Raccolta differenziata : Trapani al 51,7%, è 245° in Sicilia
Il Comune di Trapani è al 245° posto in Sicilia per raccolta differenziata. In particolare, il Comune capoluogo ha raggiunto la percentuale del 51,7% di differenziata rispetto alla quantità dei rifiuti prodotti. Il dato è stato pubblicato lo scorso 19 dicembre dall’Assessorato Regionale dell’Energia, Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti.
I dati, per precisione e verità, si riferiscono soltanto al periodo gennaio – luglio 2019, pertanto attendiamo con “ansia” di leggere i dati dell’intero anno solare appena conclusosi.
Ricordo, anzitutto a me stesso e poi a chi vorrà, che il Commissario Straordinario del Comune di Trapani – Francesco Messineo – aveva concluso il suo mandato a Trapani con la raccolta differenziata al 24,2% (maggio 2018). Il successore, neo sindaco Tranchida, inizialmente in tante altre faccende affaccendato, aveva trascurato questa attività facendola crollare fino al 12,6 % (agosto), poi migliorandola un pochino a fine anno 2018, registrando un modesto 15,9 %.
Nel 2019, è stata avviata la raccolta differenziata “porta a porta” su larga scala. I dati nei primi tre mesi erano stati deludenti :
- 21% a gennaio;
- 32,1% a febbraio;
- 47,7% a marzo (a marzo si era dato inizio alla materiale eliminazione dei cassonetti stradali).
- Successivamente, da aprile a luglio, la percentuale di differenziata oscillava tra il 64 e il 68%, sicché la media finale risultante è quella scritta all’inizio di questo post, cioè il 51,7%.
I rifiuti si sono messi a dieta? In sette mesi, calano di 3 milioni di tonnellate
Chi mastica un po’ di matematica ama confrontarsi sui numeri assoluti. Ho provato a fare, quindi, un confronto omogeneo tra i quantitativi rifiuti raccolti a Trapani nei primi sette mesi del 2018 e lo stesso periodo dell’anno appena trascorso.
I dati sono tanto eclatanti, anche per chi fingeva di non capire o glissava !
Le tonnellate di rifiuti si sono messe a dieta, scendendo da circa 20,8 a poco più di 17,6 milioni di tonnellate.
| 2018 | 2019 | differenza |
Gennaio | 3.108.465 | 2.753.513 | – 354.952 |
febbraio | 2.747.081 | 2.491.063 | – 256.018 |
marzo | 3.175.979 | 2.612.871 | – 563.108 |
aprile | 2.998.783 | 2.314.236 | – 684.547 |
maggio | 2.902.507 | 2.478.530 | – 423.977 |
giugno | 2.733.353 | 2.360.547 | – 372.806 |
luglio | 3.182.455 | 2.660.347 | – 522.108 |
TOTALE | 20.848.623 ton. | 17.671.107 ton. | – 3.177.516 ton. |
E’ impossibile che i trapanesi abbiano modificato drasticamente le loro abitudini, producendo oltre 3 milioni di tonnellate in meno di rifiuti (-15,24%), e udite udite, tutto ciò in soli sette (7) mesi.
Eppure la gente nel 2019 come nel 2018, ha continuato a frequentare i supermercati ed i negozi, ha comprato merce confezionata, imballata, inscatolata … che é divenuta pure rifiuto, esattamente come prima.
Tutti gli investigatori si dovrebbero porre, quantomeno, più di qualche domanda.
Io, che non sono né un magistrato inquirente né un ufficiale della Guardia di Finanza, ho solo da rilevare che ad Erice, nello stesso periodo, i rifiuti sono aumentati di circa 290.000 tonnellate, lievitando da 6,2 a 6,49 milioni di tonnellate. Insomma, tolti i cassonetti “pigliatutto da tutti” dalle vie trapanesi, è finita la “emigrazione” dei rifiuti ericini verso il capoluogo.
Ebbene sì, ma dal conto mancano ancora quasi 2,9 milioni di tonnellate.
Deve esserci stato, o meglio sussiste ancora qualche svista, dunque il dilemma shakespeariano è :
- Si sbagliava ieri o si sbaglia oggi nella pesa dei rifiuti ?
- Oppure, incredibilmente i trapanesi producono meno rifiuti ?
Io propendo per la prima ipotesi, non foss’altro che la percentuale media pro-capite di produzione dei rifiuti a Trapani era, in passato, troppo oltre la media europea, nazionale, regionale e provinciale.
Ribadisco, son solo ipotesi. Ma, se le pesate fossero state realmente sbagliate, noi contribuenti pagavamo di più?
La statistica diventa relativa quando il dato dei rifiuti totali è ballerino
Il dato in calo dei rifiuti a Trapani spiega, in parte, (10 punti percentuali) il balzo in avanti della percentuale di differenziata.
Il masticatore di matematica sa bene che una stessa quantità di rifiuti differenziati calcolata su una base di 20 milioni di tonnellate da risultati percentuali assai differenti se applicati su 17 milioni di tonnellate.
Per essere più chiaro: il 68% di differenziata di maggio 2019 varrebbe solo il 58% se i rifiuti totali fossero rimasti quelli di maggio 2018.
Come fare per raggiungere la virtuosità di Contessa Entellina o, almeno, di Salemi ?
In ogni caso, Trapani, col suo 51,7% è lontanissima da Contessa Entellina (Palermo) la città siciliana record per raccolta differenziata col suo 91,7%, pure lontana anche da Salemi, risultata miglior città della nostra provincia, ovviamente sotto questo aspetto; ad ora segna una percentuale del 73,7%.
Con un po’ più di coraggio il Comune di Trapani avrebbe potuto chiedere alla società che gestisce la raccolta privata sul proprio territorio, l’Energetika Ambiente, di raccogliere, a fare data dal primo gennaio, l’indifferenziato (il mastello grigio) solo una volta per settimana, piuttosto che due. Questo avrebbe sicuramente costretto gli utenti del servizio ad una maggiore attenzione nel riciclo dei rifiuti.
Sono mancati il coraggio e la fiducia nei cittadini.
In conclusione, se 2 + 2 da ancora 4, anche i non masticatori capiscono bene che se i quantitativi di rifiuti diminuiscono, parallelamente diminiuscono i costi dello smaltimento, quindi dovrebbe proporzionalmente diminuire la bolletta della TaRi. O no ?
Aspettiamo fiduciosi il mese di marzo 2020 per vedere cosa delibererà al riguardo il Consiglio comunale. La speranza resta viva, anzi è l’ultima a morire.
Sono contento della tua analisi e concordo.