Congresso PD 1: Daidone, noi non ci fermiamo

TRAPANI, 3 NOV Un Congresso dei cittadini, contro un Congresso delle tessere. Un Congresso non riconosciuto dai rappresentanti del Partito nelle Istituzioni, quello al “Baia dei Mulini”, quello organizzato dal presidente del Circolo PD Salvatore Daidone, ma pieno di gente, oltre 70 le persone presenti.

Un Congresso pieno di Cariche, di “senatori” del PD, quello del “Crystal” ma che, alle 13, ora dell’intervento del neo Segretario provinciale Marco Campagna contava su un uditorio di 12 persone.

Ecco la conta dei più noti fra i presenti.

Da una parte, al “Baia”, fra gli altri, c’erano Maria Pia Erice e Sabrina Rocca (Trapani Cambia), Saverio Piccione e Franco Colomba (CGIL), Danilo Orlando, Eugenio Gualano, Filippo Salerno, Rita Scaringi, l’ex-sen. repubblicano Vincenzo Garraffa.

Dall’altra, al “Crystal”, la sen. Orrù, i tre consiglieri comunali, il neo segretario provinciale Marco Campagna, il neo segretario comunale Francesco Brillante accompagnato da papà Nino, Pietro Vultaggio, Piero Savona e Giovanni Tranchida; Pietro Fazio, Giuseppe Pellegrino e Salvatore Orso (ex-PSI del Circolo Manzo); Valentina Villabuona e Valentina Colli; Giovanni Burgarella e Alberto Spada (CGIL); lo chef Francesco Pinello.

Il mancato segretario provinciale e sindaco di Valderice, Mino Spezia, per non fare disparità, s’è presentato ad entrambi i Congressi.

Il Sindaco di Erice, ex-movimentista, Giacomo Tranchida, a quello del “Baia”, ma solo per portare il saluto del sindaco all’assise politica che si svolgeva nel suo territorio comunale. Il neo-democratico ha, comunque, espresso parole contro quella che ha definito «la casta delle tessere» e sostenuto di non credere in «una forma partito stagnante sui suoi Organismi»!

«Nelle parole di noi tutti c’è un certo amaro, nel vivere questa situazione decisamente incresciosa», ammette Eugenio Gualano, nel suo intervento, proponendo, poi, «un secondo Circolo come soluzione che possa superare certe barriere».

Le «liturgie» e le «oligarchie» che sono dentro il PD e lo governano – ha sostenuto, invece, Vincenzo Garraffa – «hanno tradito il popolo delle Primarie». L’ex-senatore, comunque, ha cercato di aprire a Marco Campagna, definendo positivo il «richiamo alla discontinuità» intenso nella sua proposta politica. Garraffa, comunque, preso la tessera del PD ed assicurato la propria collaborazione.

Il discorso più interessante e politico, a parere nostro, è stato quello di Saverio Piccione. Il sindacalista, dopo aver ammesso «un momento di grande difficoltà che vive il nostro Partito in Sicilia» ha richiamato l’interesse dell’Assemblea alla «crisi sociale enorme che rischia di diventare ingovernabile».

Riferendosi al lavori in corso al “Baia dei Mulini”, Saverio Piccione lì definiti «irresponsabili», ma precisando che «essere responsabili a volte vuol dire essere irresponsabili» per non conformarsi ad «Organismi che si sono conformati al potente di turno».

«Non siamo credibili» – riferendosi al lavori dell’altro Congresso, quello del “Crystal” – «quando proponiamo la democrazia e la legalità quando non le rispettiamo».

Salvatore Daidone, concludendo la fase degli interventi, ha assicurato che «non ci fermeremo; le nostre ragioni non si fermeranno a Palermo, ma arriveranno sino al Nazionale».

Congresso PD Erice

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