TAGLIO CONTRIBUTI AI “MISTERI”: ANCORA POLEMICHE
TRAPANI – La questione riguardante la sensibile riduzione del contributo concesso dalla Provincia (da 70 a 30 mila euro) all’Unione delle Maestranze per l’organizzazione delle manifestazioni della Settimana Santa, in particolare la Processioni dei Misteri di Trapani, ha aperto un eloquente dibattito politico.
Sul social network Facebook, il commento di un trapanese doc, Rino Pappalardo: «Non hanno niente da tagliare, perche’ se non danno i soldi che spettano mi sa tanto che piu’ della meta’ dei gruppi quest’anno non esce !!!!», che ci spinge a fare delle riflessioni sulla manifestazione che, lungi dall’essere di Fede, è divenuta, rea la politica, un semplice business economico.
Sorprende fino ad un certo punto la posizione del Partito Democratico, formazione politica composta da ex-socialisti ed ex-laici.
Salvatore Daidone (PD), intervenendo, nel merito, in Consiglio Provinciale, «si è riservato di mettere per iscritto il proprio disappunto nei confronti del Presidente della Provincia per l’avvenuto taglio del contributo ad una manifestazione religiosa così importante». Lo stesso, pur ammettendo che il Consiglio Provinciale «non ha alcuna competenza in queste decisioni» (di competenza della Giunta Turano, NdR) s’è pure lamentato del fatto il Consiglio «debba apprendere una notizia del genere dagli organi di stampa».
Sulla stessa linea Enzo Abbruscato (PD). Il consigliere comunale di Trapani, sul proprio profilo di Facebook, dopo aver bollato l’azione dell’Amministrazione Turano (UDC) come «incredibile, indegnamente ingiusto» non solo ha tenuto a sottolineare come «è giusto il caso di ricordare come il Comune di Trapani eroga un contributo di 103.000 euro», ma s’è impegnato acchè «ci faremo promotori in Consiglio comunale sia ripristinato il budget al completo», poiché «i misteri di Trapani rappresentano un trapanesità DOC ed hanno contribuito nel tempo a fare apprezzare la nostra provincia».
Volevamo concludere il “post” colla nostra opinione: “le manifestazioni religiose debbono essere sostenute economicamente dai fedeli e non da tutti i cittadini e, quindi, dalle pubbliche amministrazioni che hanno ben altre finalità”. Sapevamo che avremmo trovato tanti trapanesi a criticarci. Abbiamo trovato, tuttavia, sempre su Facebook, un commento che taglia la testa al “toro” e che esprime ancor piu’ chiaramente il “valore” della Processione oggi, almeno per il cittadino medio.
Spiega il quarantenne trapanese Alfonso Gueci: «La processione dei misteri non è solo una realtà religiosa, ma anche un indotto irrinunciabile di ossigeno economico per la nostra città, di turismo culturale e di shopping: chi da noi non spende almeno 2 euro di cacca vetta e simenza e obbligatoriamente poi deve correre al bar a levarsi il sapore del sale con qualcosa da bere?».