IL LAGER DEI PENNUTI
Come si può non restare affascinati davanti al bel lavoro che hanno fatto alla villa Margherita?
E' impossibile: giochi d'acqua, palizzate e pulizia hanno dato un volto nuovo alla fontana delle papere. Chi di noi, tornando in questo luogo ormai adulto, non è tornato indietro con la memoria ripensando a quando bambino ed in compagnia dei genitori, non andava a dar da mangiare alle papere dando loro della scorza di pane secco o della mollica?
Penso che ognuno di noi ha fatto almeno una volta questo pensiero.
Da qualche tempo, tornandoci, anche ai meno acuti osservatori, non può essere sfuggito come quel quadro idilliaco della memoria non sia sovrapponibile alla realtà che ci si trova davanti gli occhi e non certo per gli anni che sono trascorsi, ma piuttosto perchè mancano alcuni soggetti chiave di quel ricordo e di quella composizione: le papere appunto!
Ma dove sono andate a finire le 30 papere che, in maniera anche chiassosa, animavano quella vasca o che, in maniera un po goffa se ne andavano in giro per la villa in cerca di chissà che cosa? Certo, ci viene da pensare, così la fontana è bella, anzi bellissima, ma perde un pochino di poesia,
Forse sono state temporaneamente spostate in altro luogo in attesa che finiscano definitivamente i lavori alla vasca.
Un proverbio recita “chi cerca trova”, ma anche chi annusa a volte individua alcune curiosità. Basta infatti seguire l'olezzo che da un angolino vicino i bagni pubblici (anche loro non sono certo un esempio di igienicità) che chi ti trovi davanti? Le 30 papere rinchiuse in un recinto di 2 metri per 5, con qualche uovo per terra qua e la, da cui dovrebbe nascere qualche pulcino (se non viene pestato prima nella confusione generale). Rumore quasi niente, appena qualche timido tentativo di svolazzare via, subito stroncato dalla recinzione, ma puzza tanta, tanta da far venire il mal di testa a chiunque abbia la felice idee di fermarsi li anche per pochi secondi.
Chiacchierando si viene sa sapere che ormai sono rinchiuse da circa tre mesi e che, ad oggi, non si hanno notizie circa la possibilità di rimetterle al loro posto.
Intanto sta per arrivare la stagione calda che non farà altro che aumentare lo stato di disagio di questi animali senza contare che il caldo evidenzierà, se così possiamo dire, ancora di più l'odore che, da questo recinto, già si diffonde forte e penetrante.