STRISCE BIANCHE, INUTILI E COSTOSE
TRAPANI – In questi giorni abbiamo rilevato l’ennesimo rifacimento di strisce pedonali in via G.B. Fardella. Dietro la “moda” di sollecitare, da parte dei consiglieri comunali, e realizzare, da parte delle amministrazioni, le famose “strisce pedonali” si cela più un interesse a dare appalti – e quindi finanziamenti – alle imprese edili siciliane, piuttosto che un’effettiva utilità per il cittadino-contribuente. Le sempre piu’ scarse risorse pubbliche, però, potrebbero essere investite più proficuamente.
IL COMMENTO – Si tratta del terzo stato di avanzamento lavori di un piu’ ampio contratto da 136.162 euro. Una cifra enorme che esce dalla casse pubbliche comunali per la realizzazione delle, almeno a Trapani, inutili strisce pedonali.
Inutili se si pensa che le stesse non vengono rispettate nè dagli automobilisti – che spesso zigzagano fra intere famiglie che si trovano già nel bel mezzo delle “zebre” – nè dai pedoni – che attraversano le strade in ogni dove creando intralci e pericoli alla circolazione, inconsapevoli, quest’ultimi, forse, dell’art. 190, comma 2, del Codice della Strada che nello stabilire che “I pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali” precisa che “Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 24 a euro 94”.
Ma esiste Trapani, da parte del dirigente della polizia municipale dott. Francesco Guarano, una direttiva per multare i pedoni? Quante sono le “sanzioni” irrogate, a Trapani, ai pedoni per violazioni all’art. 190, comma 2, del Codice della Strada? Zero o giù di lì. Tale dato conferma l’inutilità di tali “zebre” e delle relative spese per realizzarle.
LA PROPOSTA – Invitiamo l’amministrazione Fazio ed i suoi successori, pertanto, ad evitare tali sprechi di denaro pubblico e proponiamo, in alternativa, di spendere tali somme, piuttosto, nella distribuzione gratuita di bevande ghiacciate ai turisti. Trapani ne guadagnerebbe almeno in quell’immagine già pesantemente danneggiata dal caotico e disordinato traffico cittadino.
FONTE: Codice della Strada.