TRAPANI: IL SALUTO AL “CARO LEADER”

TRAPANI – Le immagini messe in onda dall’emittente Telesud a documentazione di quella che doveva essere, giovedì 26 aprile, una recita scolastica di fine d’anno, debbono restare nella storia della nostra Città, a documentare un evento che appare più simile ad una manifestazione degna di un paese dittatoriale, degna di quelle che, probabilmente, erano presentate al “caro leader” nordcoreano Kim Jong Il: bambini delle elementari che recitano un inno al dittatore, altri che mostrano immagini delle sue “opere”, e lì giù, sullo sfondo, un grande schermo che proietta la gigantografia del “Leader”.

Lo spettacolo offerto, insomma, all’indomani, poi, del silenzio dell’Amministrazione comunale – colpevole e scandaloso anch’esso – sul 25 aprile, risulta assolutamente disgustoso.

Per non farsi mancare proprio nulla, neanche la “blasfemia”, ecco la pensata “geniale” degli “insegnanti”: affiancare l’opera del sindaco uscente, Girolamo Fazio, alla Creazione. Ecco che agli innocenti bambini delle elementari vengono fatti recitare versetti della Genesi, “rivisitati” in chiave pro-Fazio. Ed ecco, a completare l’indecenza, che le immagini si aprono e mostrano l’assessore Scalabrino, già dirigente scolastica delle Scuole Umberto, impettita e soddisfatta, e il sindaco uscente Fazio commosso ed addirittura in lacrime per l’amore mostratogli dal suo popolo. [QUI E’ POSSIBILE VEDERE IL VIDEO DEL SERVIZIO DI TELESUD]

La notizia buona, in tutto questo “spettacolo”, è la reazione sdegnata dei cittadini. Di tutti, di quasi tutti forse, d’ogni fede politica. A “capitanare” lo sdegno don Salvatore Morghese, parroco della cittadina di Paceco.

Sul proprio profilo Facebook, don Turiddu è chiaro, anzi didascalico: «E’ giusto che i dirigenti scolastici e gli insegnanti dicano perché hanno voluto fare ricorso al racconto della “Genesi” per elogiare il sindaco Fazio per le opere che in questi anni sono state realizzate con i nostri soldi (ricorso blasfemo e degno di nota sul registro) e si scusino con i bambini, con i loro genitori e con i cristiani che ancora credono e danno valore alla parola di Dio! e’ una vergogna dover assistere a queste cose! Dirigenti e insegnanti: Vergognatevi!!!».

Da qui partono tutta una serie di commenti di semplici cittadini: «molto singolare il fatto che si faccia una recita di fine anno ad aprile e guarda caso a pochi giorni dalle elezioni», rileva Nicola Torrente, che poi aggiunge «è veramente vergognoso utilizzare la parola di Dio per fare campagna elettorale utilizzando l’ingenuità dei bambini». Quel che è successo alla Villa Margherita di Trapani, è, per Vincenzo Baio «un fatto a dir poco scandaloso», «bruttissima sceneggiata nordcoreana» la descrive Maurizio Guastavino, «una scena pietosa …..con bellissima conclusione delle lacrime del sindaco», aggiunge Daniela Memmolina, «spettacolino confezionato su misura. Inopportuno e blasfemo», lo definisce Giuseppe Mazzeo, «è davvero uno scandalo e irrispettoso nei confronti di chi ha fede e non permetterebbe mai di utilizzare impropriamente delle sante parole, soprattutto per scopi così meschini!», per Alice Basiricò. Per Sissi Salerno «la vergogna deve ricadere sui dirigenti scolastici, hanno organizzato una parata di regime … queste cose le faceva Mussolini, è evidente che i fascisti a Trapani ci sono ancora».

Va giù pesante Aldo Provvidente: «Sono senza parole, basito!! Uno spettacolo d’indecenza e di scarsità morale senza precedenti a Trapani! Un uomo che in 10 anni tutto è stato fuorché un sindaco (la parola dovrebbe richiamare la gestione democratica della cosa pubblica) ma bensì l’archetipo del gerarca del 20ennio, ha saputo costruire intorno a se un castello (il centro storico) dove fare passerella con i suoi amici/superiori romani! lasciando le periferie degne di essere accorpate a Bagdad! Vergogna a chi ha materialmente montato sta pantomima (assessore e dirigenti scolastici). Hanno blasfemato la Genesi, il Vaticano dovrebbe intervenire!!!!».

I commenti sono decine, anche da fonte istituzionale, per Fabio Bongiovanni (consigliere comunale dell’UDC) si è assistito, «effettivamente ed oggettivamente ..grave e sgradevolissima nonché inutile manifestazione di auto celebrazione.. uno scivolone di scarso buon gusto!».

Don Salvatore Morghese, nelle sue repliche, non lascia adito a dubbi: «In altre culture religiose questo scempio antireligioso sarebbe costata la ‘testa’ a chi l’ha fatto! Meno male che siamo cristiani ed abituati al perdono!!! Tuttavia non sto zitto e continuo a ribadire che la blasfemia a cui sono stati sottoposti i bambini non è giustificabile… oltretutto nella replica che fa il Sindaco non vi è riferimento alcuno a questo grave errore commesso dai dirigenti scolastici e da ‘certi’ professori». Commento che fa coppia con quello di Francesco Giuseppe: «si può essere servi solo di Gesù Cristo non degli uomini».

Non poteva mancare, ovviamente, la replica seccata e piccante del sindaco Fazio, direttamente con alcuni commenti alle accuse del popolo di Facebook: «Non sono io a dover chiedere scusa non credo di aver fatto nulla di male anzi il contrario» (ma chi ha fornito alle Scuole le immagini del sindaco? non c’è una complicità “istituzionale”?). Il sindaco poi se la prende con l’emittente televisiva «hanno strumentalizzato il tutto», con un cittadino, Vincenzo Pantaleo, che nei commenti l’aveva criticato «guardi che indegno c’è solo lei».

Ma i commenti dei cittadini vanno ben oltre la debole linea difensiva dei sindaco, che non spende alcuna parola di critica nei confronti degli insegnanti evidentemente “colpevoli” di blasfemia, e sono molto precisi.

Per Katuscia Fici, s’è assistito ad uno spettacolo «deprimente… vedere sprecate così preziose ore didattiche dei nostri bambini al fine di imparare ridicoli testi in rima, solo per mitizzare un personaggio X, visto che si è fatto un calco dell’Antico Testamento. Grandissima mancanza pedagogica e didattica da parte delle scuole che hanno partecipato». «Spero che questo video non vada a finire sulle reti nazionali, sai che bella figura. Avrà fatto molto per Trapani ma con questa cosa in un sol colpo a cancellato tutto», aggiungono Giuseppe e Maria Grazia Schifano.

La chiosa finale di don Morghese però è secca: «come si suol dire: ”dunni c’è vista un ci voli prova!” Io mi sono semplicemente attenuto a commentare la blasfemia dell’accostamento della sua persona a Dio, Creatore, avendo ascoltato (e non credo che nel video ci fosse un audio-montaggio) quello che i bambini hanno recitato: un testo che riprendeva il capitolo primo del libro della Genesi: la Creazione di Dio».