Il sindaco alle consigliere: dalla vostra bocca esce liquame
Quello che è successo giovedì sera, 2 luglio, in Consiglio Comunale sovrasta, per vergogna, il già famoso episodio del settembre 2012 quando il consigliere comunale Girolamo Fazio (già pregiudicato, oggi anche sotto processo per corruzione) assestò un morso al naso del consigliere Salvatore Pumo, dopo un primo gavettone d’acqua ed un successivo inseguimento per i corridoi ed nei bagni di Palazzo D’Alì.
Anche questa volta, ci sarà chi ci riderà sopra e chi accamperà scuse giustificative, ad esempio le provocazioni, il caldo, la stanchezza, lo stress e chi ne più ne metta.
Costoro, tuttavia, hanno certamente :
- una scarsa considerazione dei modi civili e democratici
- oppure sono in totale malafede per conflitti d’interesse, economici o personali.
Tranchida non è La Pira e mette in scena uno spettacolo di infimo ordine
Restano basiti o turbati, invece, quanti come me, hanno come ideale riferimento il fu sindaco di Firenze, Giorgio La Pira (DC), quel siciliano divenuto deputato e poi sindaco che nel 2018 venne dichiarato venerabile da papa Francesco.
Così come Giorgio La Pira era noto per il suo amore per la pace, il dialogo, il confronto pacifico, diversamente da così il sindaco disceso da Fico, ossia Giacomo Tranchida, sarà ricordato negli annali della storia per essere un grande maleducato, uno che scambia il luogo del dibattito politico per una sala cinematografica di infima categoria, infatti lo spettacolo offerto nello spezzone video diffuso online dalla redazione giornalistica di Memesuddu ne certifica il livello assolutamente indecoroso.
E’ altresì offensivo, e non solo nei confronti delle persone alle quali sono stati indirizzati gli epiteti, ma anche di quanti sono soliti seguire i lavori del Consiglio comunale, che inaspettatamente hanno dovuto assistere alla sceneggiata.
L’indecoroso e sessista attacco di Tranchida ai consiglieri donna
Il sindaco di Trapani si è permesso, col gravissimo ed inqualificabile beneplacito del presidente dell’assise Giuseppe Guaiana, di così inveire contro le consigliere comunali Anna Garuccio (UDC, ora indipendente) e Francesca Trapani (M5S):
« … questa nuova condotta fognaria, forse, riuscirà a smaltire in sicurezza anche il sovente puzzolente liquame che esce dalla bocca di alcune delle consiglieri comunali, tanto la Garuccio quanto la Trapani » [minuto 1:50 – 3:00 del video]
Poi, sulle proteste della Trapani che chiedeva al presidente Guaiana di non permettere cotanto linguaggio, il sindaco insisteva : « ho diritto di dire questo », prendendosela quindi con « la casta delle consiglieri » (!), infine precisando « poco mi interessa se indossano la gonna, perché sono più pericolose di chi la gonna non la indossa ».
Indegno del ruolo, qualora ridesse per queste deliranti affermazioni, anche Giuseppe La Porta, unico superstite consigliere ed assessore della Giunta Tranchida, che rideva mentre il sindaco pronunciava predette parole.
Ancora Tranchida non soddisfatto del proprio show : « falso e delinquente politico » sono gli speciali complimenti indirizzati al consigliere Giuseppe Lipari che ha osato arditamente esortarlo con « Giacomino, calmati » [minuto 4:35 – 4:50 del video].
Da interpretare il senso ambiguo del successivo alterco verbale Tranchida-Garuccio:
« Io non ho paura dei mafiosi figurarsi della Garuccio di turno », ha urlato Tranchida, replicando all’avviso di denuncia.
« Ci credo che non hai paura dei mafiosi, neanche io, neanche di te » replicò la consigliera [minuto 5:40 – 6:05 del video].
La consigliera Trapani (M5S) “cornuta e mazziata” – Proteste sui social
Il teatrino si concluse con Guaiana che suggerisce – incredibilmente – di lasciare l’Aula consiliare alla consigliera Trapani, la quale chiedeva conto del linguaggio diffamante usato dal sindaco, esortando lo stesso Guaiana a fare « da garante » dei consiglieri (!!).
Francesca Trapani : “cornuta” e mazziata, insomma! Uno scandalo nello scandalo.
« Che schifo, mi vergogno di sapere che Trapani è rappresentata da questi “politicanti”. I risultati infatti sono sotto gli occhi di tutti », commenta un cittadino, M.C., su Facebook.
« Uno spettacolo raccapricciante, osceno, privo di contenuti e ricco solo di offese da parte del sultano. Perfetta rappresentazione in scala di ciò che è divenuta la “politica” odierna », chiosa un secondo, F.G., sempre sul social.
Meglio non aggiungere altro a queste considerazioni finali.