LA CLASSIFICA LEGAMBIENTE 2004

Trapani ancora bocciata da Legambiente.

Nel nuovo rapporto “Ecosistema Urbano”, presentato lunedì 29 novembre da “Il Sole 24 ore” il nostro capoluogo risulta essere ancora in fondo alle classifiche che ogni anno vengono stilate per verificare quanto una città è vivibile ed eco-compatibile. Siamo, infatti, al 98^ posto con una percentuale di eco-compatibilità e di vivibilità del 34.26%, peggiorando del 4,14 % rispetto al 2002.

L’anno scorso, insomma, non era uscita una classifica lusinghiera (95^ su 103 Capoluoghi): in compenso, quest’anno, siamo peggiorati. L’Amministrazione comunale, evidentemente, non si è sufficientemente impegnata sul fronte ambientale.

MONITORAGGIO DELL’ARIA

Continuiamo ad essere una città senza alcun tipo di monitoraggio dell’aria. Gli unici dati a disposizione sono le rilevazioni fatte dalla Provincia Regionale di Trapani nel 2000. Successivamente il laboratorio mobile della Provincia ha cessato il servizio a favore della collettività, giusta decisione del Presidente Giulia Adamo, ed è stato dato in “comodato d’uso gratuito” al liceo scientifico “Cipolla“ di Castelvetrano. Vane e senza esito furono, allora, le promesse dell’assessore Mistretta che aveva assicurato che sarebbe tornato a svolgere le rilevazioni già dal marzo 2003. Ma si sa, Trapani è una città ventosa e non c’è smog, non ci sono auto che inquinano, davanti le scuole l’aria è pulita e le auto che girano ed inquinano sono solo frutto della nostra immaginazione. D’altro canto se la Provincia dorme il Comune certo non brilla per iniziativa. Anche per l’amministrazione Fazio l’aria non è una priorità. Dopo tanto litigare, la preside Adamo e il sindaco Fazio si trovano d’accordo almeno su una cosa: il monitoraggio dell’aria non serve.

CONSUMI IDRICI

Per quel che riguarda i consumi idrici a Trapani siamo nell’ordine dei 226,1 litri per abitante annui, al di sotto della media nazionale ma la media dei consumi è comunque cresciuta rispetto al 2002 di circa 36 litri per abitante. Ci sarebbe da essere contenti di questo dato se non fosse per una considerazione. A Trapani i consumi sono bassi perché comunque l’acqua non arriva con regolarità nel corso dell’anno. Il Comune di Trapani, infatti, ha sospeso la fornitura idrica per 91 giorni nel corso del 2003. A questo si aggiunge un fenomeno di dispersione idrica pari al 30%, come a dire che su 10 litri d’acqua erogati 3 litri si perdono per strada e non arrivano nelle case dei trapanesi.

Dalle analisi risulta che i nitrati presenti nella nostra acqua sono alti, superiori alla media nazionale (16 mg/litro contro i 10 mg/litro). I nitrati, di per sé innocui, tendono a trasformarsi in nitriti e questi in ambiente acido (come nello stomaco) si trasformano in acido nitroso il quale legandosi alle ammine da origine alle nitrisammine, composti dimostratisi cancerogeni. Niente paura però siamo ancora al di sotto dei limiti di legge. La concentrazione massima ammissibile è infatti di di 50 mg/litro.

RIFIUTI E RACCOLTA DIFFERENZIATA

Altro aspetto affrontato dal rapporto di Legambiente è stato quello dei rifiuti solidi urbani. A Trapani ne produciamo 511,4 Kg per abitante all’anno, al di sotto della media nazionale ma in aumento rispetto al 2002 quando se ne producevano 467 per abitante. A fronte di questo non esiste nel territorio una raccolta differenziata fatta in maniera articolata: siamo tra gli ultimi dei 103 Comuni con il nostro 9,8 %. Dato questo ancora lontano dagli obiettivi di legge che sono del 35 %.

I dati del Comune, sul fronte raccolta differenziata, rilevano, comunque, un trend in crescita, atteso che dal 2002 al 2003 siamo passati dal 5% al 9,8 % (percentuale lontana anni luce da città come Verbania che ricicla il 51% dei propri rifiuti o Bergamo e Brescia che ne riciclano il 39 %).

Un ulteriore impulso alla raccolta differenziata potrebbe venire dalla realizzazione dei Centri Comunali di Raccolta che vita tanto travagliata hanno avuto a Trapani sin dalla loro progettazione. Usiamo il condizionale perché diffidiamo molto circa la reale volontà dell’Amministrazione comunale di Trapani di mettere a regime questi Centri.

TRASPORTO PUBBLICO URBANO

Se dal punto di vista della raccolta differenziata le prospettive sono tutt’altro che buone per quel che riguarda la questione del trasporto pubblico le cose non vanno certo meglio. Tanto per cominciare non esistono corsie preferenziali per gli autobus, previste nella stesura preliminare del Piano Urbano del Traffico, ma depennate in sede di approvazione causa l’idiosincrasia dei nostri consiglieri ad un rinnovamento ritenuto troppo “audace”. La S.A.U. funziona poco e male, si continuano a sfoggiare gli autobus elettrici come segno di rinnovamento e modernizzazione ma i dati sono ben diversi e dicono che il parco mezzi viaggia a una velocità media di soli 13,5 km/h, il numero di passeggeri serviti è in forte calo (889.677 in meno rispetto al 2002). D’altro canto i tempi di attesa alle fermate sono troppo lunghi, scoraggiando in questa maniera l’uso alternativo del mezzo pubblico rispetto all’automobile. A Trapani, dati del Comune alla mano, mediamente, un abitante compie 23 viaggi in autobus in un anno. Troppo poco per pensare seriamente che si possa risolvere il problema traffico nella nostra città. Per fare un esempio, a Siena vengono effettuati, in media, 238 viaggi all’anno per abitante, grazie ad una politica d’incentivo a prendere i mezzi pubblici e che vieta il transito ai mezzi privati in tutto il centro storico.

VERDE URBANO E USO PUBBLICO

Anche da questo punto di vista non c’è certo da stare allegri: parchi e giardini pubblici, nel 2003 sono rimasti invariati: per dirla in parole povere continuano a mancare gli spazi verdi per anziani e bambini i quali hanno a disposizione 66 cm di verde a disposizione, praticamente un quadrato dal lato di 8,1 cm. C’è davvero di che scialare. Il dato scoraggiante è che non è neanche in progetto la realizzazione di un parco urbano che possa soddisfare il bisogno di spazi verdi di questa città. Se pensiamo a Pisa che ha ben 7.243 metri quadri di verde urbano totale per abitante i nostri miseri 385,2 fanno sorridere, ispirano quasi tenerezza.

PISTE CICLABILI

Assenti e non previste. Pur essendo state inserite nel programma elettorale del sindaco Fazio sono state presto da lui rinnegate e marchiate come “irrealizzabili” in una città come Trapani. Eppure sarebbero un valido mezzo alternativo per gli spostamenti sul breve raggio e permetterebbero ai nostri figli di andare in strada sicuri.

Concludendo, non possiamo certo dire che da “Ecosistema Urbano 2005” esca una fotografia lusinghiera della città … noi continuiamo a sperare in qualche miglioramento per l’anno prossimo. Come sempre … come ogni anno.

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