Nuova fase in ATM: Via il presidente Massimo La Rocca (è un vero addio o solo un arrivederci ?)
Come al solito sono stati alcuni singoli cittadini ad anticipare, su Facebook, la notizia. Dopo il “tam tam” sui social, i “si dice che”, i commenti, le accuse, alla fine l’Amministrazione comunale ha ritenuto domenica 17, seppur con colpevole ritardo, di pubblicare un annuncio ufficiale sul proprio sito web.
Massimo La Rocca, dopo tre anni, non è più l’amministratore unico di ATM, la società di proprietà del Comune di Trapani che gestisce i parcheggi a pagamento ed altri servizi di pubblica utilità.
Era stato scelto e nominato Amministratore, dall’allora sindaco Vito Damiano, il 28 luglio 2016. L’ incarico aveva la durata prestabilita in tre esercizi (2016-2017-2018) e, comunque, « con scadenza alla data d’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio d’esercizio relativo all’ultimo esercizio della carica stessa ».
Quindi, niente “dietrologia”, si è trattato di scadenza “naturale”. La Rocca si trovava all’interno del termine massimo di 45 giorni di “proroga” ammesso dalle norme vigenti (considerando che il bilancio – si dice – sia stato approvato in data 15 ottobre). Non poteva, pertanto, andare oltre il 30 novembre e dunque a fine mese lascerà la poltrona.
La legge [1], in proposito, è chiara: « gli organi amministrativi svolgono le funzioni loro attribuite sino alla scadenza del termine di durata per ciascuno di essi previsto ed entro tale termine debbono essere ricostituiti ».
Niente nuovo CdA, mancano gli accordi
Resta in ogni caso incomprensibile il motivo per cui il Socio Unico dell’ATM, ossia il Comune di Trapani, cioè il sindaco pro tempore Giacomo Tranchida, non abbia « entro tale termine » (approvazione bilancio), nominato l’Amministratore subentrante.
Beghe interne alla maggioranza che sostiene il sindaco ?
Nessun “leader” di corrente che voglia sentire parlare di “sorteggi” tra le varie valide candidature?
Tutti che bramano per nominare un proprio “amico” o “parente” o “elettore importante” per dargli visibilità, potere e un piccolo “riconoscimento” economico?
In attesa che si rosichi l’osso (ci si accordi), il sindaco – Socio Unico di ATM Spa – ha nominato un “nuovo” Amministratore “traghettatore”, una sorta di Caronte insomma. Come avviene per le squadre di calcio, ha assegnato temporaneamente l’incarico all’allenatore in seconda in attesa di individuare l’allenatore “giusto”.
Il “traghettatore” è Salvatore Barone, attuale direttore di ATM, conoscitore dell’Azienda. Nell’atto di nomina, Tranchida lo ha voluto sottolineare nel comunicato stampa, è precisato che l’incarico è « fino al 31 marzo o comunque fino all’insediamento del nuovo CdA ».
Riuscirà il traghettatore, entro il prossimo 2 dicembre, data di scadenza del “Contratto di Servizio“, a determinare i costi da addebitare al Comune di Trapani ? A individuare, in accordo con Consiglio Comunale (Organo Sovrano) e Giunta, gli idonei aggiornamenti delle linee, dei percorsi, delle frequenze di passaggio?
Da uno a cinque amministratori
Il nuovo Consiglio di Amministrazione di ATM porterà diverse novità; tutte anticipate dal nuovo Statuto aziendale approvato lo scorso giugno.
In particolare, sparirà la figura dell’Amministratore Unico e diventeranno cinque gli amministratori di ATM. Cinque soggetti da nominare, per 3/5 a cura del sindaco di Trapani, e 2/5, probabilmente, dai sindaci di Erice e Paceco, qualora questi due comuni decidessero di acquistare azioni della società. Quanto vale in soldoni una azione della SpA ?
A parere di chi scrive, non è escluso che quello di Massimo La Rocca non sia un addio, anzi è estremamente probabile che il sindaco, avendo riconosciuto l’impegno aziendalista dello stesso, specie nell’ultimo anno, lo premierà proponendogli una delle tre sedie a propria disposizione.
Tre anni di La Rocca: Pro e Contro
Il bilancio dei suoi tre anni d’attività in ATM, in effetti, non è negativo, semmai si potrebbe definire in “chiaroscuro”.
E’ vero che l’attuale Amministratore Unico lascia l’Azienda:
- senza essersi curato d’aggiornare, nel rispetto della Legge, la “Carta dei Servizi” (che risale al predecessore Giuseppe Randazzo),
- senza essere riuscito a far rivalutare il contributo del Comune di Erice (fermo ad appena 206.583 euro; ricordiamo che il presidente Vito Dolce fu “licenziato” dall’allora sindaco Girolamo Fazio anche per questo !),
- con un bando di assunzione di autisti annullato dall’Ufficio di Collocamento regionale,
- con una poco condivisibile decisione di addebitare agli automobilisti i costi delle commissioni per il pagamento della sosta con la “carta di credito”,
- con la nomina poco chiara di una consulente (l’avvocato Maria Adamo; incarico annuo da 8.400 euro),
- avendo approvato, con un “leggero ritardo“, il bilancio consuntivo 2018: il 15 ottobre – si dice – piuttosto che entro il tetmine statutario del 30 giugno,
- con la gestione (che appare) poco trasparente degli affitti attivi dei locali gestiti dall’Azienda nel City Terminal [vedi immagine sotto che non indica alcun canone incassato, difformemente dalle prescrizioni dell’art. 30 del D.Lgs. 33/2013],
- con incrementi modesti della quota di “abbonati traffico urbano” (da 70.460 euro d’incasso del 2016 agli 86.808 del 2018),
- con l’impiego sui bus di personale non dipendente (“volontario”, ergo non pagato o sottopagato) in compiti non ben classificabili (controllori? security? o altro),
- con dei per nulla condivisibili sostanziosi contributi erogati al “Luglio Musicale Trapanese” (24.000 euro nel 2018 non è chiaro con quale ritorno concreto per l’ATM).
E’ vero, altrettanto, però, che l’Amministratore Unico uscente ha:
- recentemente dotato l’ATM di nuovi bus;
- ha contributo, assieme al sindaco Vito Damiano, a dare un posto di lavoro fisso ai 35 ausiliari del traffico.
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Note:
[1] D.L. 16 maggio 1994, n. 293 conv. con L. 15 luglio 1994, n. 444, articoli 2 e 3.