I CONSIGLIERI COL DOPPIO LAVORO
In atto risultano essere otto i consiglieri comunali-lavoratori dipendenti da “privati” che fruiscono dei “permessi retribuiti” – a norma L.R. 30/2000, art. 20 – ed i cui Datori di lavori richiedono al Comune il rimborso di salari, contributi, accantonamenti TFR e quant’altro.
Si tratta dei consiglieri:
- Vincenzo Abbruscato (PD),
- Fabio Bongiovanni (UDC),
- Domenico Mazzeo e Giorgio Colbertaldo (entrambi Grande Sud),
- Giuseppe Guaiana (PDL),
- Giovanni De Santis, Francesco Di Bono e Salvatore Pumo (tutti e tre dell’MPA).
Questo dato è evidenziato dalla nota prot. 47449 del 12 aprile 2012 indirizzata dal presidente del consiglio comunale di Trapani dell’MPA avv. Anna Bucaria detta Catia e fresca consigliera di amministrazione della SERIT, al dott. Nicolò Causi, consigliere comunale di Italia dei Valori che aveva fatto richiesta di questo dato conoscitivo e che da tempo si batte contro questo legale, anzi legatilissimo moltiplicarsi di posti di lavoro connessi alla carica di consigliere comunale.
E’ interessante rilevare, dalla nota dell’avv. Bucaria, che taluni consiglieri risultano essere assunti – dal proprio attuale datore di lavoro – in data successiva alla propria elezione in Consiglio.
Fabio Bongiovanni (UDC), ad esempio, risulta essere dipendente a tempo indeterminato dell’Ente Professionale ISSRREF solo dal 9 maggio 2005 mentre è divenuto consigliere comunale nel 2003, subentrando a Matteo Ricciardi, eletto consigliere provinciale.
Salvatore Pumo (MPA), consigliere comunale dal 2007, risulta essere dipendente della ACACIA srl solo dal 27 febbraio 2008.
Mazzeo Domenico detto Mimmo (GRANDE SUD), consigliere comunale dal maggio 2007, risulta dipendente da Fin Program Italia srl, prima, e poi direttamente da Mario Castelli, solo dal 1 giugno 2007. Il Castelli viene considerato l’attuale sponsor politico-elettorale del presidente della Megaservice Salvatore Montemario, attuale candidato alla cadrega di consigliere comunale di Trapani nella lista dell’UDC.
Giuseppe Guaiana (PDL), consigliere eletto nel 2007 nel centro sinistra e poi transitato nel PDL, risulterebbe dipendente di Confeuro Ass. Sindacale in data successiva all’elezione.
Ora, ci domandiamo: Quale Azienda “normale” assumerebbe una persona di cui sa benissimo che per i prossimi cinque anni fruirà di “permessi retribuiti” continuativi e che quindi non potrà dare un contributo alcuno ai “processi produttivi”? Nell’articolo “IL CONSIGLIERE PUMO E L’AZIENDA DI FAMIGLIA”, una delle “perversioni” del sistema dei rimborsi ai consiglieri.
E, soprattutto, quale Azienda “normale” riconosce retribuzioni del livello riconosciuto ai consiglieri sopra menzionati?
Perché basta fare delle semplici ricerche nel motore di ricerca del sito del Comune di Trapani per scoprire che i costi riconosciuti dal Comune di Trapani ai Datori di lavoro dei consiglieri partono dai 1.590 euro medi mensili di Giovanni de Santis (dipendente, dal 1994, quindi da tempi non sospetti, dall’Associazione “Amici della Musica” presieduta dal padre Alessandro De Santis) e giungono sino ai 3.953 euro medi mensili di Domenico Mazzeo, passando per i 2.416 di Fabio Bongiovanni, 2.478 euro di Salvatore Pumo, 2.602 euro di Giuseppe Guaiana, 2.698 di Giorgio Colbertaldo (dipendente, dal 1998, quindi da tempi non sospetti, dal Centro Medico “Solarium” del padre Cesare Colbertaldo) , 2.723 euro di Francesco Di Bono, 2.786 di Vincenzo Abbruscato.
Diceva un noto politico della Repubblica: “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”. Pensare, insomma, che dietro alcune di queste assunzioni in cambio di prestazioni lavorative che sono, spesso, impossibilitati a fornire a causa dell’incarico “istituzionale” svolto ci siano delle “anomalie” viene facile. Per alcune di esse, invece, di certo, ci saranno delle spiegazioni valide.
Sarebbe utile, tuttavia, per il rispetto verso i cittadini, che i vari consiglieri facessero chiarezza su questo non marginale aspetto della propria attività politica.
Ecco spiegato uno dei motivi per la corsa alla candidatura, ad ogni elezione. Nell’articolo “LA LOTTERIA DA 5 MILIONI DI EURO” , spieghiamo i vantaggi dell’essere consigliere comunale.
Caro Direttore, vorrei aggiungere qualche ulteriore utile informazione, anche per evitare che si possa fare di tutta l’erba un fascio e anche per rendere inequivocabile la mia posizione personale, la cui “insospettabilità” è stata, peraltro, d Te correttamente sottolineata. In particolare, è utile rimarcare il fatto che non tutti i consiglieri spremono il limone partecipando a tutte le sedute (anche quelle inutili) di Consiglio e Commissioni, che non tutti si assentano dal lavoro per tutto il mese. Ed è anche vero che di oltre il 70% dei Consiglieri Comunali non si conosce nemmeno la voce perché NON SONO MAI INTERVENUTI IN CONSIGLIO O NELLE COMMISSIONI! A questo punto, per completezza d’informazione, occorrerebbe fare una valutazione del rapporto costo-rendimento di ciascun consigliere e in questo caso chi scrive NON TEME CONFRONTI (CARTA CANTA!). Saluti
i casi personali non fanno testo………qui si tratta di un sistema, dove ci sono i furbi e poi gli altri
e’ ovvio che molte assunzioni sono fittizie, figlie di una legge che va riveduta e corretta, abusi che risultano a carico della collettivita’….un consigliere era disoccupato quanto fu eletto……un paio hanno cambiato azienda……….subiranno la legge divina……..A CASA!