Paceco: Un taglio che puzza di demagogia

PACECO ( TRAPANI ), 3 SET – Si tratta solo di un gesto simbolico. Il valore economico è certamente limitato. Ma è certamente un principio: chi fa politica lo deve fare per l’interesse pubblico e collettivo non per “buscar gettone”! L’Amministrazione Martorana di Paceco, con delibera di giunta n. 88 dello scorso 26 agosto 2013 [LA SCARICHI QUI], ha deliberato di “tagliare” del 30% le indennità di funzione di sindaco e dei quattro assessori.

Un esempio che andrebbe seguito nei ben più grandi e costosi Comuni di Trapani ed Erice.

Con lo stesso atto, la Giunta ha destinato di «incamerare nel bilancio dell’Ente i risparmi conseguenti alle suddette misure riduttive, destinandoli ai servizi sociali e specificatamente alla creazione di un banco alimentare permanente».

Si tratta, quest’ultima, di una vera e propria “forzatura”, di una condizione – cioè – che va oltre i poteri della Giunta essendo, la formazione del Bilancio e quindi la destinazione delle risorse finanziarie, una delle poche competenze del Consiglio comunale.

Tale forzatura snatura e “macchia” evidentemente l’atto del “taglio” dei costi della politica ed apre un dibattito su chi (pubblico o privato?) e con quali regole e forme di trasparenza (ad evitare che i “pacchi alimentari” vadano, in forma clientelare, agli amici degli amici) sarà gestito il “Banco Alimentare”.

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