DOVE ERAVATE?
Seduta in terza fila su una sedia di plastica bianca aspetto l’arrivo degli autori del libro I COMPLICI. So che sono invitati il Dott. Gualtieri, Questore di Trapani e il Dott. Linares, Capo della Squadra Mobile di Trapani.
Il Dott. Gualtieri, fa sapere che non potrà partecipare.
Saranno presenti gli autori del libro, il giornalista Rino Giacalone, Margherita Asta, coordinatrice di Trapani dell’associazione Libera e il Dott. Linares.
Ammiro la Casina delle Palme, uno dei bijoux del centro storico di Trapani.
Il “teatrino” da le spalle al porto dove una nave illuminata si adagia sull’acqua.
Mi guardo intorno, le sedie cominciano ad occuparsi. Qualcuno mi chiede se la sedia accanto a me è libera. Presto non ne resta vuota nessuna.
Guardo la Casina elegante e signorile, immagino come poteva essere settanta anni fa.
Mi accorgo che ci sono delle biciclette in fila e mi chiedo: “ Forse il comune le presta a chi vuole girare in centro storico e scoprire Trapani? Trapani come Amsterdam?” Ci credo profondamente…
Vorrei girare il collo a 360 gradi per vedere chi è presente stasera.
Gli amici di Beppe Grillo del Meetup di Trapani che hanno organizzato la serata, hanno un tavolo per la vendita delle magliette; ne compro una e mi riprometto di iscrivermi al Meetup.
“I complici” viene presentato da Peter Gomez e Lirio Abbate in modo molto intenso e toccante. Noi trapanesi certe cose le abbiamo già lette sui giornali o le abbiamo sentite dire. Seguiamo con vero interesse nel silenzio inframezzato da lunghi applausi. Molta gente incuriosita passeggia con il cono gelato in mano sulle strade adiacenti alla Casina.
Ho voglia di dire loro : “ Venite, venite ed ascoltate!”
Mi accorgo che in qualche fila più in giù c’è la presenza di un politico.
Lo riconosco, l’ho intravisto in una tribuna politica in una televisione privata durante l’ultima campagna elettorale. Rigiro la testa cercando qualche altro politico presente. Mi accorgo che non c’è nessun altro all’infuori di lui.
Forse io non l’ho visto.
Tra gli ascoltatori attenti riconosco qualche professionista e insegnante e con grande meraviglia vedo molti studenti universitari e mamme con bambini…
Tanta gente comune e molti presenti restano in piedi.
Ma dove eravate voi classe dirigente? Dove eravate rappresentanti di questa città che vuole svegliarsi?
Dove eravate in questo giorno così importante?
Dove eravate avvocati, professionisti, imprenditori, donne di uomini di potere, dove eravate ragazze veline? Dove eravate intellettuali e idraulici?
Dove eravate rapper e musicisti, dove eravate muratori e ambientalisti? Dove eravate appassionati di vela, di bouling e di cucina? Dove eravate amanti di poker ed operatori ecologici? Dove eravate commercianti e baristi? Dove eravate professori di liceo e architetti? Dove eravate ragazzi e ragazze dei pubs e delle discoteche?
Forse qualcuno di voi era presente…
Si è parlato anche della realtà di questa città che stupisce sempre.
Forti parole quelle espresse dal Capo della Squadra Mobile Dott. Linares.
Noi trapanesi presenti lo applaudiamo con vero ringraziamento per il suo prezioso lavoro. Persone come lui garantiscono la legalità a Trapani rischiando ogni giorno la vita.
E la mia non è retorica, è riconoscenza.
La realtà di questa città deve interessare tutti, deve coinvolgere tutti come un’onda gigantesca, un’onda d’acqua che pulisce, purifica e disinfetta.
Dobbiamo crederci, tutto è possibile, ci vuole tempo.
Cominciamo a cambiare le nostre mentalità incarnate nella nostra educazione, già questo è un passo.
Non guardiamo il colore politico, osserviamo il colore del cielo, della terra e del mare di Trapani e per questo uniamoci per la legalità e per far rispettare la democrazia e l’informazione.
Quello che accade qui deve interessare tutti indistintamente.
Se ciò che scopriamo è marcio, è putrefatto, è sconvolgente, è desolante e ci fa sentire impotenti, ricordiamoci che anche nella lava nera dove più nessuna vita è possibile, cresce, fiorisce e splende la viola dell’Etna.
Grazie al Meetup di Trapani per aver organizzato quest’incontro.
“Dorme Trapani, assopita, galleggia sull’acqua pulita. Limpida acqua contaminata da uomini e donne.
Purificati città mia stravolgiti, grida, vomita e rivoltati, svuotati, ribellati, svegliati e non temere, alza il capo, guarda, osserva il cielo che chiaro è, e respira il credo di un mondo possibile a Trapani, libero da mentalità remote.
A te do la mia speranza come una perla preziosa venuta dal mare, custodiscila e accogli il mio pensiero.”