Ancora una conferma: fu la NATO ad abbattere l’ITAVIA
PALERMO, 1 FEB – Il maresciallo Mario Sardu, 62 anni, rilascia una intervista a La Repubblica su quanto successe la tragica notte del 27 giugno 1980, quando precipita nel mare di Ustica il DC-9 Itavia. Mario Sardu era il responsabile del 35esimo GRAM di Marsala.
Mario Sardu ricorda infatti che “qualche minuto prima della caduta dell’aereo tutto il traffico era friendly. Il settore (Martina Franca) ci disse: non seguiteli più. Volevano che seguissimo le tracce in penetrazione (quella degli aerei non appartenenti alla NATO, nda), perché quelle che avevamo identificato erano tutti amici.
In altre parole, Mario Sardu sembra lasciar intendere, come già sospettato da altri in questi lunghi anni di indagine, che il DC-9 Itavia non fu abbattuto da un veivolo nemico, ma bensì appartenente alla NATO. Nell’intervista a La Repubblica il maresciallo aggiunge quindi: “Come dissi all’epoca, un caccia, un aereo militare, è piccolo, a differenza di un aereo civile. Se non si accendono i codici, i famosi IFF/SIF, rischi di non vederlo. (…) Se sono friendly, volo basso e non accendo i codici, non vengo visto dal radar. E poi, non sono solo i caccia a lanciare i missili, ma anche le navi… quindi non dirò che non c’erano altri velivoli. C’erano eccome, ma erano tuttifriendly“.
FONTE: Fabia Scanisich per MAINFATTI