Disinfettare strade e Coronavirus : è come lavarsi le mani ogni mese !
Da diversi giorni, anche rispondendo agli appelli lanciati da diversi utenti di Facebook, il sindaco di Trapani ha lanciato una campagna di “sanificazione” delle strade e dei marciapiedi.
Le pagine Facebook sono inondate di immagini e di video di operai, bardati come astronauti, che durante le ore notturne spruzzano liquidi additivati con prodotti di sconosciuta natura.
Una voce, come tante che girano su Facebook, sostiene che si tratterebbe di ipoclorito di sodio, ovvero di quella sostanza componente principale della candeggina e che si trova, in modiche quantità, nell’acqua potabile o nelle piscine per evitare le dermatiti da spore dei funghi.
Un disinfettante, quindi ?
Naturalmente, nel mondo virtuale di Facebook, c’è chi plaude dell’attenzione del sindaco, quale autorità sanitaria locale, nei confronti della salute dei contribuenti.
Non sono un tecnico e non posso e voglio dire quel che ne penso, ma volutamente mi limito a leggere cosa scrivono altrove coloro che sul tema sanno, più di me certamente.
Ipo-clorare la strade : i tecnici delle ASL e dell’ARPA dicono che è inutile e dannoso !
Nel mondo reale, infatti, leggo, ad esempio, il sito web dell’ARPA Piemonte.
Qui, tecnici dell’ARPA Piemonte riferiscono : « Non vi è evidenza che spruzzare ipoclorito di sodio all’aperto, massivamente, sui manti stradali, possa avere efficacia per il contrasto alla diffusione del CODIV-19 dal momento che le pavimentazioni esterne non consentono interazione con le vie di trasmissione umana ».
In effetti, gente che tocca con le mani o lecca marciapiedi e/o asfalto non se ne vede tanta in giro ! Qualche barbone in Centro storico c’è, ma chi dovrebbe vedere e provvedere, però, non vede e quindi non provvede.
I tecnici dell’ARPA Piemonte aggiungono : « consideriamo questa pratica dannosa per l’ambiente e quindi il nostro parere non può essere positivo » e spiegano « l’ipoclorito di sodio è sostanza inquinante che potrà nel tempo contaminare le acque di falda ».
Intervistati lo stesso giorno da TorinoOggi, i tecnici poi precisano : « Le azioni per limitare il contagio le conoscete; mantenere le distanze fra le persone, non uscire di casa. pulire e disinfettare le superfici che di solito si toccano con le mani, disinfettare le mani spesso ».
Non la disinfezione delle strade !
Sull’edizione di Parma del giornale “La Repubblica” del 14 marzo, invece, si legge una dichiarazione del sindaco Pizzarotti : « L’Ausl ha detto che il lavaggio delle strade non rientra in alcuna raccomandazione di contrasto al virus Covid 19. Non sarebbe in nessun modo praticabile lavare ogni strada ogni giorno, e nessuna città lo sta facendo ne ora ne prima. In questi giorni ci sono state alcune comunicazioni ‘fuori dalle righe’ di alcuni sindaci, che con il sicuro intento di rassicurare hanno determinato un pò di confusione ».
Ipo-clorare le strade : il capo supremo del regime iraniano, l’Ayatollah Khamenei, sostiene sia utile
Tuttavia, al contrario, anche nella Repubblica Islamica iraniana seguendo le indicazioni del leader spirituale e comandate supremo – dalla polizia municipale alle forze armate speciali – l’Ayatollah Khamenei, sta provvedendo alla « disinfezione delle strade delle città più toccate [ dall’infezione da coronavirus ] e di quelle che ne fanno richiesta. 56 città sono state disinfettate fino ad oggi ».
Tanto diffondeva nell’etere, ieri, l’emittente iraniana “PressTV“.
Dove sta la verità ? A chi dobbiamo credere ?
Che abbia ragione l’Ayatollah e pure i vari sindaci che in Italia sprecano e spendono le scarse risorse finanziarie comunali per ipo-clorare l’asfalto ?
Potrebbe essere che i medici delle ASL ed i chimici delle ARPA italiane ne capiscano di meno dei Capi politici, ancorché Autorità Sanitarie Locali, come li definisce la legge ?
Potrebbe essere !
Allora, se così è, il caos ed il fai da te avanzano.
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Credits : Photo by Kelly Sikkema on Unsplash
Ho compreso argomenti che mi sfuggivano, in questa situazione il panico fa da padrone, ogni cosa in più suggerita sembra essere una cosa in più per proteggersi. Ma come il panico fa da padrone, lo accompagna il fatto di non riflettere, e non farsi domande, seguendo e sperando che le indicazioni suggerite sono esatte. A tutti piace l’idea di aver disinfettato la propria città, ma dopo aver letto l’articolo ho capito che per ridurre i rischi di contagio, sarebbe più utile non avere persone che vivono in strada, e nemmeno altre in condizioni molto precarie, entrambi con una cattiva igiene, per cui secondo me, meglio utilizzare il denaro a disposizione, non per sanificare le strade, ma per rendere più dignitosa la vita delle persone che ne hanno il reale bisogno, questo è il modo più idoneo, anche in tempi di non Coronavirus