Il PD si copre di ridicolo: Oggi Congresso doppio
TRAPANI, 3 NOV – Il Partito Democratico, a Trapani, quest’oggi, toccherà il punto massimo del ridicolo. L’Azimut è previsto per le ore 10, quando si sarebbe dovuto svolgere il Congresso del Circolo dei “democratici” di Trapani e quello provinciale. In realtà, i Congressi saranno due.
Uno, quello dei “democratici” puristi, che giurano d’aver rispettato le regole per il tesseramento, è stato convocato dal Presidente del Circolo, l’ex-consigliere provinciale Salvatore Daidone (area ex-DS) e si svolgerà all’hotel “Baia dei Mulini”.
L’altro, quello accusato di veicolare truppe “cammellate” dalla vicina Xitta, per vincere – con le buone o con le “cattive” – il Congresso, è stato convocato dal salemitano Domenico Venuti, ed al quale ha aderito l’area ex-Margherita (il consigliere Nino Grignano, Pietro Vultaggio, la sen. Pamela Orrù ecc) e si svolgerà all’hotel “Crystal”.
Le due parti si lanciano, sul social network Facebook, pesanti e pubbliche accuse.
«La sindrome di Tafazzi è un qualcosa che colpisce molti pseudo dirigenti del mio partito», giura Nino Grignano, segretario dimissionario dopo che, nel 2012, alle elezioni comunali, dopo la sconfitta del candidato delle “sinistre”, aveva annunciato di appoggiare, al ballottaggio, Peppe Maurici, candidato di una parte delle Destre.
«È necessario ribadire che la Commissione Provinciale per il Congresso, come dichiarato, riconosce legittimo solo ed esclusivamente il Congresso di domani al Crystal», precisa ancora Grignano.
«L’altro pseudo Congresso, convocato da un gruppo di iscritti, mi dicono alla “Baia dei Mulini”, per quanto rispettabile e interessante, non ha alcuna legittimazione regolamentare e politica».
Al consigliere Grignano, replica, sempre su FB, Filippo Salerno: riferendosi al Congresso degli ex-Margherita, del “Crystal”, Salerno domanda «Li quale anagrafe verrà? quella fatta regolarmente o quella farlocca».
Ma Grignano risponde con un’altra accusa: «Parli dell’anagrafe inviata al CPC oltre i termini?», facendo intuire che anche dall’altra parte non stanno appieno le ragioni.
Filippo Salerno non ci sta, ed allora, sempre su Facebook, la dice chiara: «Ci sono stati a Trapani due tesseramenti, chi si è rifatto alla regola del tesseramento nazionale che prevede le tessere date al Presidente del circolo in assenza del Segretario dimissionario e che si facciano in sede, deciso anche tutto questo in coordinamento e chi invece andava in giro con pacchetti di centinaia di tessere a distribuirle». Salerno conclude: «Allora sembra tutto chiaro quello che si vuole fare o no? Farsi i “propri” interessi ed eliminare tutti quelli che non la pensano in questo modo. Questo modo di partecipare ai congressi non è per niente unitario, visto che in tanti sollevano la questione del tesseramento “farlocco”, per avere all’interno dei Congressi la maggioranza nella scelta dei segretari e delle assemblee. Maggioranza che è totalmente falsa».
L’Area ex-Margherita, insomma, anche grazie alle “truppe cammellate”, vorrebbe prendere il “potere” nel Partito di Trapani, e senza fare “prigionieri”.
Quale sia l’esito dei ricorsi che s’annunciano, la situazione all’interno del PD, è certamente caotica, ridicola, e non ha nulla a che vedere con la “politica”, che è l’arte della discussione e del compromesso, ma solo con la bramosia di “potere”.
Lo confermano i commenti dei simpatizzanti apparse, ancora su Facebook, sul Gruppo Ufficiale del PD: per Giuseppe La Francesca «quello che sta succedendo a Trapani è una cosa inverosimile ed allucinante, che danneggia il Partito Democratico nella nostra provincia, allontanando iscritti e simpatizzanti». Leonardo Giglio conferma: «La verità che la politica è morta! C’è soltanto una grande sete di potere, una classe dirigente inadeguata che non riesce a farsi una ragione ed una diffidenza diffusa verso i politici della base elettorale».
Le preoccupazioni Congresso “zoppo” e sui probabili successivi ricorsi non preoccupano il giovane segretario “in pectore” avv. Francesco Brillante che, piuttosto che cercare l’unità e la concertazione, la butta giù col sarcasmo, mostrando, forse, di non essere ancora pronto per il ruolo: «Ragazzi carichi che tra un po’ si va al voto!! E ricordate che l’importante non è vincere. Anche perché eventualmente se perdiamo facciamo un secondo circolo, ci vediamo noi 4/5 e mi eleggete lo stesso Segretario…ok?».