ITALIA LAVORO PORTA FAZIO IN TRIBUNALE
Prima tegola per il “nuovo” sindaco di Trapani. La società Italia Lavoro Spa ha citato davanti al Tribunale di Trapani l'Amministrazione comunale del capoluogo e chiede 1.315.342,70 di danni.
La vicenda giudiziaria si collega a quella della Trapani Servizi Spa, la società – partecipata dal Comune al 51% e dalla stessa Italia Lavoro al 49% – che ha per oggetto l'erogazione e la gestione di servizi pubblici alla collettività locale, in particolare la pulizia della città, e l'inserimento sul mercato del lavoro degli LSU (Lavoratori Socialmente Utili ).
Capitale sociale della Trapani Servizi Spa, al momento della costituzione – era il 24 luglio 2000 -, era di 413.120 euro, di cui per l'appunto il 49% era stato versato da Italia Lavoro. Oggi – secondo il Bilancio chiuso al 31.12.2005 – il valore del Patrimonio Netto è salito del 550% e da qui la valutazione di oltre 1.300.000 euro la quota della Italia Lavoro.
Il Comune, all'epoca, firmò un “patto parasociale” secondo il quale – all'art. 3 – al termine di 5 anni dalla costituzione, Italia Lavoro avrebbe dismesso la propria quota. Tale quota sarebbe stata ceduta ai privati (salvo diritto di prelazione da parte del Comune). Ma in caso di esito negativo delle trattative coi privati il Comune stesso s'impegnava all'acquisto delle azioni.
Nell'atto di citazione si legge che «a seguito fitta corrispondenza col Comune [metà del 2005, NdR] è emersa la difficoltà di percorrere tale strada». Tuttavia le Aziende private che prima – a seguito di bando pubblico – avevano mostrato interesse all'acquisizione (Helios S.C. Spa – Agesp Spa e Aimeri Ambiente srl ) non hanno fatto seguire alcuna proposta concreta. Da qui l'obbligo del Comune a rilevare le azioni. Obbligo a cui l'Amministrazione Fazio non ha dato seguito e da cui è risultato l'odierno procedimento giudiziario.
Fazio, intanto, con propria delibera n. 129 del 15 maggio ha dato incarico al legale esterno all'avv. G.B. Greco di resistere in giudizio.