Trapani: quanto costa ai contribuenti la Casta dei Consiglieri comunali?

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I tempi in cui si parlava dei “Costi della politica” sono finiti. I discepoli del comico Beppe Grillo, fautori dell’Anti-Politica, e contabili dei “Costi della politica”, una volta che hanno appoggiato le loro caste & pure terga sulle poltrone marchiate “CASTA”, hanno smesso di cercare il pelo nell’uovo.

I conti in tasca a chi lavora non mi è mai piaciuto farli, specialmente se chi lavora lo fa “per il bene della Comunità”. Diversamente sono stato sempre attento ai miei conti, al mio denaro ed ai miei risparmi, pertanto, essendo un contribuente del Comune di Trapani, coerentemente ai miei principi, ho necessità di rendermi conto, di tanto in tanto, di come vengono utilizzati i miei tributi.

Ritengo interessante farlo anche per far sapere ai miei “soci contribuenti” o concittadini, di quanto è sceso, a Trapani, il “Costo della Politica” dai “bei tempi” quando fare il consigliere era un modo di “sbarcare il lunario”, o per comprare una bella automobile … etc.

Per le enunciate iniziali finalità ho letto la Determinazione n. 2557 del 19/08/2019 – Determina gettoni Presenza Luglio Consiglieri, pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Trapani.

Con predetto atto si è provveduto al “pagamento dei gettoni di presenza per il mese di luglio 2019 ai consiglieri comunali”.

Considerato che quattro consiglieri comunali non hanno diritto al “gettone” per aver optato per lo stipendio da assessore ben più lauto (Abbruscato, La Porta, Safina) o perché percepiscono quello da Presidente del Consiglio (Guaiana), a prendere il “gettone” restano appena in 20.

Il consigliere prende 34,16 a seduta, che può durare pure 10 minuti !

tasseIl costo complessivo contabilizzato, per “gettoni”, per il mese di luglio è stato di 15.850,24 euro a cui si aggiungono ulteriori 1.347,26 di imposta IRAP a carico del Comune. Eccetto il consigliere Silvestro Mangano che da un po di tempo non segue più i lavori del Consiglio (una sola presenza in luglio, stranizza che non sia stata dichiarata la decadenza !), il costo medio lordo per ogni consigliere è quindi di poco più di 900 euro al mese.

Dai prospetti pubblicati all’Albo Pretorio comunale, si rileva che il “gettone” di presenza per ogni “seduta” del consigliere è pari a 34,16 euro. Nella consiliatura 2012-2017 il gettone era di 87 euro a seduta per 30 consiglieri. Il loro stipendio si è quindi notevolmente ridotto.

Ciò che rimane, rispetto al passato, però, è che il gettone sia indipendente dalla durata della “seduta”; vale a dire che se un consigliere sta in Aula o in Commissione pochi minuti (perché arriva in ritardo o va via prima) ha diritto alle stesse 34,16 euro che incassa chi sta l’intera “seduta”.
Chi “lavora” solo un quarto d’ora incassa sempre 34,16 euro come se il gettone fosse d’oro (140 euro l’ora). Onestamente, sembra “nu pocheriello scorretto”, direbbero i mariuoli partenopei.

Penso che andrebbe regolamentato diversamente, stabilendo un tempo minimo di almeno una ora intera.

In proposito, come non ricordare l’accusa del presidente di “Amo Trapani” Giuseppe Guaiana alla consigliera Anna Garuccio: «34 minuti è il tempo medio dei suoi ritardi ad ogni seduta».

Sarà vero? Curiosando tra i verbali delle sedute del mese di luglio 2019 della IV Commissione, cui partecipa Anna Garuccio, limitatamente a quelli ad oggi pubblicati sul Sito web del Comune, si rileva che in effetti:

Data

Ora

Inizio

Ora

Fine

Arrivo

Garuccio

Ritardo

Garuccio

Minuti

Lavoro

1 luglio

18:10

18:58

18:36

26′

22

4 luglio

12:05

13:10

Assente

Assente

0

5 luglio

9:35

11:10

9:35

0

35

8 luglio

12:00

13:15

12:02

2′

73

9 luglio

12:06

13:10

12:06

0

64

10 luglio

9:15

10:15

Assente

Assente

0

11 luglio

12:05

13:10

Via alle 12:40

Via 30’ prima

35

12 luglio

12:15

13:15

12:20

5′

55

15 luglio

12:08

13:20

12:15

7′

65

17 luglio

12:10

13:15

12:20

5′

65

19 luglio

12:25

13:25

12:25

0

70

22 luglio

12:10

13:25

12:20

10′

65

Dallo specchio si evincono due cose:

  • la prima: il ritardo medio della consigliera Anna Garuccio è di soli 11 minuti e non 34 come accusava il presidente Guaiana !
  • la seconda, ben più grave, a mio modo di vedere, che, mediamente, una riunione di Commissione dura 62 minuti ! In sostanza, ogni consigliere, pure quello più puntuale, costa per un’ora di lavoro 34,16 euro !

Sarebbe più efficiente, per la loro produttività, per il Comune ed i cittadini, che si riunissero, a questo punto, piuttosto che 62 minuti ogni giorno, una sola volta la settimana: considerati i tempi di percorrenza da casa o dal lavoro, toglierebbero meno tempo a famiglia e lavoro, e costerebbero solo 7 euro l’ora. Quanto il lavoratore trapanese medio !

Con 31 “sedute” in 31 giornate (!!!) – che stakanovisti – sono Anna Lisa Bianco e Domenico Ferrante i consiglieri sempre presenti e che incassano lo “stipendio” massimo: 1.058,96 euro.

Sempre presenti con 31 presenze nel mese in parola, pertanto sottraendo dal conto i sabati e le domeniche, non può che prendersi atto che gli stakanovisti si riuniscono anche due e tre volte in un giorno. Chi ha meno presente, tuttavia, non ne ha colpa. Il caso è dovuto all’essere stato inserito nella VII Commissione che quasi non si riunisce mai.

Poi ci sono i rimborsi ai Datori di Lavoro per le assenze per motivi politici

Per concludere, per conoscere il “Costo” dei nostri consiglieri, dobbiamo sapere che gli stessi, qualora lavorino in un’Azienda, hanno diritto ad un “permesso retribuito” dalla stessa. L’Azienda, tuttavia, ha diritto al rimborso dal Comune del costo sostenuto per salariare un dipendente che non ha prodotto alcunché per l’impresa.

Risultano sei, al momento, i consiglieri che “pesano” sul Comune per questi rimborsi:

  • Giuseppe Guaiana e Giuseppe La Porta (che risultano dipendenti entrambi del Patronato UNSIC),
  • Giuseppe Peralta (dipendente del patronato ACLI),
  • Domenico Ferrante (dipendente della CE.TI.MA, la cassa mutua degli edili),
  • Giuseppe Virzì (dipendente dell’Oratorio Salesiano),
  • Rocco Greco (dipendente della IAZ, un’azienda che produce uova).

Il costo di questi rimborsi varia da Azienda ad Azienda, naturalmente, ma lo possiamo calcolare, mediamente, in mille euro ciascuno mensile.
Saputo che l’importo dello stipendio del presidente del Consiglio Giuseppe Guaiana è pari a quello di un assessore, cioè 2.840,46 euro al mese [ma ne percepisce solo metà non essendosi posto in “aspettativa” al patronato], possiamo calcolare, con una buona approssimazione, che il “Costo del Consiglio Comunale” è pari a 310.000 euro l’anno.

Spiccioli, miserie, però mi inquieta lo stesso vedere i miei soldi nelle tasche di questi stakanovisti. Non me ne vogliate !

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