Trapani, alla fine quest’anno la TARI diminuirà o aumenterà ?
“Se Atene piange, Sparta non ride”, recita un vecchio detto, ma volendolo parafrasare si potrebbe dire “Se Erice piange, Trapani non ride”.
Se appena ieri scrivevo che, ad Erice “la TARI aumenta del 5,7%” oggi le premesse che ciò avvenga anche a Trapani sembra che ci siano pure.
Se ieri tacciavo d’incoerenza la sindaca Daniela Toscano Pecorella perché l’anno scorso aveva promesso che, in caso di raggiungimento di una percentuale del 65% della raccolta della frazione differenziata dei rifiuti, avrebbe ridotto la tariffa del servizio, temo che presto dovrò fare lo stesso per il sindaco Giacomo Tranchida.
Il sindaco Tranchida annuncia : la TARI calerà del 10%. A dicembre sapremo se vero.
Nel capoluogo, il parto cesareo per la « diminuzione del 10% per la Tari 2020 per le utenze domestiche » era stato annunciato dallo stesso lo scorso 12 agosto 2020 sul sito web del Comune capoluogo e naturalmente subito dopo copiato&incollato dalla stampa “positiva”.
Si tratta d’un annuncio incoerente con le cifre stampigliate sui bollettini di pagamento che sono stati recapitati nelle buche delle lettere dei contribuenti.
Nel mio caso, ad esempio, [ abitazione 55 metri quadri e 2 soli residenti ], sono stato invitato a versare la modica somma di euro 192 in acconto e in attesa di ricevere i bollettini per il saldo entro il prossimo 16 dicembre.
Fatte le debite proporzioni ( sui bollettini si legge che afferiscono ai primi sette mesi dell’anno ), ciò farebbe presupporre che il totale annuo possa giungere a circa 330 euro; più o meno i 338 euro che corrisposi lo scorso anno al Comune di Trapani – al lordo degli sconti per il conferimento al CCR -.
Nel 2020 il Comune prevede di spendere 227 mila euro in più per i rifiuti
D’altro canto, altro indizio a carico dell’Amministrazione comunale è quello che ha individuato, con delibera di Giunta n. 247 dell’11 agosto 2020, in euro 14.450.408 l’ammontare del Piano Economico-Finanziario (PEF) relativo al costo del Servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani di questo 2020.
Un’enormità !
Si tratta, inoltre, di una somma chiaramente e notevolmente maggiore rispetto a quella dello scorso anno.
Infatti, il Piano Economico-Finanziario (PEF) 2019 adottato con delibera Giunta n. 83 del 21 marzo 2019 e poi approvato con delibera di Consiglio n. 34, prevedeva una spesa di euro 14.222.842.
A conti fatti, quest’anno il costo del servizio per il ritiro e lo smaltimento dei rifiuti urbani sarà maggiore di oltre 227.000 euro rispetto allo scorso anno.
Sarà una sfida degna del miglior prestigiatore quella di far dimagrire le tariffe mentre aumentano i costi !
Che il miracolo avvenga e il sindaco mantenga la promessa non è però da escludersi. I Santi ed i Beati servono per questo. Del resto Trapani ha ben due Patroni, entità ben diverse dai padrini e dai padroni che non esistono a Trapani, a Erice e pure a Valderice. Chissà a chi occorrerà rivolgersi: alla Madonna oppure a Sant’Alberto ?
L’eventuale ipotetico successo, tuttavia, non dovrebbe rallegrarci più di tanto e ciò per due ragioni.
Trapani resta tra le città italiane con la TARI più cara !
Prima ragione: Trapani resta una delle città capoluogo più care a livello nazionale, in quanto a tariffe per i rifiuti.
Non dimentichiamo certo l’inchiesta di CittadinanzAttiva, pubblicata lo scorso 20 novembre 2019, quando l’Osservatorio Prezzi&Tariffe evidenziava che, dopo quelli di Catania e Cagliari, il Comune di Trapani era quello con la tariffa TaRI più cara d’Italia.
In particolare, con riferimento al 2019, una famiglia-tipo con 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri, a Trapani pagava 475 euro di TaRI.
Occorre aggiungere, in proposito, che Comuni più virtuosi, non nel mitico Nord ( a Bolzano si pagano 172 euro, a Belluno 167 euro, ad Udine 160 euro ), ma nella stessa Sicilia, richiedono ai cittadini somme annue ben più ridotte.
Alcuni esempi :
Enna 280 euro, Caltanissetta 288 euro, Palermo 309 euro.
Il servizio di gestione dei rifiuti costa una cifra sproporzionata
Seconda ragione : l’esame delle spese di dettaglio del servizio, mostra ampi spazi per ridurre ulteriormente le tariffe che invece non sono state percorse dall’Attuale Amministrazione comunale.
Solo per fare qualche esempio :
- si potrebbe evitare la “spazzolatura” notturna delle strade ( ci costa 1.140.302 euro ),
- individuare un’azienda meno costosa per il lavoro di diserbatura ( una coppia di operai ci costa circa 500 euro al giorno, 232.288 all’anno ),
- evitare di caricare troppo personale impiegatizio comunale sulla TARI ( nel 2018 tra le 500 e le 600.000 euro ),
- evitare addebitare spese di marketing ( 15.451 euro di “iniziativa democrazia differenziata” ).
Resta, infine, una curiosità, se i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ammontano a poco più di 14 milioni di euro, perché il Comune, nel 2018, ne ha incassati 20.468.739 per come mi sembra di capire dalla relazione del Ragioniere Generale del Comune Gioacchino Petrusa datata 31 luglio ?