La trasparenza (che non c’è) unica arma contro la corruzione

trasparenza

In qualità di libero cittadino, animato dal potere/dovere sacro e non sacrilego (D.Lgs. 33/2013) di controllo partecipativo sui modi come vengono spesi i danari pubblici, chi si è mai inserito nell’area “Amministrazione Trasparente” dei siti web dell’Ente Luglio Musicale e/o della Fondazione Distretto Turistico Sicilia Occidentale ?

Chi è rimasto soddisfatto ? Qualcuno o nessuno ?

Eppure i due Enti amministrano centinaia di milioni di euro pubblici.

Miei, tuoi e nostri !

Per esempio :

  • per il Luglio Musicale Trapanese, il tesoretto ascende a solo 1.919.000 euro, ed è il valore dei Costi di Produzione per l’anno 2018;
  • Per il Distretto Turistico Sicilia Occidentale, in rete (ma non sul suo sito web!) si reperisce solo il bilancio 2015 dove si leggono uscite per 130.000 euro.

APPROFONDIMENTO : Ente Luglio Musicale Trapanese - Bilancio 2018

APPROFONDIMENTO : Distretto Turistico Sicilia Occidentale - Bilancio 2015

Luglio, Distretto Turistico e ora ATM non pubblicano tutti atti di spesa


La pagina della Trasparenza del Distretto Turistico, desolatamente vuota
La pagina della Trasparenza del Distretto Turistico, desolatamente vuota

Eppure le informazioni sui percettori di questi somme sono scarse o del tutto assenti nei rispettivi siti web. Come spendono le risorse pubbliche Rosalia D’Alì, la presidente del Distretto Turistico, e Giovanni De Santis, il Dominus del Luglio Musicale ?

Quali sono i loro consulenti e fornitori, cosa fanno, come li scelgono, con quali criteri e curricula, quanto vengono pagati ?

De secreto mysterium. Non lo sapremo mai !

Tra gli Enti opaco o poco trasparenti, dal 3 marzo, sembrerebbe meritevole di menzione anche l’ATM Spa. Da quella data, tranne un’eccezione, non sono più pubblicate le delibere delle singole spese.
Chissà perché.


Sito web ATM
La pagina “Atti Amministrativi” del sito web ATM non è aggiornata

Sempre più soggetti politici e politizzati assicurano, a parole, la trasparenza della propria attività al fine di garantirne la legittimità, al di sopra di possibili dubbi ed influenze di padrini e di padroni.

Alcuni ammantatisi di trasparenza a mò di bandiera, per diffondere che sia una propria concessione o una personale prerogativa che lo dovrebbe differenziare dagli altri.

La trasparenza, invece, è un vero e proprio obbligo di legge.

« La trasparenza rappresenta uno strumento fondamentale per la prevenzione della corruzione e per l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa ». Così si legge nell’incipit del Piano anti-corruzione in vigore al Comune di Trapani.

Il Decreto Legislativo 33 obbliga Enti pubblici a pubblicare dati sui siti web


L’Area Trasparenza pubblica importo consulenze e bilanci, non i singoli atti di spesa

« La trasparenza è intesa come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di […] favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche ». Così dispone l’articolo 1 del Decreto Legislativo n. 33 del 2013.

La trasparenza è garantita […] tramite l’accesso civico e tramite la pubblicazione di documenti, informazioni e dati concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni.

La norma puntualizza che suddetto principio vale:

  • per lo Stato,
  • per le Regioni,
  • ma anche per i Comuni, le Società partecipate e controllate e perfino per le fondazioni.

Se questo avviene certamente per il Comune di Trapani – sia pure, a volte, con taluni “buchi” -, la stessa cosa non può affermarsi per tutte le società, associazioni e fondazione in favore delle quali il Comune contribuisce alle rispettive attività con proprie risorse finanziarie.

Detto brutalmente : non si rileva sufficiente trasparenza nell’Ente Luglio Musicale, nel Distretto Turistico e, da marzo 2020 anche in ATM SpA.

Il Codice Amministrazione Digitale garatisce il diritto a fruire di dati digitali

Se, è vero, che sussiste il sacro potere dell’accesso civico, occorre rilevare che il Codice dell’Amministrazione Digitale (Decreto legislativo n. 82/2005 e successive modificazioni), all’articolo 2.2, assicura che tali Enti « assicurano […] la fruibilità dell’informazione in modalità digitale e si organizzano ed agiscono a tale fine ».

Il successivo articolo 3 del Codice precisa che « chiunque ha il diritto di usare, in modo accessibile ed efficace, le soluzioni e gli strumenti [digitali, NdR] anche ai fini dell’esercizio dei diritti di accesso e della partecipazione al procedimento amministrativo ».

Chiacchiere al vento, almeno nella Trapani dell’Amministrazione Tranchida Sindaco, dove nessuno osa parlare, anzi sussurrare.
Perché ?
Eppure non ci sono bulletti nei quartieri, oppure ci sono ?

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Una risposta

  1. Pietro ha detto:

    condivido e concordo

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