERA DIFFICILE?
TRAPANI – La storia è vecchia di poco piu’ d’un mese. Ma merita qualche sottolineatura. Le merita per la «autodifesa» del protagonista.
Una «autodifesa» piuttosto ilare. Ma in linea coi tempi in cui un Berlusconi giunge a contestare la data di nascita della puttanella di turno. Lui, il consigliere comunale socialista di Trapani Salvatore Grammatico, ed allenatore di calcio per hobby, dall’accusa di aver «aggredito l’arbitro» (e conseguente pesante squalifica) si difende: «con la gamba l’ho urtato».
La versione di Grammatico riportata dal quotidiano («ho deciso di entrare in campo per calmare i giocatori … ho anche cercato di tranumi sono frapposto tra lui ed i giocatori per evitare che si potesse arrivare ad un contatto fisico … però con la gamba l’ho urtato …») ricorda una storiella raccontatami da un amico con esperienza operativa in carcere. Un detenuto alla domanda sul perché fosse stato condannato gli rispose: «Sono innocente. Fu un incidente. Fu mia moglie che colpì otto volte col proprio petto la punta del coltello che avevo in mano!»)
Il consigliere Grammatico, secondo noi, avrebbe fatto meglio, piuttosto che ha cercare scuse, a chiedere scusa. Un gesto errato (per quanto riprovevole) può a capitare a tutti, specie se stanchi, nervosi, ecc. L’importante è, secondo noi, rendersi conto del proprio errore e pentirsi chiedendo scusa alla propria «vittima».
Oggi il consigliere comunale di Trapani Salvatore Grammatico (nonchè impiegato presso il tribunale di Trapani!), dopo la propria squalifica a quattro anni – comminatagli dal giudice sportivo -, ha perso un’occasione di mostrare la propria umanità.