Strisce blu pure a Piazza Vittorio. Damiano starebbe per firmare.
Trapani, 4 marzo 2015 – Il Sindaco di Trapani dott. Vito Damiano avrebbe già “sul tavolo” l’ordinanza per l’istituzione del servizio di parcheggio a pagamento a Piazza Vittorio Emanuele. La firma dovrebbe avvenire in settimana.
Secondo quanto anticipatoci da una Fonte attendibile, il parcheggio resterebbe destinato alla sosta di “lungo termine”. Sarebbe, infatti, previsto un ticket dell’ordine di 2 euro per mezza giornata (mattina o pomeriggio). Sarebbe, altresì, prevista una forma di abbonamento, 25 euro, per l’intero mese.
Le motivazioni che avrebbero indotto l’Amministrazione Damiano nell’adottare l’atto, tuttavia, non sarebbero quelle auspicate dal Movimento Consumatori che, qualche mese addietro, aveva per primo avanzato tale proposta (“Piazza Vittorio a pagamento per finanziare l’ATM”, titolavamo lo scorso 19 giugno 2014).
La proposta del Movimento Consumatori, infatti, volgeva lo sguardo a quattro fattori positivi, dall’attivazione di una sosta “regolamentata”, insomma “a pagamento”:
- permettere una maggiore rotazione della sosta nella Piazza;
- allontanare definitivamente i fastidiosi posteggiatori abusivi;
- finanziare l’ATM, la società di trasporto pubblico urbano, alla quale assegnare la gestione del parcheggio di Piazza Vittorio. Ciò al fine di permettere all’ATM di investire tali maggiori introiti nell’offerta di nuovi e più vantaggiosi servizi;
- spostare quote di traffico urbano dal mezzo privato (auto) al mezzo pubblico (autobus).
L’assegnazione della gestione direttamente all’AIPA, la società privata che attualmente è concessionaria dei “parcheggi a pagamento” nel resto della Città – come è previsto dall’atto voluto dall’Amministrazione Damiano -, invece, renderebbe chiaro un diverso fine dell’operazione: semplicemente fare cassa a spese dei cittadini (circa 40.000 euro al mese)!
Tasche spremute sempre più! E ticket che si aggiungono ai già 2 milioni che i cittadini-automobilisti pagano a Trapani per sostare nelle “strisce blu” (leggi: “2 milioni di euro: la tassa occulta che i trapanese pagano all’AIPA“).
Una tale operazione, senza un contestuale incentivo (col taglio delle tariffe per gli abbonamenti dei lavoratori sui bus ATM), non sarebbe infatti efficace a spostare “quote” di utenti della strada dal mezzo privato al mezzo pubblico e si tradurrebbe, per l’appunto, in un mero aggravio per le tasche dei cittadini.
Sicuramente, in tal caso, il Movimento Consumatori di Trapani si farà parte attiva di una ferma protesta.