Scoperchiato il vaso di Pandora: Ad Erice il Consigliere intasca 58 euro all’ora
Erice (Trapani), 9 gennaio 2015 – La curiosità è come le ciliege, una tira l’altra. Ieri, per caso, esaminando, a campione, il lavoro di una Commissione consiliare di Erice (la «Prima») nel mese di ottobre 2014, abbiamo scoperto come, mediamente, la Commissione «lavorasse» solo un ora e, per tale prestazione, ogni Consigliere comunale presente «beccasse» il gettone di presenza da 58,48 euro. Un vero record di guadagno/orario!
Ieri abbiamo quindi pubblicato il «post»: «Erice: Ecco un mese-tipo di lavoro di Commissione».
Il nostro «post» è stato subito tacciato come «demagogico» da parte di alcuni consiglieri ericini intervenuti, su Facebook, a commentare e, soprattutto difendere se stessi e la categoria (la Casta la chiama qualcuno).
Abbiamo deciso di approfondire. Siamo curiosi e vogliamo capire.
LE COMMISSIONI HANNO UN REGOLAMENTO
Siamo, per prima cosa, andati alla Fonte. Il «Regolamento di Funzionamento delle Commissioni Consiliari» che è stato recentemente, peraltro, oggetto di revisione. Il nuovo testo [SCARICA QUI SOTTO], infatti, è stato approvato dalla delibera n. 32 del Consiglio Comunale di Erice durante la seduta del 27 maggio 2014.
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Orbene, all’art. 16, comma 2, è specificatamente indicato come «La corresponsione del gettone di presenza è dovuta solo se il Consigliere assicura la partecipazione ai lavori della Commissione Consiliare, regolarmente insediata, per un periodo temporale non inferiore a 1 ore». Al comma 5, altresì, è indicato come «Le sedute deserte danno diritto al gettone di presenza nell’intera misura».
Questo il testo del Regolamento che i consiglieri di Erice si sono dati!
Ecco spiegato, quindi, l’arcano. La Commissione «lavora» giusto il tempo «minimo» per «buscare» il gettone. Poi ogni consigliere scappa a svolgere le proprie faccende personali. La «giornata» se l’è fatta! Un ora per guadagnare 58,48 euro.
L’ora minima è divenuta, nella sostanza, non un «minimo» bensì lo «standard»: le Commissioni lavorano 1 ora precisa e nulla più.
L’ORA MINIMA E’ FRUTTO DI UNA «TRATTATIVA» PD-PSI-FORZA ITALIA
Siamo andati a verificare direttamente il «verbale stenografico» della seduta consiliare del 27 maggio 2014. Lì si nota che i consiglieri Luigi Nacci (PSI) e Lella Pantaleo (Forza Italia) avevano presentato un «emendamento» all’art. 16 per abolire questo periodo «minimo» sindacale di un ora di «lavoro» necessaria per maturare il diritto al gettone da 58,48 euro. A loro avviso, in sostanza, il «gettone» doveva riconoscersi anche al consigliere che presenziava anche appena 5 minuti.
L’emendamento n. 11 Nacci-Pantaleo però è stato bocciato, ad unanimità, al termine di una apparente «trattativa», di un «Patto del Nazzareno» che ha portato il consigliere Gian Rosario Simone (PD) a presentare l’emendamento n. 12 che prevedeva, invece, la riduzione del minimo di «1,5 ore» di presenza previsto dal «testo base» del Regolamento nel definitivo «1 ora». L’emendamento Simonte, infatti, veniva approvato all’unanimità.
Ecco, di seguito, i PDF dei due emendamenti e del Verbale sintetico di seduta.
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ABBIAMO INDAGATO SU TUTTE LE SEI COMMISSIONI
A questo punto non ci siamo accontentati di «tracciare» il lavoro della Prima Commissione, quella presieduta – per come riporta il sito del Comune – dall’avv. Valeria Ciaravino (PD), e già esaminato nel dettaglio ieri nel “post” «Erice: Ecco un mese-tipo di lavoro di Commissione», ma siamo andati a «spulciare» i verbali anche delle altre.
Seguendo l’elenco delle Commissioni presente sul sito internet ufficiale del Comune (da novembre 2014 le Commissioni sono state ridotte da 6 a 4 e le composizioni riviste, ma non risultano ancora verbali di seduta pubblicati e quindi esaminabili).
Chi ha tempo li può leggere qui sotto, aprendo i relativi file PDF.
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Noi vi sintetizziamo i risultati.
Abbiamo quindi spulciato i verbali di ottobre 2014 della II Commissione, presieduta da Salvatore Cusenza (PD). 5 le sedute «deserte» di tale Commissione che si riunisce, di norma, per un’oretta, a volte anche dieci minuti in più, dalle 12 alle 13, a Rigaletta-Milo.
Sempre di ottobre 2014 della III Commissione, presieduta da Paolo Genco (eletto in una delle tre liste facenti capo al movimento Erice che Vogliamo del sindaco Tranchida). La Commissione «lavora» per la solita oretta media, come le altre. In data 4 ottobre 2014, tuttavia, la durata della Commissione è di appena 45 minuti (dalle 10,30 alle 11,15) a seguito della condotta del consigliere Giuseppe Spagnolo (Erice che Vogliamo) che abbandonava i lavori per «motivi personali» facendo decadere il quorum. Tre le sedute «deserte». Da rilevare i «verbali» estremamente striminziti delle sedute di questa Commissione.
Di settembre 2013 (ultimo mese in rete), è il mese messo sotto la lente per quanto riguarda la IV Commissione, presieduta da Giuseppe Martines (sempre Erice che Vogliamo). La Commissione si è prodotta nel record di 7 sedute andate «deserte», mentre la durata, media, delle sedute andate in porto è stata contenuta in 50 minuti ciascuna (all’epoca non vigera la regola dell’oretta minima, entrata in vigore a maggio 2014). In un caso anche per la condotta del consigliere Luigi Nacci (PSI) che, abbandonando la seduta, il 6 settembre, ad esempio, faceva decadere il numero legale dopo 40 minuti di «lavoro» (dalle 12 alle 12,40).
Il mese di giugno 2014 è l’ultimo per il quale risultano, sul sito del Comune, verbali della V Commissione, presieduta da Antonino Ingrasciotta (anch’egli eletto in una delle tre liste facenti capo al movimento Erice che Vogliamo del sindaco Tranchida). La Commissione si riunisce persso gli Uffici comunali di Rigaletta Milo, a volte alle 9 circa, a volte alle 11,30. Le sue sedute, di norma, durano un’oretta. 4 le sedute andate «deserte».
Il 13 giugno, però, presenti il presidente Antonino Ingrasciotta ed consiglieri Valeria Ciaravino (PD), Lella Pantaleo (Forza Italia), la seduta è durata a ppena 40 muniti dalle 12,15 alle 12,55, a causa degli impegni della consigliera Lella Pantaleo (Forza Italia) che abbandonava i lavori facendo venire meno il numero legale. Anche il 26 giugno la seduta durava appena 55 minuti, dalle 12 alle 12,55, a causa degli impegni personali che «chiamavano» prima il consigliere Giuseppe Spagnolo (Erice che Vogliamo), che abbandonava i lavori dopo 45 minuti, e poi il consigliere Valeria Ciaravino (PD) che abbandonava la Commissione facendo cadere il numero legale.
Ancora per ottobre 2014 abbiamo esaminato i verbali della VI Commissione, presieduta da Santoro Alastra (Erice che Vogliamo). La Commissione si riunisce regolarmente, quasi ogni mattina presso gli Uffici Comunali di contrada Rigaletta-Milo. Le sedute iniziano fra le 8,55 e le 9 – con una buona partecipazione dei Consiglieri che la compongono, solo 2 Commissioni sono andate «deserte» nel mese – e si chiudono, con una puntualità disarmante, sempre alla 10,30. Un’ora e mezza di lavoro per 58,48 euro di gettone. Un vero «record» di stakanovismo. Vanno, quindi citati tutti i componenti la Commissione: oltre Santoro, essa è formata da Nino Marino (Erice che Vogliamo), Diego Sugamele (PD), Giovanni Maltese (Partito?) e Concetta Montalto (eletta in Forza Italia, quest’ultima).
Bene tutto chiaro, no? Ma tutto convincente e tutto rispettoso del mandato ricevuto dal cittadino-elettore?