Trapani: Damiano non taglia le auto blu
TRAPANI, 26 OTT – Sono 42 le auto blu a disposizione del Comune di Trapani. Il dato emerge dall’annuale censimento, previsto dalla Legge, pubblicato sul sito del Governo [QUI LA TABELLA 2012].
Il numero è pari a quello del 2011 e sarà pari a quello del 2013, dato che, neanche quest’anno, non sono state programmate dismissioni.
Le spese di gestione di tali mezzi (assicurazioni e bolli, revisioni, consumi carburante, manutenzione) sono, invece, aumentate quasi del 5%, ovvero da 83mila a 87mila euro.
A breve avremo i consuntivi 2013, ma, in queste condizioni, non sarà possibile mantenere la riduzione dei costi del 50% per come previsto dalle direttive governative.
Eppure appare evidente che tali mezzi risultino sottoutilizzati: la “percorrenza media in Km per auto/anno” è stata di appena 8.749 chilometri (2012), ancor meno che nel 2011 (dove i dati indicano una media di 10.852 chilometri per autovettura).
In queste condizioni non si comprende il perché il Comune non provveda ad un ridimensionamento, ad un “coraggioso” netto programma di alienazione del parco vetture così che da raddoppiare il chilometraggio medio per mezzo e, contemporaneamente ottenere un risparmio in termini di costi per assicurazioni, tassa di proprietà, revisioni, “tagliandi”.
Un taglio per i mezzi più vecchia immatricolazione consentirebbe, certamente, anche un risparmio sui costi di manutenzione straordinaria dei veicoli.
Non bisogna dimenticare, in proposito, infatti, che il Comune, nel 2012 ha riconosciuto, all’ATM [vedi BILANCIO ATM 2012, pag. 46], per “manutenzione mezzi comunali”, oltre 115mila euro.
Un recupero di efficienza dovrebbe essere all’ordine del giorno di ogni sana Amministrazione.
Non va trascurato, in proposito, il tema del personale che il Comune di Trapani destina a far da autista di tali mezzi: sono 44 dipendenti, sempre secondo i dati forniti dalla stessa Amministrazione, ovvero oltre l’8% dell’intero personale del Comune (537).
Non sarebbe certamente sconveniente, ma anzi proficuo, una riduzione del personale adibito alla guida o alla gestione del parco auto e l’assegnazione a nuove mansioni più vicine alle esigenze dei cittadini amministrati.
Di fronte alle difficoltà dei cittadini non è più tempo di sprechi e incomprensibili privilegi.