Cervelli in fuga: Lungaro premiato a Catania

TRAPANI, 16 SET – Il trapanese Carlo Lungaro, benchè già settantunenne, è stato nominato, dal sindaco di Catania Enzo Bianco, presidente della AMT, l’Azienda dei trasporti urbani etnea, ne da notizia, quest’oggi, il Quotidiano di Sicilia [QUI IL LINK].

Si tratta di un ritorno, in quanto, dal 1993 al marzo 2000, Lungaro aveva già ricoperto quell’incarico.

Lungaro avrà un compito difficilissimo, si troverà fra le mani un’Azienda fortemente in crisi: il personale è ancora in attesa del pagamento dello stipendio di luglio ed agosto, ma il vero scandalo è che, nonostante il parco vetture della società si aggiri sui 230 mezzi, 130-140 al momento sono fermi all’autoparco di Pantano D’Arci per mancanza di pezzi di ricambio. L’azienda ha un forte passivo con i fornitori che a un certo punto, in assenza dei pagamenti, sospendono le forniture. Al momento quasi tutti i mezzi a metano sarebbero fermi per la mancanza di pneumatici.

Tale problemi finanziari, comunque, scaturiscono, in buona parte, dai mancati pagamenti, da parte della Regione, dei previsti contributi (ben 25 milioni di euro, sembra).

Il manager Carlo Lungaro, tuttavia, non si perde d’animo ed illustra, al quotidiano, le sue linee, per il recupero dell’Azienda: «alcune linee dovranno essere rafforzate, ma altre andranno tagliate. Le periferie a Catania costituiscono l’anello la parte più debole della città e vanno sostenute anche a livello di mobilità», ha garantito il neo presidente.

Fa specie che professionisti di tale livello non trovino spazio nella propria città, che hanno già dimostrato d’amare, ma devono andare in “esilio” per ottenere i riconoscimenti professionali che meritano.

Lungaro, a Trapani, in passato, aveva costituito un movimento politico (il “Patto per Trapani”), cercando consensi già allora, forse prematuramente, attraverso internet, ed era stato indicato, come possibile candidato sindaco alle comunali del 2001.

Anticipando Beppe Grillo, Lungaro sosteneva: «Chi aderisce al Patto non deve e non può avere a che fare con la precedente classe politica e dirigente, quella che ha affossato Trapani». Sfumata la sua disponibilità, aveva sostenuto la Lista Corte (centro-sinistra). Dopo la sconfitta elettorale con l’avv. Girolamo Fazio, l’arch. Corte, tuttavia, non mancò di sottolineare come «Lungaro ha l’enorme merito di aver tracciato per primo il possibile cammino per la rinascita di Trapani» [VEDI QUESTO LINK].

In quell’occasione il nostro concittadino aveva dichiarato: «Se è stato possibile il degrado, la responsabilità è di coloro che fino ad ora hanno governato questa città preoccupandosi di mettere al centro della loro azione il potere, il clientelismo e la corruzione» [SCARICA DA QUI]. Nel 2011, per alcuni mesi, era stato chiamato, dal sindaco di Erice, all’incarico di vice presidente di FuniErice.

Ricordiamo il dott. Lungaro, nel 2003, per averlo invitato a partecipare ad una nostra conferenza sulla mobilità a Trapani (Tavola Rotonda “ Muoversi a Trapani ” – 8 novembre 2003). Conserviamo ancora il Suo intervento [LO PUOI SCARICARE QUI], anche le idee di allora erano moderne pure oggi.

NOTE BIOGRAFICHE SU CARLO LUNGARO. Lungaro, nato a Roma, è figlio di Pietro, martire delle Fosse Ardeatine, medaglia d’oro della Resistenza e medaglia d’argento al valor militare; e nipote di Giuseppe, ufficiale dell’Esercito Italiano morto nella guerra del ’15 – ‘18.

Ha compiuto i suoi studi a Trapani, presso il Liceo Scientifico Vincenzo Fardella, poi a Palermo presso la facoltà di economia e commercio. Gran parte della carriera professionale l’ha svolta dentro l’Eni, di cui ha diretto la Enichem Polimeri (un fatturato di oltre 3000 miliardi).

Più recentemente da libero professionista è stato presidente della azienda trasporti di Catania; consulente della Regione, sempre nel settore trasporti; presidente di una società multiservizi del comune di San Donato Milanese.

E’ stato presidente del gruppo sportivo Trogylos Basket di Priolo che ha portato allo scudetto nel 1989 ed alla coppa europa nel 1990. Successi sportivi che lo hanno portato alla presidenza della lega di Basket nazionale femminile.

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