Un grande parco pubblico a Trapani
Recentemente la commissione Municipale competente ha approvato un progetto che prevede un insediamento edilizio nell’area di fronte la Chiesa della Madonna di Lourdes, sulla via Virgilio: il Centro delle “Cinque Torri”.
Si tratta di una estensione di circa 19 ettari (mq. 185.660).
Le costruzioni insisteranno su un’area di 37.114 mq (il 20% di tutta l’estensione) mentre la rimanente parte di 148.546 mq. resterà a disposizione del Comune (giusto quanto prevede la legge) per quegli insediamenti a carattere sociale che si riterrà opportuno far nascere.
Nella zona destinata ad insediamento edilizio non si potrà costruire per tutti i 37.114 mq. Perché in tale computo sono previsti strade, scuole, parcheggi, centri sociali, ecc. completamente liberi invece i rimanenti 148.546 mq cui deve essere data una destinazione.
E per chi scrive l’unica soluzione adatta è quello di trasformare la zona in un grande parco pubblico che faccia da polmone alla nostra Città, chiusa com’è fra il mare la montagna e la zona industriale.
Immaginate cosa sarà un parco a disposizione degli abitanti, un parco che avrà la estensione (tanto per dare l’idea) di 15 (quindici) Ville Margherite messe assieme?
Quella zona potrà diventare una specie di Villa Borghese di Roma, o il parco delle Cascine di Firenze.
Sarà possibile ospitare insediamenti sportivi di alto livello, essere centro di manifestazioni folcloristiche e soprattutto diventare un luogo ove i giovani potranno trovare lo sfogo alle loro esuberanza ed i bimbi la tranquillità nei loro giochi.
Certo bisogna lavorarci sopra, riempire la zona con terreno di riporto, piantare centinaia di alberi di ogni specie (e difenderli dal menefreghismo imperante), preparare vaste zone di prati all’inglese, giochi di luci e di acque, ma alla fine ci si potrà veramente vantare di avere preparato qualcosa per la Trapani di domani.
E’ tutto ciò difficile? Non mi sembra.
Quando nel 1880 il Sindaco Enrico Fardella tracciò via Fardella, tutte le sue traverse e indicò via Conte Agostino Pepoli sino alla Madonna cosa era la Città in quella zona? Acquitrini, “senie”, dirupi, qualche magazzino qua e là. Adesso a distanza di tanti anni quelle vie tracciate con la lungimiranza di chi sa guardare lontano assolvono ancora alla loro funzione.
Altro esempio da non dimenticare: ricordate cos’era la litoranea a Marsala quando in una zona che era una concimaia e luogo preferito per buttare immondizie si piantarono centinaia di palme? Molti si dichiararono scettici sull’iniziativa ed ebbero torto. Oggi la passeggiata a mare di Marsala è una realtà: la zona è stata risanata e le palme svettano alte annunciando ai forestieri la vicina Africa.