Programma 2017: Una città vicino a tutti
Una città che non cresce, in termini demografici, e che diventa sempre più anziana.
Questo il quadro che risulta dall’esame delle statistiche.
Sono 69.182 i residenti, poco più di quelli del censimento 2001 (+ 1,22%) ma certamente meno che quelli dei censimenti precedenti, prima che si avviasse il trasferimento di massa – una vera e propria “deportazione”- dei trapanesi nel quartiere di San Giuliano ad Erice.
La popolazione residente è sostenuta dal costante aumento (+ 0,3% annuo, 200-300 unità annue, cioè) di quella straniera, seppure questa – nonostante le apparenze – risulti estremamente contenuta rispetto alla media nazionale (Trapani: 3,3%, Italia: 8,2%). E nonostante le apparenze, sono più i comunitari (rumeni soprattutto) che gli extra-comunitari a comporre il mosaico della popolazione straniera residente. I nostri 2.259 stranieri sono da “integrare” nella Comunità trapanese con appositi servizi e, contemporaneamente, risulta opportuno che gli autoctoni conoscano le culture dei paesi di provenienza di tali concittadini stranieri.
Città che invecchia, si diceva. Quasi 15 mila gli ultra sessantacinquenni, mentre solo 10 mila i minori di 14 anni.
In ogni caso il dato anagrafico ci consegna: 2.745 fanciulli in età da asilo-nido, una popolazione di 6.714 ragazzi per gli istituti scolastici comunali (a cui occorre aggiungere molti “trasfertisti” da Erice), ben 5.425 vedove/i e 958 divorziate/i, ovvero persone potenzialmente sole e quindi bisognose di servizi di “socializzazione”. Sono circa 700 i decessi annui di residenti a cui occorre dare una soluzione in termini di sepoltura. Circa 100 all’anno i residenti che espatriano.
Piano d’Azione
6) Al fine di evitare sprechi delle risorse ed irregolarità nella distribuzione, occorre la digitalizzazione dell’accesso ai servizi sociali, la mappatura dei beneficiari, l’attivazione di un sistema di controlli sulla sussistenza dei requisiti per i beneficiari e la predisposizione di controlli di qualità sull’efficacia dei servizi offerti; occorre cioè attivare una spending review intelligente.
7) Assistere chi veramente ne ha bisogno, senza offenderne la dignità, con progetti di cittadinanza attiva e misure sulla fiscalità. Previa predisposizione di apposito “Regolamento Comunale”, si dovrà gradualmente uscire dal sistema puramente assistenziale promuovendo: le attività di “Cittadinanza Attiva” (riguardanti la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ecc.) attraverso lo strumento del “baratto amministrativo” (art. 24 Legge 164/2014, per come limitato dalla sentenza della Corte dei Conti Emilia Romagna n. 27/2016/PAR del 6 marzo 2016); ovvero la temporanea esenzione e/o riduzione di “tributi locali” per l’anno corrente e successivo.
8) Al fine di non discriminare chi ha difficoltà a muoversi, e nel rispetto degli art. 24 e 26 della L. 104/1992, va programmato l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche (Uffici Pubblici, Uffici privati aperti al pubblico, Marciapiedi, Mezzi Pubblici).
9) Al fine di assistere chi vive in condizioni di gravissimo disagio economico, va predisposta e regolamentata, nella trasparenza ed economicità, la “Mensa sociale”;
10) Al fine di fare fronte ad emergenze (freddo, ecc.), va predisposta e regolamentata, nella trasparenza ed economicità, la “Casa d’ospitalità” da destinare a persone senza fissa dimora e in situazione di grave emarginazione.
11) Al fine di dare una Famiglia ai piccoli sfortunati concittadini che ne sono privi, anche temporaneamente, v a privilegiato l’istituto dell’ affido familiare, ciò in piena attuazione della L. 184 del 1983 che prevede solo come residuale l’istituzionalizzazione in comunità (fermo restando che la stessa Legge prevede che “Per i minori di età inferiore a sei anni l’inserimento può avvenire solo presso una comunità di tipo familiare”), anche tramite il naturale potenziamento del personale degli assistenti sociali.
12) Al fine di garantire un’assistenza familiare ma anche economica a chi è solo e non autonomo, occorre promuovere e regolamentare l’istituto dell’affido degli anziani, nella forma di “convivenza” presso le famiglie che ne facciano richiesta, istituto già in funzione in altre località (per esempio il Comune di Genova, ad esempio).
13) Al fine di arrestare l’emarginazione di chi vive nei quartieri, oggi semplici “dormitori popolari”, quando non anche veri e propri “ghetti dell’abbandono”, è necessario intervenire con la costituzione dei “Centri Civici di quartiere”, utilizzando gli innumerevoli immobili comunali in disuso ( per esempio il “Nino Via” del rione S. Alberto) nei quali, oltre a far funzionare i ”Servizi al cittadino” (vedi n.5), si devono programmare attività di aggregazione ed incontro culturale intergenerazionale mediante l’opera di animatori del centro civico.
14) Per motivi evidenti, occorre assicurare dignità di genere alle donne ricoverate nei Centri d’accoglienza dei migranti.
15) Assodato che l’abitazione è un “diritto fondamentale” della persona, essa va garantita a tutti, e con affitti commisurati al salario percepito, attraverso un rilancio dell’edilizia pubblica che l’Amministrazione deve stimolare.
16) Sempre per garantire un’abitazione a tutti, vanno applicate le opportunità di cui all’art. 17, comma 59, Legge 127/1997, costituendo una società per azioni avente ad oggetto la progettazione e realizzazione di interventi di trasformazione urbana (S.T.U.) acquisendo parte dell’enorme patrimonio immobiliare “sfitto” dell’intero territorio.
17) Assicurare quei servizi che si ritengono indispensabili a garantire alle donne condizioni favorevoli alla maternità ed al lavoro, qualora lo desiderino, a cominciare da un numero sufficiente di posti negli asili nido comunali (o in baby parking) ed una efficace distribuzione delle Strutture.
18) Per assicurare un reale accesso all’istruzione per tutti (sostegno con servizi di “doposcuola” agli studenti con bisogni educativi speciali) è necessario aprire le strutture scolastiche in orari pomeridiani, anche per proporre un’offerta extra curriculare (ad es.: sportiva e laboratoriale).
19) Per agevolare la maggiore qualificazione dei nostri giovani, oggi “costretti” ad una emigrazione per motivi di Studio, si rende opportuno promuovere l’Università di Sistema, ovvero promuovere la delocalizzazione dei corsi di laurea sul territorio d’ambito.
20) Al fine di garantire sicurezza e accoglienza delle Strutture Scolastiche Comunali è indispensabile aumentare le risorse economiche destinate alla manutenzione e l’efficienza delle scuole materne, primarie e secondarie inferiori.
21) Al fine di ridurre il trasporto privato, si rende opportuno potenziare il servizio di scuolabus pubblico.
22) Al fine di offrire garanzie di qualità e di economicità, si dovrà internalizzare il servizio di mensa scolastica utilizzando, ove possibile, alimenti vegetariani e di produzione locale.
23) L’impegno finanziario nello Sport non dovrà concretizzarsi unicamente nell’erogare contributi alle squadre professionistiche, ma costante dovrà essere l’impegno dell’Amministrazione:
– per l’incremento dell’impiantistica sportiva nei quartieri;
– per creare sinergie con la scuola e le associazioni sportive dilettanti atte alla diffusione dell’attività sportiva gratuita;
– pubblicizzare sul sito web del Comune le strutture e le attività già in essere.
24) Va realizzata una “rete del sapere”, trasformando la “Fardelliana” in una vera biblioteca civica ramificata nel territorio, prevedendo la realizzazione di “punti lettura” nei vari quartieri all’interno dei “Centri Civici” e inglobando negli archivi OPAC anche le biblioteche scolastiche comunali.
Ciò permette anche di rivitalizzare le periferie; tali Biblioteche di quartiere, saranno, nel contempo, Librerie, Internet Point, Ludoteche, Laboratori artistici, Caffè e vi si prevederà apertura serale e festiva;
25) Per rafforzare i servizi ai cittadini, ed ai visitatori, si ritiene utile consentire loro di beneficiare di una connessione Wi-Fi gratuita, robusta, affidabile e sicura installando un’infrastruttura wireless in alcune aree della Città, previa concertazione con attori Pubblici e Privati del Settore.
L’obiettivo è di permettere di beneficiare di una moltitudine di servizi on-line gratuitamente (mobilità: orari ed attese dei trasporti pubblici; informazioni turistiche: manifestazioni folkloristiche, percorsi enogastronomici; salute: orari e turni farmacie; posta elettronica; social network, ecc.), con opportune limitazioni.
26) Per garantire un futuro al “Luglio Musicale” è necessaria un’attenta gestione economica ed artistica assicurando l’obiettivo di valorizzare le risorse artistico professionali locali. Il “Luglio” per allargare la propria “offerta” può essere parte attiva per la realizzazione di una “Città dei Giovani” all’interno del Lazzaretto (discoteca estiva, bar, solarium ecc.).
27) Per sostenere la produzione di cultura in tutti i suoi aspetti e forme con riguardo particolare alle tradizioni popolari ed alla lingua siciliana, è opportuno offrire sostegno logistico e finanziario ai gruppi di cittadini che vivono attivamente l’espressione artistica.
28) Occorre risolvere il problema della capienza del cimitero comunale anche attraverso la realizzazione di quanto necessario alla cremazione delle salme naturalmente su base volontaria – strumento recentemente approvato da Papa Francesco – e spazi per la sepoltura di appartenenti ad altre religioni. In particolare, è necessario, anche in associazione con i Comuni viciniori, e fruendo degli interventi finanziari della Regione previsti dalla legge 18 del 2010, realizzare un forno per la cremazione all’interno del Cimitero di Trapani (inserire l’opera nel Piano Triennale delle opere pubbliche).
29) Promuovere il servizio della “cremazione“ delle salme, con campagne informative atte a diffondere la conoscenza delle diverse pratiche funerarie.