Isole Ecologiche: Fazio sfoglia la Margherita
l Sindaco Fazio continua a sfogliare la margherita. – così scrive TrapaniOk il 4 aprile 2003 – Al giovanile “m’ama, non m’ama”, ha sostituito un politico “riprendo i lavori, non riprendo i lavori”. Nel frattempo il tempo passa e nessuna decisione vien presa.
Stiamo parlando delle oramai “famose” tre isole ecologiche, cioè dei “centri comunali di raccolta dei rifiuti differenziati ed ingombranti (vecchi frigo, scaldabagni, divani ecc)”, che dovevano sorgere a Piazzale ilio (di fianco l’ufficio delle entrate), sulla Litoranea Nord (a fianco Rione Cappucinelli) ed a Rione Fontanelle (in via 64, angolo Via Villa Rosina).
Come forse ancora molti ricorderanno due mesi or sono, a metà gennaio, fu scatenata (da chi?) una “spontanea” protesta popolare contro l’istituzione dell’Isola ecologica di Via 64.
Anonimi “scrittori” avevano fatto circolare degli ancor più “anonimi” volantini, contro la possibile trasformazione del quartiere interessato in “zona ad alto degrado ambientale”, causato dal “transito ininterrotto di automezzi comunali, condotti da conducenti a volte inosservanti del fatto che si è in una zona residenzizale, pertanto soggetta al transito dei pedoni”.
I manifestanti affermarono altresi il loro rammarico nei confronti delle “…persone che abbiamo votato, e che ora grazie anche ai nostri immeritati voti, siedono ad un Palazzo del Governo…“ in quando queste le avevavo “illuse” facendo credere che avrebbero fatto “…qualcosa di bello, di costruttivo, per tutti noi, come la costruzione di un asilo che sicuramente avrebbe arricchito il nostro quartiere…”.
Il mancato consigliere comunale Livio Daidone (della coalizione di centro-destra) e il consigliere, sempre del centro-destra, Vito Mannina, evidentemente sollecitati dai propri elettori di quel quartiere, furono tra coloro che più energicicamente attaccarono il Sindaco Fazio.
Fazio, da buon avvocato, proclamò subito la propria “innocenza” scaricando tutte le eventuali colpe della scelta dei siti sulla precedente amministrazione, sempre di centro-destra, guidata dall’ex-Sindaco Nino Laudicina e sull’assessore all’ecologia Vito Conticello (che non hanno potuto, a loro volta, neanche rispondere, essendosi oramai ritirati a vita eremitica, dopo le note vicende giudiziarie che li hanno portati, per un certo tempo, dietro le sbarre di San Giuliano), affermando che questi “…Con delibere del 28 aprile 2000 e del 6 ottobre 2000 ” avessero approvato il progetto in questione e che lui ritenesse che il progetto ”…non fosse stato mantenuto segreto” e che quindi “in presenza di tutti i pareri necessari e di un finanziamento concesso, vi fosse anche la condivisione da parte della comunità amministrata…”.
Il Sindaco Fazio, a questo punto, sentitosi comunque attaccato, oltre che, come normale, dai suoi avversari politici di “Centro-Sinistra”, anche dai suoi “amici” della Destra, non trovò altra soluzione che quella di “sospendere i lavori (nota: già appaltati ed avviati) per un periodo di trenta giorni e contemporaneamente richiedere alla Regione Siciliana l’autorizzazione ad individuare agli siti per la realizzazione delle isole ecologiche”.
Il Sindaco di Trapani ha sempre, responsabilmente sostenuto, tuttavia, che “Sarebbe mia responsabilità … se la Città perdesse finanziamenti per opere previste per legge e certamente determinanti per uno sviluppo eco-sostenibile del territorio. E sarebbe mia responsabilità se … si determinasse un danno economico di macroscopiche dimensioni all’Ente, che verrebbe a pesare, tra l’altro, inevitabilmente, sulle tasche dei cittadini”.
La Regione, benchè anch’essa a guida di centro-destra, a sentire i ben informati, avrebbe già risposto “lavandosene le mani”, vale a dire “Fai quel che vuoi, ma se sposti le Isole, devi presentare nuovi progetti e quindi perdi il finanziamento”.
Il Sindaco Fazio, tuttavia, benchè sia abbondantemente scaduto il mese di “sospensione” dei lavori, e contraddicendo quanto prima da lui dichiarato, non ha ancora ripreso gli stessi. Trapani, quindi, non avrà, entro novembre 2003, come in programma, la disponibilità del servizio di cui parliamo e, a causa di tale indecisione, proseguirà anche lo scempio dell’abbandono dei rifiuti “ingombranti” in ogni angolo del territorio comunale.
D’altro canto la ripresa dei lavori, specie in via 64, danneggerebbe le imprese “Valderice Costruzioni Srl” e “Siciliana Inerti e Bituminosi Srl”, rispettivamente costruttrice e proprietaria del residence “La Zagara”, che vedrebbero “svalutati” i propri appartamenti in vendita, dalla costruzione, a fianco del residence, di un “Isola ecologica” anziché di un “asilo”, forse con troppa fretta promesso ai troppo fiduciosi acquirenti.
Al Sindaco, quindi, non resta che continuare a sfogliare la margherita, magari aspettando, per la decisione, che passino le elezioni del prossimo maggio al fine di evitare che gli elettori del quartiere intorno a Via 64, rispettino la propria dichiarazione di aver offerto in maniera “immeritata” il voto al centro-destra e lo “puniscano” con una inversione di scelta.