Scissione di Misiliscemi: il Consiglio comunale è inadeguato!
Trapani, 30 maggio 2015 – La questione del voto di lunedì scorso in Consiglio comunale in merito al scissione richiesta dalle otto Frazioni Sud coordinate dal Comitato “Misiliscemi” è molto importante e grave.
E’, soprattutto, una questione politica.
Il Consiglio comunale votando 11-8 a favore della “scissione” ha, intanto, bocciato il parere “contrario” del sindaco Vito Damiano, mostrando ancora di più come lo stesso non abbia maggioranza. A fianco a Damiano è rimasto solo il presidente del Consiglio Peppe Bianco e sono rimasti, incidentalmente, Passalacqua, Giarratano, Articolo 4 e Forza Italia.
Inoltre, ha mostrato di non essere in grado di individuare una soluzione che affrontare i problemi, reali, delle Frazioni e dei Quartieri periferici della Città; in sostanza ha fallito il proprio compito.
Ancora, continua a prendere i cittadini in giro, perché sa che la “scissione” non ci sarà mai; perché sa che esiste un Giurisprudenza Costituzionale, consegnata loro dal Segretario Comunale, che assicura che il Referendum coinvolgerà l’intera Città con refluenze negativi, rispetto alle loro aspettative, per i promotori di “Misiliscemi” in quanto il “quorum” sarà fallito.
Ancora, il Consiglio comunale ha votato, per mero rendiconto politico-elettorale, contro la maggioranza della Città, quella che, in caso di effettiva “scissione” delle Frazioni Sud si vedrebbe danneggiata economicamente, ed in servizi, per la perdita degli introiti fiscali garantiti oggi dagli immobili insistenti nelle Frazioni stesse.
Come dicevo, solo Forza Italia e Articolo 4 si sono sforzati di proporre delle soluzioni.
Al problema della mancanza di dialogo Frazioni-Capoluogo, la Destra ha risposto sostenendo la strada proposta da noi di “A Misura d’Uomo”, ovvero la istituzione dei Consigli di Circoscrizione, tanto per Misiliscemi (le Frazioni Sud) quanto per Regalbesi (le Frazioni Nord).
Al problema della carenza di fondi destinati alle Frazioni, la Destra ha risposto, chi più e chi meno, assicurando quei fondi. Fondi che, nell’autonomia gestionale dei Consigli di Circoscrizione, sarebbero spesi nelle direzioni individuate dai cittadini delle Frazioni stesse.
La Sinistra, il PD insomma, che, per bocca di Enzo Abbruscato, ha assicurato vincerà le prossime elezioni amministrative e quindi governerà la Città, purtroppo, spiace dirlo, non ha proposto alcunché. Si è solo lamentata.
Tornando alla valenza politica del Consiglio dello scorso 25 maggio, come non sottolineare, in una così importante seduta, l’assenza di ben 11 consiglieri su 30? Come non sottolineare l’assenza dell’ex sindaco, e ancora consigliere comunale Girolamo Fazio?
Come non ricordare che proprio uno di coloro, il consigliere Domenico Ferrante (oggi PSI), che si espresso per la “scissione” perché le Frazioni Sud sono abbandonate è stato lui pure assessore (2009-2010) nella Giunta Fazio? In sostanza accusa se stesso d’aver abbandonato le Frazioni?
Allora, la valutazione politica di quanto è accaduto lunedì non può che essere una sola: questo Consiglio comunale, non il Sindaco, ma proprio il Consiglio che del Sindaco dovrebbe essere il propulsore, è inadeguato all’imponenza dei problemi del nostro territorio. Il Consiglio deve andare a casa!!!