Trapani Calcio da Serie B. Ma certi tifosi?
TRAPANI, 22 OTT – Una grande occasione per lo sviluppo economico della Città. Un’opportunità di lancio dell’immagine della Città tramite il veicolo dell’immagine della “propria” squadra di calcio. Così i politici con la p minuscola avevano battezzato la promozione in serie B della squadra di pallone denominata “Trapani”.
A giudicare dai risultati delle prime giornate, sono diversi gli episodi che non fanno altro che danneggiare l’immagine di Trapani e dei suoi cittadini onesti.
Ad oggi, la Città di Trapani, grazie ai suoi “tifosi”, è possibile identificarla anche come Città di razzisti e facinorosi, quando non delinquenti.
Episodi come quelli di sabato (agguanto, a fine gara, all’autobus dei tifosi ospiti dello Spezia, con pesante lancio di pietre con diversi vetri mandati in frantumi), non possono trovare giustificazione alcuna, neanche nelle provocazioni dei tifosi (termine eufemistico) ospiti. Sono episodi di pura violenza!
Episodi che fanno il paio con quelli di Modena, alla quinta giornata, quando i “tifosi” trapanesi sono stati colti a profferire urla nei confronti di un giocatore di colore locale, causando, fra l’altro, una multa da 1.500 euro – comminata dal Giudice Sportivo – alla Società di Morace per aver «rivolto un coro di disapprovazione all’indirizzo di un calciatore avversario» [QUI IL COMUNICATO DE GIUDICE SPORTIVO].
Il calcio maggiore, a Trapani,non lo dimentichiamo, è anche quello che provò, anni addietro, con un altra Società, ad acquistare le “prestazioni” del portiere della squadra avversaria, per garantirsi – poco sportivamente – un importante risultato positivo. Operazione, fatta “per amore” della Società e della Città, ne siamo certi, ma che costò, una volta denunciata e scoperta, retrocessione a tavolino e pesante penalizzazione nel campionato successivo.
All’epoca si preferì fare le “vittime” e contestare la Lega Calcio, piuttosto che prendere le distanze dal dirigente colpevole, peraltro poi pure coinvolto in un caso di corruzione presso l’Ente Pubblico dove lavorava.
Anche oggi, anche sul GdS, leggiamo e sentiamo di “rigori” dati e non dati, di “torti” subiti, di “pantaloncini” dati ai tifosi “sbagliati”, ma non leggiamo ferme condanne di violenze e razzismi da parte di giornalisti “embedded”, allenatore, Società, politici con la p minuscola.
L’unico onesto accenno sul periodico “Extra”, n. 89, con un Beppino Tartaro che scrive come «la tifoseria granata si è resa protagonista, seppur per demerito un pugno di pseudo tifosi, di vergognosi e idioti “buu” razzisti rivolti, a Modena, a un giocatore di colore della squadra emiliana».
Oggi, per amore della Città, crediamo, sia meglio evitare di proseguire questo stillicidio di bagni di “malafiura” nazionale.
Ecco, qui sotto, l’articolo del GdS di stamani, sull’episodio contro lo Spezia. Nell’articolo alcun commento da parte della società [NOTA: ‘immagine dei tifosi SOPRA è di repertorio, preso dalla Rete, non ritrae tifosi del Trapani calcio, serve solo a dare un’idea, vaga, dell’episodio post Spezia].