Valderice: Tra ambiente e contraddizioni

Giacomo Tranchida, qualche giorno fa, nel corso di una manifestazione, ha dichiarato: “Legambiente ha adottato Valderice”. Come non dargli ragione? Valderice, è una città-territorio meravigliosa, che non ha nessun paragone con i Comuni vicini, per clima, panorama, vivibilità. Eppure, proprio per questo, né osserviamo, con più facilità ed amarezza, le sue contraddizioni.

Come non vedere, sulla provinciale Bonagia-Custonaci, la contraddizione tra il lavoro delle cave di pietrisco (Mannina, Rodittis), che stanno “svuotando” le collinette sotto Sant’Andrea, deturpando irrimediabilmente l’ambiente, il panorama, e le problematiche delle cave e delle segherie di marmo non hanno dove gettare i ravaneti, lo scarto della loro lavorazione, e, consenziente il Comune, “costruiranno” una collinetta di rifiuti a Contrada Mafi, deturpando ancora l’ambiente, il panorama?

Come non vedere la contraddizione tra la meritevole campagna avviata dall’Amministrazione per il riciclaggio dei rifiuti cittadini (Valderice Ricicla, premi, anche economici, ad attività commerciali, scuole, “semplici” cittadini che si “impegnano” per non mandare in “discarica” le loro bottiglie di plastica o di vetro usate, i loro cartoni, ma li avviano al recupero ed al rimpiego portando tali materiali ai centri di raccolta dell’autoparco o di Bonagia) e la semplicistica soluzione dell’ampliamento della discarica di Mafi, che prevede un nuovo settore di circa ottocentomila metri cubi per il materiale proveniente dalle lavorazioni del marmo (marmettola e ravaneti), non “impegnandosi”, la stessa Amministrazione, seriamente, in soluzioni alternative, pur sapendo che tutto questo materiale è ampliamente recuperabile e rimpiegabile per la produzione di pietrisco, intonaci, mattoni, vernici, stesso marmo?

Come non vedere la contraddizione tra lo sviluppo del settore turistico, con l’ampliamento di strutture ricettive esistenti (Baglio Santa Croce), la costruzione di nuove (Lido Valderice) ed i “panorami” che, affacciando dalle finestre, potranno “ammirare” i nostri turisti: colline e montagne ridotte ad un groviera da cave di marmo abbandonate da anni?

Come non vedere, ancora, la contraddizione tra la volontà dell’Amministrazione di “investire” nel promozionare il territorio di Valderice, quale risorsa sul piano dell’ambiente, per attrarre flussi turistici, sviluppo economico ed occupazionale, e la stessa “ferma” volontà di istituire la prima e, sinora, unica, discarica di cemento-amianto in tutta la Sicilia occidentale. Che forse ritengono che tale, notoriamente pericolosa “attrattiva”, scacciata da tutti i comuni della provincia, avvicinerà il turista? Come non riuscire, chi è riuscito, con capacità, in tante iniziative, trovare valide soluzioni alternative?

Come non vedere, infine, la contraddizione tra uno Statuto comunale di Valderice, cioè la carta “costituzionale” dei diritti dei cittadini valdericini, frutto della gestione Tranchida, una “carta” avanzatissima sul piano della democrazia e della partecipazione alle scelte amministrative, una “carta” che si potrebbe usare come “esempio” a livello nazionale, e poi la “scelta” di istituire una discarica di cemento-amianto a Contrada Mafi (sessantaseimila metricubi), a due passi, in linea d’aria, da Crocevie, senza, quanto meno, “consultare” gli abitanti della frazione, per conoscere il loro parere, i loro timori; per informarli degli eventuali “rischi” per la salute pubblica e degli “accorgimenti” tecnici presi per minimizzare tali rischi?

A Valderice è in corso una “dura” campagna elettorale, tra pochi giorni sapremo se l’esperienza diessina avrà, ancora, come dice lo slogan di Lucia Blunda, “Un futuro comune” con la popolazione di Valderice. Un futuro fatto, si spera, di condivisione, da parte della gente, delle associazioni, delle parti sociali, della visione di sviluppo che ha in mente la classe politica.

“Valorizzare Valderice è il nostro impegno” è, invece, lo slogan di Mario Sugameli. Valorizzare come, ci chiederemmo. Puntando al turismo, al recupero dell’ambiente o, di contro, sfruttando ogni centimetro quadro del territorio, deturpandolo, distruggendolo, lasciando ai suoi successori, ai nostri figli una Città invivibile?

Mancano pochi giorni alla conclusione della campagna elettorale, fatta, al solito, di belle parole, di vuote promesse, di generici impegni. Sarebbe un “sogno” credere che Lucia Blunda e Mario Sugameli, abbiamo, in questi ultimi giorni, la capacità e l’indipendenza politica, il carattere e la trasparenza di cuore, per chiarire, ai valdericini, le proprie idee, le proprie azioni, per rispondere alle evidenziate contraddizioni di Valderice. Ma, forse, è solo un “miraggio” pure pensarlo.

Natale SALVO – Legambiente Trapani

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