Consulta o Fondazione? Chi dovrà gestire la Tassa di soggiorno?
Trapani, 21 aprile 2015 – Il progetto di gestione e promozione dello sviluppo turistico predisposto dall’Amministrazione di Trapani, sembra lavorando di comune accordo con un paio di imprenditori del settore servizi, presenta un grosso peccato “originale”: E’ elaborato senza l’oste. L’oste, in questo caso, ci risulterebbe essere il Consiglio comunale.
Se l’Amministrazione Damiano, infatti, parla dell’istituzione di una “Fondazione di Partecipazione”, dove il presidente sarebbe il sindaco, è dato credere che siamo difronte ad una “Società Partecipata” e riteniamo che solo il Consiglio comunale abbia il Potere di autorizzare il Comune a costituire o entrare a far parte di una Partecipata.
L’assessore Burgarella parla pure di un nuovo “Brand”, ovvero di un marchio, che il Comune di Trapani, secondo un “Protocollo di Intesa” assegnerebbe alle Strutture turistiche in possesso di determinati requisiti di qualità. Ma non è sempre il Consiglio che deve approvare i Regolamenti comunali?
Poca chiarezza pure sul nuovo sito web, Trapani Holidays, presentato dall’assessore e che dovrebbe sostituire il Portale turistico del Comune.
In attesa che qualcuno risponda ai nostri dubbi, ci domandiamo perché non intraprendere, per seguire una giusta progettualità condivisa pubblico-privato che gestisca e sviluppi l’economia del turismo in Città, la strada della semplice costituzione di una trasparente “Consulta del Turismo”.
Eppure esiste, in seno al Consiglio una Commissione, la IV, che si occupa proprio di turismo, eppure il suo presidente, Felice d’Angelo, ha proprio presentato un mese fa, il 2 marzo, – senza risposta alcuna da parte del sindaco Vito Damiano nonostantre siano già trascorsi i 30 giorni di legge – un’interrogazione tendente alla costituzione della “Consulta del Turismo”.
Felice d’Angelo, in particolare, una proposta di Regolamento della istituenda, se Damiano ed il Consiglio vogliono, “Consulta” l’ha già predisposta, anche confrontandosi con noi.
Un Regolamento che prevede, da un lato, l’ampia e trasparente partecipazione della Società trapanese alla Struttura della “Consulta” (gli imprenditori del comparto turismo, le associazioni di promozione del territorio, il mondo della scuola), dall’altro l’assegnazione di concreti compiti (e non solo la “Consultazione”) quali la gestione del Portale turistico del Comune, dei Punti Informazione Turistica, della programmazione degli “eventi” locali e del marketing turistico nazionale ed europeo attingendo ai fondi della tassa di soggiorno.
Questa ci appare la strada più semplice, diretta, partecipata, economica e trasparente per provare a discutere di come sviluppare il turismo nel nostro territorio. Una strada seguita altrove, peraltro, come al Comune di Noto che ha elaborato ed approvato un interessante Regolamento che può essere base di discussione, riattandolo alla nostra peculiarità, per scriverne uno nuovo.
Ma D’Angelo avrà una risposta da Damiano? E, soprattutto, il Consiglio comunale vorrà e saprà difendere le proprie prerogative?