Lazzaretto: Dalla tentata vendita all’abbandono alla Lega

Trapani, 10 maggio 2015 – «Lazzaretto, ora che fare?», così il 7 luglio 2013 titolava il quotidiano “La Sicilia”. Si era appena diffusa la notizia che la Regione aveva posto il vincolo di “inalienabile” e stoppato la “provocazione” del sindaco Vito Damiano che, invece, col beneplacito del Consiglio Comunale, l’aveva messa all’asta, per circa 11 milioni di euro, per fare quadrare i conti del Comune.

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Firmiamo.it sul Lazzaretto

Firmiamo.it sul Lazzaretto

Nei mesi precedenti, un Comitato di cittadini, aveva portato all’attenzione locale e nazionale il caso della tentata alienazione (poi l’asta, in realtà, era andata deserta).

Promossa da Sabrina Rocca, e dal suo movimento “Trapani Cambia”, l’iniziativa di protesta si era diffusa tanto sul web (alla petizione virtuale di “Firmiamo.it avevano aderito 773 persone), quanto concretamente anche con l’adesione di Luigi Bruno, presidente del parallelo Comitato “Salviamo la Colombaia” e la nascita di un Comitato denominato “Lazzaretto Nostro”.

Ottenuto il risultato, però, sul Lazzaretto è ridisceso l’oblio. L’architetto Maria Antonia Castagna, di Italia Nostra, ebbe a dichiarare: «Da ora in poi penseremo anche all’utilizzo equo e solidale». Ma sono rimaste parole!

CDA Lega Navale Trapani

CDA Lega Navale Trapani

Il Lazzaretto continua ad essere “ostaggio” della Lega Navale – Sezione di Trapani (oggi presieduta da Andrea Bulgarella) che, senza apportare alcun beneficio alla Città, e godimento ai Cittadini “comuni”, lo usa a beneficio dei propri Soci “che contano”, per farne un Club riservato.

Fu Michele Megale, ex sindaco di Trapani, nel 2012, a pubblicamente rilanciare il problema del godimento del bene.

Ma ne Fazio e né, dopo, Damiano hanno mai risposto.

La Lega Navale fruisce del Lazzaretto, a titolo gratuito, non è chiaro se in presenza di un contratto, o di un mero comodato gratuito sulla parola. Quello che conta è che il Comodato gratuito consente ai Soci, l’elite trapanese, l’accesso all’area, ai servizi, mentre l’accesso al Lazzaretto “… anche in occasione di particolari manifestazioni sociali è consentito ai non soci, con carattere di eccezionalità … solo se accompagnati dal Socio invitante”(art. 5 del Regolamento Interno della Lega).

Lazzaretto Museo per topi?

Lazzaretto Museo per topi?

Nessun beneficio per il Popolo, dunque. Né ingresso, né canoni d’affitto che potrebbero essere dirottati, tramite il Bilancio del Comune, a favore di altre utili attività sociali aperte a tutti. Benefici, invece, per i Soci, quali la possibilità di godere del servizio di “servizio di ormeggio in darsena” della propria imbarcazione, “L’utilizzazione del parcheggio interno alla sede nautica”, e alla Lega di incassare “una diaria giornaliera” dalle imbarcazione terze in transito.

La Lega Navale, sostiene Michele Megale, all’atto del comodato, si era impegnata a ristrutturare il Bene (tutto). Questo non è stato fatto. Il sindaco Vito Damiano ha avuto modo di dichiarare che «lasciato nelle attuale condizioni, rischia irrimediabilmente di perdersi».

 

Sito Colombaia - Lazzaretto

Sito Colombaia – Lazzaretto

Nel 2013, ancora Trapani Cambia ha denunciato che il “Percorso museale e Centro Informazioni turistiche” (esisteva davvero?) all’interno del Lazzaretto, realizzato con (cospicuo) finanziamento europeo 2006/2009, risultava abbandonato ed in cattive condizioni. Di quel progetto esiste un microscopico sito web turistico (l’ennesimo) del Comune di Trapani, realizzato da “Officine Digitali” di Bologna.

Ora il sindaco Damiano annuncia un nuovo finanziamento, 70.000 euro, per permettere ad “una parte del Lazzaretto di ospitare il Gac (gruppo di azione costiera) denominato “Torri e tonnare del litorale trapanese” (sono previsti alcuni lavori che riguardano l’aspetto degli impianti tecnologici ed idrico – sanitari)”, scrive Antonio Trama lo scorso 18 gennaio 2015 sul Giornale di Sicilia.

Vedremo … forse per dare un uso collettivo ad un Bene Comune come il Lazzaretto attendiamo un’altra alluvione come nel 1965?

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