Strada Provinciale 21: L’ex Provincia rispedisce la patata bollente al Comune
Occupati di tutelare il tuo patrimonio viario, impegnando le tue energie a rendere più sicuri i cittadini della Città amministrata, piuttosto che occuparti della gestione del patrimonio altrui.
Così, detto in italiano, il messaggio di Raimondo Cerami indirizzato ieri pomeriggio al sindaco di Trapani Giacomino Tranchida. In lingua siciliana, Cerami, per dire lo stesso concetto, avrebbe impiegato meno parole …
Il Commissario straordinario della ex Provincia Regionale ha replicato immediatamente alla lettera-diffida a firma del sindaco del capoluogo. Il tema di cui sto parlando credo sia risaputo: Tranchida « ha diffidato il LCC [l’ex Provincia, NdR] affinché provveda all’illuminazione [della Strada Provinciale 21, NdR] eliminando la situazione, a suo dire, di pericolo ».
Attenzione alle date: la lettera-diffida del sindaco di Trapani [clicca per scaricarla] porta la data del 6 novembre, stesso giorno nel quale sul sito web dell’ex Provincia è stata pubblicata la bocciatura della richiesta di gestione di “Villino Nasi” proposta dal Comune.
Ma questa coincidenza, ovviamente, non è voluta dal sindaco tale da apparire una semplice ripicca, ma è solo una singolare casualità.
Una casualità alla quale, però, si riallaccia la replica dello stesso Commissario Cerami, che così scrive : « Dopo le polemiche accese sulla struttura provinciale del “Villino Nasi”, adesso è la volta della strada provinciale S.P. 21 che collega Trapani con Marsala, meglio conosciuta come la “strada delle saline” » [Qui il “Comunicato Stampa” integrale].
Il dottor Cerami, poi, nella sua risposta, dichiara che « nel tratto di strada, compreso tra il mulino Maria Stella e il Ponte Verderame di competenza provinciale, già dal 2008 » era stata disposta « la limitazione della velocità a 50Km/orari ». Tale provvedimento « ha garantito la sicurezza e la incolumità degli utenti ». Infatti, « essendo una strada extra-urbana, non vi è l’obbligo dell’illuminazione », precisa il Commissario.
Al contrario, Cerami accusa il Comune di Trapani, proprietario del primo tratto della strada fino al mulino Maria Stella, di non aver provveduto all’illuminazione pubblica obbligatoria, oltre a « non risultare dotato della corretta segnaletica di indicazione del centro abitato e conseguentemente del relativo limite di velocità insito nel segnale ».
In conclusione, al di la delle polemiche e dei “mascariamenti” reciproci, al momento, l’unico modo di assicurare la sicurezza nel tratto in discussione sono gli stringenti limiti di velocità e gli auspicabili controlli della Polizia Stradale, anche con l’ausilio degli Autovelox, Scout Speed ed altre sofisticate tecnologie.
Sul medio termine, intervistato da una radio locale, il Commissario Cerami ha aggiunto che la soluzione netta al problema potrebbe individuarsi nella cessione della Strada Provinciale 21 ai Comuni competenti per territorio (Trapani e Paceco), in modo che gli stessi possano provvedere all’illuminazione, ove voluta e/o dovuta, sia pure in maniera « compatibile con il sistema della Riserva Naturale delle Saline » confinante con la strada.
Quella del Commissario sembra essere, in atto, l’unica strada seria percorribile. D’altro canto, con le polemiche e le diffide non si stampano i soldi necessari per le opere pubbliche, anzi si corre il concreto rischio di spenderli in carte bollate.
La litigiosità verbale e per via giudiziaria è sempre la via preferenziale di fuga ogni qualvolta il sindaco è stato in difficoltà [1] [2] [3] [4], come pure far accendere i riflettori sulla sua figura di uomo politico, allo scopo di polarizzare l’attenzione delle masse, distraendole.
Però, continuando ad alzare muri e barricate questa Città finirà con l’isolarsi dalla resto della Sicilia e d’Italia intera.
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Note:
[1] SocialTP, del 16 maggio 2018: “Tranchida diffida il Commissario Messineo“;
[2] TP24, del 9 novembe 2018: “Tranchida si dimette dalla SSR perchè non accetta l’opinione della maggioranza“.
[3] SiciliaOggiNotizie, del 14 maggio 2019: “Tranchida litiga con Musumeci che gli replica“;
[4] LiveSicilia, del 16 maggio 2019: “Tranchida querela Musumeci“.