Il Villino Nasi resta chiuso: La Provincia boccia il progetto “in bianco” del Comune di Trapani
Nessuna delle quattro istanze pervenute alla Provincia per la gestione del “Villino Nasi”, inclusa quella prodotta dal Comune di Trapani, è stata ritenuta idonea dall’apposita Commissione di Valutazione composta dallo stesso Commissario della Provincia Rosario Cerami e dai funzionari Giuseppe Scalisi (già Segretario Generale di Trapani e di Erice) e Vito Oreste Di Bernardo.
Tutte bocciate perché non « perfettamente coerenti con il vincolo esistente sull’immobile », vale a dire che le proposte « non risultano corredate da sufficienti elementi volte a descrivere la fruizione pubblica del bene e la sostenibilità della gestione ».
Le istanze erano pervenute all’Ente Proprietario dell’immobile storico, l’ex Provincia Regionale di Trapani, oggi L.C.C., a seguito di apposito bando pubblico del 7 ottobre scaduto lo scorso 22 ottobre.
Le proposte private sono:
- degli alcamesi di S.E.I. – Servizi Espansione Impresa s.a.s di un certo Lipari Salvatore (io credo);
- della azienda trapanese BBQ di Campagna Leonardo e C. s.n.c. che si occupa di ristorazione;
- di Wineat di Daniele Renda, un wine bar di via Torrearsa a Trapani.
Ciò come si evince dal Verbale della Commissione di Valutazione [scaricabile PDF qui].
Non sorprende la precisazione, contenuta nel comunicato del Commissario Cerami, secondo la quale la “manifestazione di interesse” prodotta dal Comune di Trapani fosse « priva di una concreta progettualità », tanti che lo scrissi già lo scorso 28 ottobre: « il verbo sarà progetto ».
Solo chiacchiere dell’Amministrazione Comunale … il verbo non si trasformato in progetto.
Aborto ?
D’altro canto, il 25 ottobre, con la precedente comunicazione che volle rendere conto alla cittadinanza del perché dell’abbandono del “Villino Nasi”, il Commissario Cerami già scriveva: « le iniziative di valorizzazione non possono essere affidate sotto l’egida di slogan o di affermazioni prive di fondamento, ma devono essere saldamente ancorate ad analisi di contesto e programmi ».
Si riferiva, con estrema probabilità, agli slogan si quali ci siamo assuefatti, ad opera dell’attuale sindaco di Trapani. Ormai tutti o quasi sappiamo che gli slogan sono buoni solo per chi fa opposizione (vedi Matteo Salvini, tanto per indicare un altro specialista dello slogan ad effetto).
Chi amministra deve saper produrre progetti ed individuare le relative fonti di finanziamento.
Nell’articolo del “Villino Nasi: Quel che il sindaco di Trapani non ci ha detto” ho riportato ampi stralci del comunicato del Commissario della Provincia – Raimondo Cerami – (e il PDF integrale scaricabile), comunicato tenuto nascosto da quella parte di stampa allineata dietro chi sta, di volta in volta, al governo.
Chissà perché sta allineata dietro il potere, mi domando a volte.
Paura, deferenza o convenienza ?
Rimando all’articolo per i dettagli sul come e perché si era rotta la trattativa che doveva consentire alla Provincia di assegnare al Comune di Trapani l’immobile storico del Villino Nasi.
Villino Nasi: Cosa succede ora ? Riaprirà mai più ?
Il lettore vorrà sapere, però, che fine farà ora il “Villino Nasi”.
Vista l’incapacità del Comune di Trapani di presentare un progetto idoneo, purtroppo, resterà ancora chiuso.
Il Commissario Cerami, tuttavia non resterà immobile aspettando che la fico si maturi. Infatti, ha annunciato, oggi pomeriggio, che incaricherà gli uffici competenti affinché predispongano, nel più breve tempo possibile, un nuovo bando, di “affidamento indiretto”.
Questa prossima tornata, « che tenga conto anche degli utili spunti forniti dai partecipanti [dai privati, non la mano pubblica, NdR] alla manifestazione di interesse, con l’onere, però, di sottoporre gli atti alla verifica preventiva della Soprintendenza ai Beni Culturali per la relativa condivisione ».
Insomma, il “Villino Nasi” passerà l’inverno in solitudine, al freddo ed al gelo. Speriamo di sentirne parlare e di poterlo visitare la prossima estate.