Decreto “svuota carceri”: Enna, escono solo 11 detenuti
Con il via libera del Senato è diventata legge il decreto “svuota carceri” sulla quale il Parlamento si è duramente confrontato. Dai primi dati pare che la popolazione carceraria potrebbe scendere sotto le 60 mila unità. Ma qual è la situazione alla Casa circondariale di Enna? Negli anni il centro di reclusione ha sofferto i numeri alti gestendoli comunque senza particolari problemi.
L’attuazione della legge non porterà ad Enna grandi cambiamenti perché da una prima analisi è emerso che sono undici i detenuti che rientrano tra i beneficiari. Di questi cinque sono i detenuti a cui è già stata concessa la scarcerazione anticipata, mentre sei sono quelli che usciranno prima della fine della pena.
A fornire i dati il direttore della Casa circondariale ennese, Letizia Bellelli, che fa un’analisi delle conseguenze dell’applicazione della legge e della situazione del carcere ennese.
Questi movimenti insieme all’apertura del nuovo padiglione mette il carcere ennese nelle condizioni di non soffrire un eccessivo sovraffollamento. Il nuovo padiglione, infatti, è nei limiti della capienza regolamentare, mentre nel padiglione vecchio si registra un po’ di sovraffollamento.
«Quando tutto sarà a regime non ci sarà sovraffollamento nel carcere di Enna» dice la direttrice Bellelli che giornalmente è impegnata insieme agli agenti di polizia penitenziaria nella gestione del carcere ennese.
Le principali novità della legge approvata prevede pene alternative tramite l’affidamento ai servizi sociali, l’utilizzo del braccialetto elettronico, sconto di pena (fino al 24 dicembre 2015) che sale a 75 giorni per ogni semestre (anziché i precedenti 45) ma solo se in presenza di condizioni meritorie.