Bilancio 2018: Ecco la lista delle spese del Comune
Alleluia, il primo bilancio della gestione Tranchida è in sala travaglio di Palazzo Cavarretta. Finalmente, il 16 settembre scorso, seppur in notevole ritardo rispetto ai termini di legge, l’Amministrazione Municipale è riuscita a mettere i numeri in colonna e fare una sommata e quindi a rendere conto di come ha speso i nostri soldi lo scorso anno, nel 2018.
Quanto ci costa il Comune ?
I nostri soldi:
- cosa ha fatto il Comune di Trapani dei circa 14,1 milioni di IMU da noi versata?
- E cosa dei 4,6 milioni di addizionale IRPEF che ci hanno sottratto dalle buste paga?
- Oppure cosa hanno fatto dei 9,8 milioni che abbiamo pagato, bestemmiando, coi bollettini della TARI, o con i 5 milioni dei bollettini intestati al servizio idrico?
- Sappiamo cosa hanno fatto con il 1,1 milione di euro che la polizia municipale ci ha “appioppato” per multe (da quei vigili che poi ci lamentiamo di vedere raramente) o, ancora, col milione di euro che chi s’è fatto un pezzo di casa ha dovuto pagare per i “permessi di costruire”?
- E, ovviamente, cosa ha fatto delle decine di milioni di euro che Stato e Regione ancora versano al Comune?
Capisco che saperlo non ci restituisce quei denari che, sicuramente, avremmo meglio speso per i nostri interessi personali e familiari, però magari sospirando ed apprezzando se sono stati spesi bene, per il bene nostro, dei soggetti più deboli e, in generale, della Comunità, accetteremo un po’ meno a malincuore lo … “scippo”.
Il Bilancio è composto da tanti allegati e tante tabelline incomprensibili ad arte, ma spero non ai più. Fortunatamente, la Ragioneria Generale dello Stato, che non è affatto stupida, pretende pure due semplici fogliettini:
- il prospetto degli incassi 2018 [clicca e scarica] e
- il prospetto dei pagamenti 2018 [clicca e scarica]
Predetti “fogliettini” (non pizzini), somigliando alla classica “lista della spesa”, sono leggibili e facilmente comprensibili da tutti.
Una precisazione è d’obbligo, purtroppo : alcune spese sono gettate in un mega calderone (quararo, per gli accademici della “CRUSCA”) nella voce “Altre Spese non altrove classificabili” (leggerete n.a.c.), ma spesso non si tratta di somme di poco conto, ma a grandi linee un’idea di come sono stati spesi i nostri “rinari” possiamo farcela lo stesso.
Sappiamo, quindi, che il Comune di Trapani, nel 2018, ha speso 55.189.688 euro per “spesa corrente”, solo 3.257.533 euro in “spese in conto capitale” (investimenti di medio-lungo termine), 1.887.316 euro per rimborsare le rate dei mutui sui prestiti contratti negli scorsi anni, dai buoni amministratori, quelli dopo Nino Laudicina (Sindaco parsimonioso) e prima di Vito Damiano (altro parsimonioso) hanno amministrato il capoluogo. Rate che pagheremo per parecchi lustri ancora, e, dopo di noi, i nostri figli, ma solo quelli che non lasceranno la Sicilia per cercar lavoro al Nord.
Scendiamo un po’ più in dettaglio.
Solo poco più di 3 milioni di euro di investimenti
Sotto la voce “spese in conto capitale” (complessivamente 3.257.533 euro, ricordo), troviamo, tra quelle più comprensibili:
- 502.096 euro per la manutenzione dei fabbricati ad uso scolastico (le scuole materne, primarie e secondarie inferiori che sono di competenza quindi del Comune);
- 316.045 euro per acquisto di “Mezzi di trasporto stradali” (nuove autovetture/minibus di servizio per i vari uffici?);
- 133.376 euro per acquisto “Postazioni di lavoro” e 52.591 euro per “Server” (nuovi computer per gli uffici comunali immagino);
- 642.976 euro per realizzazione “Infrastrutture stradali” (ritengo per asfaltare le strade o creare nuove vie);
- 453.889 euro per realizzazione “Infrastrutture idrauliche” (ritengo lavori di manutenzione, di ampliamento ed ammodernamento tecnologico o migliorir all’acquedotto civico);
- 44.960 euro per la sistemazione degli “Impianti sportivi”.
Non mi sembra che ci sia molto da commentare, se non sottolineare gli scarsi investimenti per rendere fruibili e sicuri gli “Impianti sportivi” (dal Campo CONI al Campo AULA, dalla Palestra DE ROSA alla CAPPUCCINI) che sappiamo essere chiusi o comunque, in condizioni, inadeguate alle necessità della Collettività.
Preferibilmente, avrei evitato la spesa per “Mezzi di trasporto stradali”, atteso che da anni si dice e si legifera a livello centrale, sul taglio delle “auto blu”, delle “auto grigie”, insomma, dei veicoli comunali.
In proposito voglio riesumare una polemica con l’allora sindaco Vito Damiano. Nel 2013 scrissi “Trapani: Damiano non taglia le auto blu”, e nel 2014 “Quante Auto blu al Comune? Numeri ballerini”. Il sindaco promise di fornirmi una risposta coi dati reali delle auto “di servizio”, ma ancora aspetto di sapere.
Quasi un terzo del Bilancio solo per pagare stipendi al personale
Per quanto riguarda la “spesa corrente” (complessivamente 55.189.688 euro, ricordo), ecco, secondo me, le spese più significative:
- 17.366.122 euro per pagare stipendi e contributi agli impiegati comunali (nell’ambito del totale, si potrebbero sottolineare i 246.826 euro per pagamento di lavoro straordinario, i 200.189 euro per pagamento dei “buoni pasto”);
- 182.261 euro di “Carburanti, combustibili e lubrificanti”, 12.348 euro di “Tassa di circolazione dei veicoli” e 296.988 euro di “Assicurazione RC” che il Comune sostiene, non solo ma principalmente suppongo per le “auto blu” e le “auto grigie” di cui sopra; Ma siccome non ci bastano poi spendiamo pure 20.920 euro per i “Noleggi di mezzi di trasporto”;
- 20.014 euro per “Generi alimentari”. Non è dato sapere se la voce si riferisca al mangime per i cani randagi affidati ai cittadini o per sostenere le famiglie più bisognose;
- 17.403 euro per “Flora selvatica e non selvatica” (non saprei dire quali alberi o fiori abbia acquistato il Comune e dove li abbia allocati);
- 6.242 euro per acquisto di “Giornali e riviste”. Non si dica che al Comune non si informano su cosa succede a Trapani e nel Mondo!
- 4.671.728 euro di “Energia elettrica”. Bollette salatissime arrivano al Comune, nonostante la completa sostituzione delle lampade con quelle “ecologiche” a led. Tutti vogliamo le strade e le stradine illuminate altrimenti chiamiamo il consigliere comunale di riferimento per lamentarci della lampada fulminata, no? Questo è lo scotto! Chiaramente l’energia serve non solo per la pubblica illuminazione ma anche per i motori, le mega autoclavi, dei pozzi idrici di Bresciana ecc.
- 108.531 euro è la spesa per “Altri aggi di riscossione n.a.c.” ovvero per i soldi cui paghiamo società esterne private per incassare quelle tasse che i nostri impiegati non sono in grado di incassare (perché è difficile, perché il personale è scarso numericamente, non lo so);
- Solo 201.957 euro la spesa 2018 per “Organi istituzionali dell’amministrazione” (sindaco, assessori e consiglieri), a cui vanno aggiunti 14.610 euro per rimborsi e 5.575 euro per missioni e trasferta. La spesa è bassa perché, ricordiamo, per metà anno, abbiamo avuto un Commissario (che, probabilmente, oltre l’indennità ci è costato 14.873 euro per “Rimborso per viaggio e trasloco”);
- 147.996 euro è, quindi, la spesa per “Telefonia fissa” a cui si aggiungono 4.729 euro per “Telefonia mobile”;
- 116.924 euro spendiamo per i “Servizi di sorveglianza, custodia e accoglienza”, immagino ci si riferisca ai soldi devoluti ai volontari che volontariamente vigilano davanti scuole, musei, ville, ecc.
- I “Contratti di servizio per la raccolta rifiuti” ci costano 5.326.340 euro a cui dobbiamo, però, aggiungere 3.216.801 euro per “Contratti di servizio per il conferimento in discarica”;
- I “Contratti di servizio per la lotta al randagismo” (leggi canili privati) ci costano 640.128 euro, a cui, si può credere, vanno aggiunti gli “Acquisti di servizi sanitari per assistenza specialistica” (226.603 euro) per curare presso ambulatori privati gli stessi randagi;
- Per i “Contratti di servizio per le mense scolastiche” spendiamo appena 93.570 euro. Qui è curioso scoprire che il Comune ci guadagna dal “servizio”. La voce del bilancio denominata “Proventi da mense”, infatti, riporta entrate per 110.427 euro;
- 4.184.407 euro è stata la spesa per i “Contratti di servizio di trasporto pubblico” (vedi ATM Spa) a cui si dovrebbe aggiungere la spesa per “Contratti di servizio di trasporto scolastico” (411.729 euro) e detrarre l’entrata per del relativo contributo regionale (dal bilancio SIOPE non evinco la cifra);
- Nonostante il buon numero di impiegati, inclusi avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti, periti (viventi) e geometri presenti nell’organico del personale comunale, paghiamo 52.077 euro per “Incarichi libero professionali di studi, ricerca e consulenza”, 153.709 euro per “Altre prestazioni professionali e specialistiche n.a.c.”, 83.705 euro per “Incarichi professionali per la realizzazione di investimenti”, 24.239 euro di “Patrocinio legale” e 40.573 euro per “Altre spese legali”. In sintesi, gli uffici tecnici somigliano a Centri per affidamento di incarichi a colleghi liberi professionisti;
- “Dulcis in fundo” ampia e variegata è la spesa per il settore assistenziale: per i “Contratti di servizio di assistenza sociale residenziale” (ricoveri di minori, ragazze madri, anziani, disabili, ecc) paghiamo 1.555.704 euro, per quelli di “assistenza sociale domiciliare” 1.346.625 euro, per il “trasporto di disabili e anziani” 169.795 euro.
Sulla predetta sfilza dei numeri, anche per la “spesa corrente”, c’è poco da commentare. I numeri già da soli parlano e raccontano. Potrebbe solo sottolinearsi “il business dell’amico randagio”, su cui scrivo da tempo, o lo spreco della spesa per telefonia mobile nel mondo moderno del WI-FI e del VOIP.
Delle Società Partecipate, nel dettaglio, invece, ci si riserva ogni valutazione quando queste presenteranno i propri bilanci 2018. U tempo c’è, che prescia c’è ? Piano-piano senza ammuttare ! Oggi i loro siti web non offrono molto, neppure le richieste di maggiori informazioni fatte per le “vie brevi” producono effetti concreti. Troppa carne al fuoco con pochi lavoratori addetti, impedisce di produrre al cittadino-richiedente che vuol capire, anche la fotocopia di un contratto di locazione. Pazienza, verranno tempi migliori. Forse !