Sullings: un Stato Coordinatore contro il potere della finanza
Trapani, 28 febbraio 2015 – La crisi finanziaria del 2009? Lo scoppio della bolla immobiliare? Il crollo dei mercati finanziari? La disoccupazione crescente? La sempre maggiore povertà del mondo? Tutti figli del Capitalismo, il sistema economico attualmente professato dalla politica planetaria.
L’analisi, piuttosto dettagliata, contenuta nel libro “Oltre il capitalismo, Economia Mista”, scritta, già nel 1999, dall’economista e politico umanista argentino Giullermo Alejandro Sullings, non si limita a collegare, in maniera chiara ma non semplicistica, causa (il capitalismo senza freni) ad effetto (la “crisi”), ma propone una soluzione, una nuova via da percorrere che prenda ciò che di positivo è presente nel capitalismo, ma anche in altri sistemi economici (ad esempio dell’economia statalista, o socialdemocratica), per crearne non uno miscelato, perchè acqua ed olio non si possono miscelare, bensì uno nuovo: il sistema della “Economia Mista” (SEM).
L’elemento trasformatore, e quindi il vero punto d’innovazione proposta dal libro è l’uscita dall’ “economicismo” che ha caratterizzato gli ultimi due secoli e l’introduzione di un sistema di “democrazia reale” definito come “Stato Coordinatore” e basato su meccanismi di controllo diretto e partecipato dei cittadini.
Volendo trattare brevemente il testo edito, in Italia, da Multimage, si potrebbe rilevare come l’autore a soluzione di una crisi che è “di sistema”, e che non è per niente risolvibile con piccoli assestamenti, propone: la creazione di una Banca Nazionale, il sostegno al un sistema di partecipazione alla gestione delle aziende da parte dei lavoratori.
La Banca proposta, di capitale esclusivamente pubblico, dovrebbe prestare, a tasso zero, il denaro necessario allo sviluppo e nascita di nuove opportunità produttive ed occupazionali.
Un’altra proposta centrale di Sullings, è l’introduzione di un nuovo “Diritto Societario” che garantisca la partecipazione dei lavoratori all’indirizzo strategico dell’Azienda, al di là, anche, della eventuale partecipazione alla proprietà stessa: così come il Capitalista “mette in gioco” il proprio denaro nell’Azienda, infatti, il lavoratore “mette in gioco” la propria vita, il benessere suo e della propria famiglia è quindi ha diritto a non essere trattato come un oggetto passivo del processo produttivo.
La “Stato Coordinatore”, auspicato dal “Sistema di Economia Mista”, non sarebbe, nel pensiero di Sullings, uno “Stato Accentratore” bensì un vero e proprio strumento nelle mani della Comunità per gestire direttamente i settori prioritari (Istruzione, Sanità …), coordinando ed agevolando, semplimente, lo sviluppo del mercato, per tutto il resto.
Come funzionerà questo “Stato Coordinatore”? Sicuramente sarà molto decentrato, ed utilizzerà forme “rappresentative” solo per funzioni di “coordinamento”, eliminando la “delega” tout court della “Sovranità” all’eletto, ed, invece, coinvolgendo direttamente l’insieme dei cittadini nelle scelte strategiche e più significative.
Elemento base, naturalmente, per non rendere utopistico tutto questo è mettere al centro, come priorità assoluta, l’Istruzione. Ma, non solo come formazione professionale-culturale, bensì come accesso permanente, al migliore livello di qualificazione ed informazione in tutti i campi possibili, al cittadino “Cittadino-Sovrano”.